Come affermato dalla Teoria della relatività, Il tempo vanta proprio la detta caratteristica.
Un anno è composto di 365 giorni. Inizia il primo dì gennaio e si conclude il 31 dicembre. Seguendo il canonico calendario siamo, quindi, alla conclusione di questo periodo. In realtà, però, la nostra cultura ci porta a rispettare altri schemi e modelli. Per molte persone il Natale rappresenta il cuore dell’anno. Tutto funziona secondo questa traccia. L’esempio più classico è rappresentato dal mondo scolastico. Il momento del passaggio da una fase all’altra non è quello invernale, ma avviene durante l’estate. E’ quest’ultima stagione a segnare la vera fine e il nuovo inizio. Se si pensa attentamente a quest’astrazione si capirà che si ripete in molti ambiti della vita.
Tra essi vi è anche il calcio. Con le festività ormai prossime ci si avvia verso la fine del primo quadrimestre e si può effettuare così un vero e proprio bilancio iniziale dell’annata. Per lo studente, quindi, il periodo attuale diventa molto importante per tracciare le sorti del rendiconto personale. L’alunno diligente giunge alle sospirate vacanze sempre piuttosto provato nel corpo e nello spirito con la grande necessità di un minimo di riposo per poi iniziare la seconda, decisiva fase della sua avventura. Non ci si stancherà mai di sostenere che il mondo del pallone e quello didattico viaggiano su binari paralleli. Così il discorso appena effettuato si può tranquillamente traslare a questo sport e si noterà una perfetta coincidenza. Diventa fondamentale, quindi, analizzare alcune situazioni calde che potrebbero fornire risposte importanti già durante la prossima sosta invernale.

LOTTA SCUDETTO

Juventus e Inter stanno combattendo ardentemente per lo Scudetto. L’autunno pare avere emesso già un primo responso. Come in un grande amarcord, bianconeri e nerazzurri sono le contendenti al titolo di Campione d’Italia. Attenzione, però, perché come dice sempre Caressa: “il calcio è strano”. In questo periodo dell’anno non si possono avere certezze. E’ l’esperienza che funge da straordinaria maestra. Per maggiori informazioni, si prega di rivedere la stagione 2015-2016 quando la Vecchia Signora iniziò la sua rimonta in serie A proprio nell’attuale periodo. In ogni caso, allo stato dell’arte, l’evidenza espone una fuga sull’asse Torino-Milano e questa deve essere tenuta in grande considerazione. In attesa di particolari novità, si limiti il discorso tricolore a un duello tra la squadra di Sarri e quella di Conte. Nel futuro prossimo entrambe le sfidanti sono chiamate a impegni complicati. Sabato i sabaudi saranno di scena a Bergamo contro l’Atalanta alle 15.00. I lombardi, invece, affronteranno il Torino, in trasferta, alle 20.45. Per i top club la prima partita dopo una sosta non è mai semplice e i motivi sono noti. Gli allenatori ritrovano giocatori stanchi dopo lunghe trasferte e impegni rilevanti. Hanno a disposizione pochi giorni per preparare gli incontri. La Juve ha sempre avuto una specie di allergia per tali situazioni e la Dea affrontata lontano dalle mura amiche non è certo un toccasana. Se l’Inter dovesse avere l’occasione per il sorpasso e riuscire nell’impresa, questa rappresenterebbe una grande iniezione di fiducia per una compagine che dovrà affrontare 2 impegni di Champions con la necessità di ottenere risultati positivi al fine di accedere al turno successivo. Quella di sabato, però, non è la sola giornata cerchiata con un bollino blu sul calendario delle contendenti al titolo. Il fine settimana che coincide con la Festa dell’Immacolata, infatti, vedrà un altro momento caldo di questo tour de force prenatalizio. Venerdì 6 dicembre, i nerazzurri ospiteranno la Roma e, il giorno successivo, la Vecchia Signora sarà impegnata sul campo della Lazio. Incrocio bollente. Non è finita qui perché il weekend seguente, la Benamata farà visita alla Fiorentina. Nel turno posteriore, invece, la Vecchia Signora dovrà affrontare l’insidiosa trasferta di “Marassi” contro la Sampdoria. Pare che i blucerchiati stiano lentamente ritrovandosi guidati da una mano ferrea ed esperta come quella di Ranieri. Il duello bianconerazzurro è totalmente aperto e, con un calendario piuttosto equilibrato, la differenza potrebbe essere marcata dalla diversa importanza degli impegni europei, dalla lunghezza della rosa e dalla tranquillità con la quale la Vecchia Signora può affrontare questa fase di stagione dopo aver già centrato il pass per gli ottavi di Champions. Dal canto suo, l’Inter può sfruttare la carica agonistica dettata da un momento molto favorevole che non si viveva da anni. Non si dimentichi, poi, il fattore Conte.

MILAN E NAPOLI

Qualcuno si chiederà: “perché associare Milan e Napoli?” Entrambe vivono un periodo assolutamente nero. Sembra inutile negarlo. Queste squadre stanno viaggiando al di sotto delle aspettative. Con i loro 13 punti, i rossoneri sono nella parte destra della graduatoria a poche lunghezze di vantaggio dalla terz’ultima in serie A. I partenopei, invece, non si potevano certo immaginare di occupare la settima piazza. Male. Urge riprendersi e il calendario sembra proprio avere la crudeltà di voler giocare con questa situazione. Sabato, alle 18.00, San Siro sarà spettatore di un incrocio tra lombardi e campani che pare più adatto alla notte di Halloween che al periodo natalizio. Un eventuale pareggio potrebbe avere il sapore di un brodino rigenerante ma, se una delle contendenti dovesse perdere, la sua situazione risulterebbe davvero molto grave aprendo ulteriormente lo stato di crisi.
Sotto l’aspetto delle prestazioni e della solidità, il Milan targato Pioli pare essere in ripresa. Questo, però, non è sufficiente se non è coadiuvato dai risultati positivi.
Il Napoli, invece, è in una condizione piuttosto inspiegabile. Tra ritiri, “ammutinamenti” e polemiche arbitrali, sembra quasi essersi arrotolato nel suo male che come un anaconda micidiale lo sta lentamente stritolando. Gli azzurri potrebbero avere le armi per liberarsi dalla morsa del rettile, ma non riescono a esprimerle e di certo la fortuna non agevola il loro compito. In un periodo simile, la sosta potrebbe essere stata un utile espediente per distrarsi, levarsi di torno un pericoloso rimuginio e ripartire guariti. Vedremo.

CHAMPIONS LEAGUE

Eccola, la Regina. E’ sempre lei ad affascinare e riempire di adrenalina le notti degli appassionati di calcio. Sono in programma 2 turni bollenti che forniranno risposte fondamentali per il cammino delle nostre squadre nella competizione. Si parte martedì prossimo con Juve-Atletico Madrid e Atalanta-Dinamo Zagabria.
Che dire? I bianconeri si sono già qualificati per gli ottavi. Basterà un pareggio con un punteggio inferiore al 2-2 contro gli spagnoli per garantirsi l’aritmetica certezza del primo posto nel girone e avere più chance di evitare un duello improbo già a febbraio. Se non dovessero raggiungere il risultato sperato, avrebbero un’altra chance nell’ultima giornata sul campo del Bayer Leverkusen. A quel punto, però, potrebbero non dipendere più solo dal loro stessi. Pare inutile, al momento, addentrarsi in complicati calcoli matematici. Meglio analizzare la situazione degli orobici. La Dea ha minime speranze di proseguire il suo percorso continentale sia per quanto riguarda la Champions che l’Europa League. Con le vittorie contro i croati e sul campo dello Shakhtar Donetsk, i bergamaschi non avrebbero comunque la certezza di riuscire nel loro intento. Serve un vero e proprio miracolo, ma la squadra di Gasperini può essere soddisfatta della sua campagna europea. Se si guarda ai freddi numeri, per ora, sembra disastrosa. Osservando il cammino e considerando che l’Atalanta era alla sua prima avventura in Coppa, si nota una crescita e l’apprendimento era l’obiettivo principale dei lombardi in questa competizione. Mercoledì l’Inter sarà impegnata sul campo dello Slavia Praga. Dopo la rimonta del Borussia a Dortmund, i nerazzurri hanno assoluto bisogno di vincere in Repubblica Ceca per mettere al sicuro quantomeno il terzo posto nel girone e mantenere intatte le speranze di qualificazione agli ottavi di Champions. Attenzione perché i biancorossi si stanno dimostrando squadra tutt’altro che semplice da affrontare. I pareggi esterni contro la Beneamata e il Barcellona, ottenuti con i punteggi di 1-1 e 0-0, sono la perfetta fotografia della situazione: segnare a questi ragazzi è piuttosto complicato. Nell’ultimo impegno, gli uomini di Conte affronteranno proprio i catalani a San Siro. L’obiettivo minimo di strappare il pass per i sedicesimi di Europa League non è ipotesi da scartare. Per una squadra come l’Inter può essere un buon viatico per dar ulteriore lustro a una stagione che sta viaggiando su ottimi livelli. L’accesso al prossimo turno della massima competizione per club rappresenterebbe davvero il “non plus ultra”. Sempre il 27 novembre, il Napoli sarà ospite del Liverpool. Il pareggio interno contro il Salisburgo ha complicato i piani dei partenopei che con 2 punti nelle ultime 2 sfide sarebbero comunque certi di passare il turno in Champions. La sfida di “Anfield” contro i campioni d’Europa non è certamente una passeggiata di salute ma, come detto, gli azzurri rappresentano un enigma. Potrebbe bastare davvero poco per variare completamente le sorti della stagione. Le potenzialità sono ottime e la compagine sembra molto umorale. Un risultato positivo contro il Milan rischierebbe di aprire altri scenari oggi non immaginabili. Se Albione non dovesse essere terra di conquista, la squadra di Ancelotti potrebbe avere la grande chance di ospitare il Genk, ultima del girone, nel turno successivo e strappare la vittoria che garantirebbe gli ottavi. L’Europa League è spesso snobbata, ma anche per il Napoli una “retrocessione” in questo torneo dovrebbe essere vista come un’opportunità. Ritrovandosi, i campani sarebbero tra le più forti della seconda kermesse continentale per club.

LE CAPITOLINE

L’avvio di stagione di Roma e Lazio è davvero strano e altalenante. E’ positivo in campionato e complicato in Europa League. Peccato perché le capitoline avrebbero tutte le potenzialità per affrontare al meglio la competizione internazionale. L’annata giallorossa è stata condizionata dai troppi infortuni che stanno avendo un enorme peso sull’andamento della compagine di Fonseca. I ricambi sono molto limitati e giocare con grande continuità non è semplice. Proprio per questo ci si attende una crescita romanista quando il portoghese potrà finalmente avere a disposizione tutti i suoi effettivi con la speranza che riesca a proseguire pure lo sfortunato cammino continentale. La situazione biancoceleste scatena più delusione perché la squadra di Inzaghi ha commesso errori gravi che, nonostante le prestazioni, l’hanno praticamente condannata all’esclusione dall’Europa League. La Lazio è una corazzata e non ci si stupirebbe se in serie A lottasse sino all’ultimo per centrare un posto che garantirebbe l’accesso alla prossima Champions League.

LA SUPERCOPPA ITALIANA

Questa lunga analisi per la quale mi scuso con il lettore, ma pare davvero difficile poterne eliminare qualche punto, si chiude con la Supercoppa Italiana che vedrà sfidarsi Juventus e Lazio. La gara si disputerà a Riad, in Arabia Saudita, il prossimo 22 dicembre. Si tratta di un match dal pronostico tutt’altro che scontato. Come detto, i biancocelesti sono una squadra formidabile che sulla gara secca ha senza ombra di dubbio la possibilità di sconfiggere anche una delle armate migliori d’Europa. Recentemente ha già battuto la Vecchia Signora e lo ha fatto più in più di un’occasione. Simone Inzaghi sa come si superano i bianconeri e basta osservare quanto accaduto nel 2017-2018 con la doppia vittoria capitolina sia in Supercoppa che in campionato. Dal canto loro, gli uomini di Sarri non vorranno farsi sfuggire l’occasione di centrare il primo trofeo stagionale e di approcciare alle festività natalizie nel migliore dei modi.


Ci aspetta un periodo veramente impegnativo e denso di adrenalina. Come afferma Baricco: “A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le forme. E le note. E le emozioni”.