Diciamocela tutta, è stata una domenica di altissima tensione. Dapprima ad alimentarla è stato Kepa Arrizabalaga, ammutinandosi agli ordini di Sarri e sfiduciandolo a pochi minuti dai calci di rigore contro il Manchester City; peggio ha fatto il signor Abisso e il VAR nell'infuocato posticipo di ieri sera tra Fiorentina e Inter. Fortunatamente, una lieta notizia arriva dalla tanto deturpata LegaPro che ancora deve digerire il fallimento del Matera e l'affare Pro Piacenza. Non a caso, senza nulla togliere alle altre interpreti di questa stagione, il sorriso è generato da un club che avrebbe dovuto disputare il campionato di Serie B, senza polemica alcuna.

La Virtus Entella ha vissuto un'estate e un autunno piuttosto tribolanti. La retrocessione dello scorso anno ai play-out per mano dell'Ascoli e i conseguenti fallimenti di Bari, Cesena e poi la mancata iscrizione Avellino, avevano scatenato una diatriba mai risoltasi del tutto tra colpi di scena, sentenze impugnate e modifiche ai regolamenti in dieci minuti, senza tener conto degli strascichi. Proprio il club ligure è una delle principali vittime: ritrovandosi a disputare regolarmente il campionato di Serie C, nello scorso settembre era stato riammesso in altrettanto modo nella serie cadetta dal Collegio di garanzia dello sport del Coni, che intanto aveva riconosciuto la legittimazione processuale della Virtus. Naturalmente, a novembre, a campionati già in corso da tre mesi e mezzo, l'Entella rimase ufficialmente in Serie C che diverse, troppe gare da recuperare.

Nulla da fare insomma, la Serie B va riconquistata sul campo per evitare di passare per il campionato dei tribunali. Manco a dirsi, l'Entella sta riuscendo nell'impresa sportiva. Con ancora quattro incontri da recuperare e il prestigioso cammino in Coppa Italia interrotto agli ottavi solamente dalla Roma, i liguri (52 punti) possono vantare tre lunghezze di vantaggio sull'Arezzo (49), sei su Piacenza e Pro Vercelli. Due dei quattro match ancora da disputare per mettersi alla pari delle altre, saranno proprio contro gli emiliani e i piemontesi. Il potenziale +15 sulla seconda in classifica e il realistico attuale +3 lascia comunque ben sperare: Boscaglia ha ricompattato l'intero gruppo, ha fatto quadrato intorno all'ambiente ed ha lanciato il guanto di sfida alle avversarie.

In molti avevano lasciato presagire un crollo emotivo e psicologico per i liguri a causa dei risvolti della faccenda ripescaggio e riammissione, la quale ha coinvolto anche società come Siena, Catania, Novara e la stessa Pro Vercelli. L'Entella invece non si è mai arresa, continuando a lavorare duramente e con umiltà sul campo da gioco, ricominciando da zero e portandosi ora in testa al Girone A di Serie C. Il 3-1 inflitto ieri al Piacenza è un segnale inequivocabile da parte degli uomini di Boscaglia: per salire in Serie B evitando la lotteria dei play-off, ora più che mai, sarà necessario affrontare un Entella umile e al tempo stesso col dente avvelenato, determinato la riprendersi ciò che le appartiene.

 

Andrea Cardinale