Si è conclusa una delle trattative più calde di quest'estate.
Una finestra di mercato che ha già regalato vari colpi lunari, tra cui Eden Hazard al Real Madrid. Ma sicuramente Matthijs De Ligt alla Juventus è un colpo più interessante in ottica prospettiva.

Il Golden boy, premiato l'anno scorso a Torino, aveva già sfornato parole al miele per il nostro Bel Paese ed era rimasto visibilmente colpito da Torino e dall'ambiente Juve. Cresciuto nella località di Abcoude, calcia i primi palloni nella squadra del paese. Scherzo del destino: la Johan Cruijff Arena dista solo 5 km in linea d'aria, se non è attrazione fatale poco ci manca...

Cresciuto in una famiglia di tennisti, Matthijs si mette fin da subito in mostra per le sue caratteristiche. Un armadio a doppia anta, 1.89 per 90kg, è un giocatore completo, forte fisicamente, abile nel gioco aereo e negli anticipi. Potrebbe fare anche il regista aggiunto poiché spiccano le sue doti balistiche con il pallone attaccato ai piedi; non è molto veloce, deficit però colmato dall'uso intelligente e diligente della sua fisicità e dalla bravura nel marcare ad uomo.

Pur essendo così giovane ha già battuto molti record: più giovane titolare dell'Ajax in una partita internazionale, contro il Tottenham, a 17 e 104 giorni; più giovane calciatore a disputare una finale di una competizione europea, contro il Portogallo, nella Uefa Nations League, a 17 anni e 285 giorni; più giovane capitano ad aver disputato una fase a eliminazione diretta in Champions, 2018/19.

Probabilmente prenderà la n°4, lasciata libera da Martin Caceres. In passato è stata indossata da Benatia, Felipe Melo, Viera e Montero.
Un giocatore che con Sarri può fare un ulteriore salto di qualità per confermarsi nell'élite del calcio mondiale, per essere ricordato come uno dei difensori più forti della storia del calcio. Sono sicuro che il suo nome riecheggerà per l'eternità, se queste sono le premesse...

In un oceano di mediocrità difensiva, sicuramente l'olandese è il volto lunare più luccicante, dove tifosi Juventini e non rimarranno ammaliati da tale bellezza. Nonostante la clausola - si parla di 120 milioni a salire - direttamente proporzionale ai trofei bianconeri - la vecchia signora un diamante grezzo, che dovrà essere una spugna ed imparare dai leader e campioni già presenti, ma che avrà qualcosa da insegnare anche a loro, soprattutto in termine di personalità e attributi.

La n°4 significa sudore e fatica, dove tu devi essere l'esempio per gli altri, sia fuori che dentro il campo, cosa non sempre accaduta, soprattutto nel calcio moderno.
Come ultimo ingrediente per onorare questa maglia ci vuole una spolverata di carisma, ma di certo a lui non manca.