Ci è stato raccontato dal buon Giampaolo, che stimo, e che le cassandre in società e gli edicolanti zerbini si sono affrettati a francobollare come Master of Soccer, scordandosi di specificare che era la quarta scelta, che preferisce schierare Borini, Calhanoglu e Rodriguez perché i nuovi non sono pronti. Questi prodi infatti, masticati e digeriti da quaranta giorni gli schemi del Maestro, pare si siano trasformati in autentici specialisti dei rispettivi ruoli, come Suso trequartista e Castillejo seconda punta. In soldoni, da pippe siderali, sono diventati master a loro volta! Voila‘! 

Intanto latitano in panchina i ritardatari che rispondono ai nomi di Paquetá, Kessié, Bonaventura, Bennacer perché i titolari sono specialisti e loro non ancora.

La rinuncia all’Europa League ci è stata spiegata come la via maestra per il rilancio del Milan: peccato che si sia dimenticato un pezzettino trascurabile dell’argomentazione, il rilancio è economico, non certo sportivo, perché se si va a mendicare il quarto terzino sinistro dal Real, e si arriva al 25 agosto senza seconda punta e senza trequartista , se i profili proposti da Leonardo (che è scappato allibito), vengono sistematicamente cassati dalla proprietà (e li’ si che erano profili in grado di cambiare il Milan), allora non vedo traccia di crescita o di progetto sportivo, ma , come più volte detto, solo economico. 

Domani, come il prossimo turno, quindi, prepariamoci a vedere il Master che con seria applicazione (e non scherzo), tenterà di dare a questi giocatori da centro classifica una idea di gioco sconosciuta al Milan di Gattuso, ma, si chiami Brescia o Juventus, aspettiamoci tutti e tre i risultati in ogni partita. E molta Magnesia per i bruciori di stomaco.