Alla fine potevamo essere di nuovo qui a parlare della legge sublime del Bernabeu, invece, questa volta, il muro eretto dall'Atletico Bilbao regge eccome davanti ai blancos. Dopo il Clasico di mercoledì sera era facile aspettarsi un weekend di Liga scoppiettante, e così è stato: il Barcellona risuscita trionfando contro il Getafe, il Real invece frena complice anche un'alta dose di imprecisione sotto porta. Proprio la parola sfortuna risulta appropriata per la battaglia vista in campo contro i baschi di Garritano, reduci da un pareggio e da una sconfitta nelle ultime due giornate di campionato. Pesano i numerosi errori degli uomini di Zidane, come la conclusione ad inizio gara di Vinicius neutralizzata da un ottimo Unai Simon, ma anche e soprattutto i tre pali colpiti dai blancos nel corso del match. Nonostante il pari però si è avuta la sensazione di un Real propositivo, arrembante per tutto l'arco dei novanti minuti e poggiato sulle qualità offensive di giovani promesse come lo stesso Vinicius e Rodrygo; persino la difesa, punto debole della passata stagione è stata capace di tenere botta alle sgroppate offensive di Inaki Williams e alle incursioni dell'ex colchonero Raul Garcia. 

Giocare contro l'Athletic Bilbao non è cosa semplice, lo dimostrano i 28 punti ottenuti dai baschi in queste diciotto giornate, ma il Real Madrid pre-natalizio meritava qualcosa in più. Forse avrebbe ottenuto i tre punti se non fosse stato per i numerosi interventi di Unai Simon, vero pilastro del club di Garritano e portiere dalle ottime qualità. Tre salvataggi clamorosi, come la deviazione decisiva con il volto che ha portato alla traversa di Kroos o il riflesso repentino sulla conclusione a rete di Benzema nella ripresa. Proprio il francese ha provato a mandare in tilt la retroguardia dei biancorossi, salvo cadere più e più volte contro il muro eretto da Inigo Martinez e Yeray. 

Nella ripresa persino Zidane ha tentato l'azzardo mischiando un po' le carte in campo: fuori Militao (infortunato) per Nacho e dentro Bale e Jovic al posto di Vinicius e Rodrygo. Era lecito aspettarsi qualcosa di diverso soprattutto dai subentrati, ma come dicevano i grandi saggi del calcio quando è la partita no puoi giocare anche per una settimana intera senza riuscire a sbloccare il risultato. E così è stato. Nonostante i sei minuti di recupero, un po' eccessivi visto lo svolgimento del gioco, il Real Madrid, trafitto dalla fatica e dalla paura della super beffa non è riuscito a mettere la palla in rete, dovendosi accontentare per forza di cose di un pari amaro che fa sorridere il Barcellona. 

Un tempo la chiamavano "la legge del Bernabeu", ed è vero che i tempi passano, ma la targhetta illustre della casa dei blancos rimarrà per sempre efficace, come del resto succede nel corso delle gare di Champions.
Questa sera però, il Natale ha stretto gli occhi al Bilbao, consegnando ai baschi una notte da vivere e un regalo custodito in una fiducia che potrà significare molto per il proseguo della stagione. I catalani vincono e convincono, le merengues convincono ma sprecano occasioni, nella speranza che la legge del Bernabeu torni a colpire. E pensare che il Clasico di ritorno, decisivo per questa Liga si giocherà propria nella casa del Madrid.