Che cosa potrebbero mai avere in comune Juventus Cruz Azul? Il primo è il club più vincente in Italia e domina in lunga e in largo il campionato nostrano da ormai 7 lunghi anni; la seconda è una delle società dal palmarès più ricco dell'intero Messico. Di primo acchito, nessuna somiglianza. Tranne che in un piccolo particolare: ad entrambe sembra sia stata lanciata una terribile maledizione. 

In Messico, la parola "cruzazulear" è diventata popolare in tutto il Messico dopo essere stata ufficializzata come espressione d'uso comune. No, gentile lettore, non ti sto prendendo per i fondelli: questo strano termine è nato solo di recente ed è divenuto in breve tempo virale in ogni angolo del paese.

Qual è il significato di questa strana parola? Prendo in prestito l'esatta definizione che ne dà il "Diccionario Popular" messicano: "Acción de perder un partido y/o campeonato de forma embarazosa tras aparentar tener la victoria asegurada". Traduzione (alla bell'e meglio): "Perdere una partita e/o un intero campionato in maniera imbarazzante, nonostante la vittoria sembrasse pressoché assicurata".

In realtà, il Cruz Azul è il terzo club messicano per importanza e campionati vinti, dietro a Clúb America e Chivas de Guadalajara. Tuttavia, i suoi fallimenti sportivi sono continuamente alimentati da pregiudizi che ne accrescono di anno in anno la sfortuna. Il prossimo 7 dicembre sarà il 21esimo anniversario dell'ultimo titolo del Cruz Azul nella Liga MX. Da allora la Maquina Celeste  - soprannome dato al club messicano durante gli anni '70, dominati appunto dalla Macchina Celeste - ha vinto alcuni trofei, in particolare la Concachampions 2013/14, la MX Clausura Cup 2013 e varie competizioni amichevoli. Tuttavia, il trofeo che i suoi supporters desiderano più di ogni altra cosa è la prima divisione messicana. La quale - colpita da una sorta di maledizione - tarda ad arrivare. 

Negli ultimi due decenni, il Cruz Azul ha raggiunto cinque finali playoff (Clausura 1999, 2008, 2013; Apertura 2008 e 2009), senza far suo nemmeno un titolo. Proprio da questi reiterati fallimenti è nato il verbo 'cruzazulear', una beffa che né tifosi né la stessa società hanno mai interamente digerito, dimostrando il loro risentimento attraverso un duro comunicato stampa in cui fanno trasparire il loro orgoglio latino. Questo "verbo" di scherno ha anche oltrepassato i confini messicani, finendo nei dizionari di metà centro-americana: durante una partita della Nazionale di Honduras negli Stati Uniti valevole per le qualificazione a Russia 2018, gli ospiti sono stati eliminati a causa di un gol di Bobby Wood nei minuti di recupero. Dopo la partita, l'account Twitter della squadra centroamericana ha pubblicato un meme, assicurando i propri tifosi di aver già psicologicamente superato il trauma del 'cruzazulear'. 

I tempi sembrano però maturi affinché la maledizione pendente sulle teste dei messicani cada per sempre: il Cruz Azul ha esordito in campionato battendo con un sonoro 3-0 casalingo il Puebla. Lo ha fatto di fronte ai 45 mila spettatori accorsi al celebre stadio Azteca, che proprio da quest'anno la Maquina Celeste condividerà con i cugini del Clúb America, dopo un esilio durato decenni. Sembra un inizio perfetto, che potrebbe finalmente riportare il Cruz Azul a rompere la maledizione e a vincere il tanto agognato campionato.

Un po' come successo alla Juventus dopo l'arrivo di Cristiano Ronaldo. 

L'acquisto del portoghese parrebbe essere, infatti, il preludio di un sogno (o ossessione?) per tutti i tifosi juventini: che sia giunto finalmente il momento per alzare al cielo quella tanto bramata "coppa dalle grandi orecchie"? Un trofeo che i bianconeri non custodiscono in bacheca dall'ormai lontanissimo 1996 (un anno in meno rispetto all'ultima vittoria nazionale del Cruz Azul). Che sia forse anch'essa una specie di maledizone lanciata da qualche improbabile sciamano di uno sperduto villaggio africano? Oppure una sorta di rito voodoo con le bamboline di giocatori e allenatore, escogitato da un fantomatico nemico della Vecchia Signora? Misteri della vita. L'unica certezza è che la Juventus deve spezzare l'incantesimo e vincere quella maledetta/benedetta Champions League. Non vorrà mica che tra qualche anno i suoi tifosi, svegliandosi una mattina, trovino scritto nel dizionario Treccani la parola "juventinare"?  

Juventinare v. tr. - Arrivare in fondo alla Champions League senza mai vincerla. 

Scherzo.