"Siamo fatti della stessa materia dei sogni", così disse il mago Prospero in un momento culminante della Tempesta, uno dei capolavori assoluti di Shakespeare. Il mago, duca di Milano, esiliato su un’isola caraibica, magica, popolata di voci, paragona la nostra natura umana a quella dei sogni: impalpabili, incerti. Parole che ci fanno riflettere, pensieri che trovano spesso conferma in ognuno di noi. La vita sembra essere davvero strana, capita di svegliarsi  la mattina ripensando ad un sogno che avremmo voluto non finisse mai.
A volte accade l'inspiegabile, ciò che fino a poco prima si pensava potesse essere utopia, un desiderio che si pensava irrealizzabile, diventa realtà: lo sa bene Will Still, un ragazzo che potremmo definire un papavero in mezzo ad un campo di grano, che sta scrivendo la storia con il Reims, una squadra francese che milita nella Ligue 1.   

Un sogno diventato realtà: dallo schermo alla vita reale
Tutto ebbe inizio nell'under 14 del Preston. Appena divenuto maggiorenne era assistente, ma nel frattempo iniziò a studiare da allenatore. Dopo questa esperienza fece ritorno in patria, in Belgio, dove non ebbe grandi soddisfazioni a causa di molteplici rifiuti. Gli fu proposto il ruolo di Match Analyst, senza retribuzioni, al Sint-Truiden. Qui ebbe modo di lavorare attraverso i supporti video con i vari filmati, ma non resisteva alla tentazione del praticello verde del campo in cui si metteva ad allenare con i calci piazzati. 
Il debutto arrivò a soli 24 anni, al Lierse, in seconda divisione belga. Egli ebbe fin da subito un ottimo rapporto con il presidente al quale chiese, senza farsi scrupoli, dei rinforzi, dei nuovi innesti per la squadra. Il presidente aveva intuito che Will aveva buone idee e lo ha scelto. Una mossa che si è rivelata del tutto azzeccata: arrivò secondo in campionato nel 2017, grazie a 7 vittorie di fila nel finale. Come racconta lo stesso Will, questo fu il trampolino di lancio, la sua prima esperienza che da un gioco, da uno schermo, lo proiettò nella realtà! In che senso? Cosa significa?
È proprio questo che fa di Still un uomo dal destino incredibile: egli non ha imparato questo mestiere esclusivamente stando nell'ambiente calcistico, ma giocando a Football Manager, un gioco che ha accesso in lui la passione di allenatore.

Tuttavia il rapporto con il Lierse si interruppe perché sprovvisto della licenza UEFA, che gli impediva di allenare ai massimi livelli. Ripartì dal Beerschot, nella massima serie belga, prima del trasferimento in Francia come vice.

Il Reims, da traghettatore a uomo irremovibile 
Nell'Ottobre del 2022 ha compiuto 30 anni, e nello stesso mese la dirigenza del Reims puntò su di lui come traghettatore nell'attesa di trovare il profilo adatto con cui rimpiazzare Oscar Garcia, intanto esonerato. Quello che è successo dopo lo si può raccontare attraverso dei dati a dir poco sorprendenti: 13 risultati utili consecutivi, tra tutte le competizioni. E la striscia è ancora aperta.
L'ultimo ko risale al 18 settembre 2022
(0-3 vs Monaco, alla guida c'era ancora Oscar Garcia), poi 5 vittorie e 6 pareggi, a cui aggiungere gli altri 2 successi in Coppa di Francia. Esiti positivi che per questo club rappresentano addirittura un record storico, un qualcosa di importante, così tanto da sorprendere anche nelle scelte societarie. Perché?  

Un problema chiamato Licenza 
"Avevo sei partite in cui raccogliere il possibile", così in un'intervista racconta la sua missione prevista dalla dirigenza sulla panchina del Reims. Infatti Will era stato chiamato a coprire il ruolo da allenatore per le ultime sei partite rimaste fino alla pausa del Mondiale in Qatar. Una scelta delicata, coraggiosa ma soprattutto un investimento non da poco: non è ancora in regola per allenare perché non possiede la licenza UEFA Pro e la sua sola presenza in panchina costa ai francesi 27.000€ a partita. Una multa da versare alla Federcalcio francese a fine stagione, quando sarà calcolato il totale. Se Will Still non sarà esonerato prima della fine del campionato, il club pagherà 700.000€ e ha già detto che lo farà. Un sacrificio per cui forse ne vale la pena, poiché il Reims, grazie ai miracoli del giovane belga è 11°, a +11 dalla zona retrocessione.
La salvezza, che prima dell'arrivo di Still sembrava impensabile, ora è alla portata
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Una storia avvincente, un racconto che affascina, dona speranza a chiunque voglia interfacciarsi nel mondo della propria passione, anche quando si supera quell'età per cui si dice che si è troppo grandi per intraprendere certi percorsi.
Quello di Still è un caso raro, a stenti ci si può credere. Ma in fondo ci richiama ad una speranza, ad un'essenza che costituisce il fascino stesso della vita: combattere per i propri obiettivi, coltivare le proprie passioni, i propri sogni, perché un giorno, proprio come per Will Still, potrebbero determinare la nostra esistenza