Da tifoso bianconero, non sono giorni facili. La sconfitta con l'Inter brucia e la stagione ha regalato flebili scintille positive, travolte da un mare di delusioni e rammarico. Il futuro è visto da moltissimi come cupo e incerto, in questo articolo voglio aiutare anche me stesso, oltre a chi lo leggerà, a sviluppare la propria visione a riguardo. Una parte di me è fermamente convinta che il clima attorno alla squadra sia un po' come un cane che si morde la coda, forse è meno disastroso di quello che sembra, ma lo stiamo complicando tremendamente.
 
"Attenuanti". Lo stile Juve è anche accettare l'esito pervenuto sul campo e tra le tante cose ho cercato prima di tutto di interiorizzare un vecchio detto che quando giocavo anche io a calcio mi veniva spesso riproposto: "La fortuna va da chi se la merita". Forse è proprio questo il punto, perchè forse quest'anno l'ambiente era reduce da un'involuzione tale che non era possibile far fronte a tutto e catalizzare a sè tale "fortuna". Così sono arrivate, come una valanga, le spesso citate "attenuanti": la tardiva partenza di Ronaldo, che a mio parere negli ultimi tempi era diventato una figura ambigua nello spogliatoio, un po' dissociato e con la testa altrove, un po' ancora inconsciamente punto di riferimento della squadra; infortuni, tanti infortuni, ma da suo estimatore non posso non spendere una lacrimuccia per Federico Chiesa, che nel suo primo anno e all'Europeo è stato un vero (e forse necessario in questa stagione) "leader by example"; infine i contratti in scadenza, telenovela portata avanti fin troppo a lungo dai dirigenti potenzialmente destabilizzando il clima attorno al gruppo.  Queste secondo me, hanno causato rispettivamente un cattivo inizio e una difficile prosecuzione della stagione. Gli infortuni mi hanno dato più di tutto quella sensazione di "valanga". Infatti man mano che sopraggiungevano, più giocatori si trovavano a stringere i denti e ad esporsi a loro volta ad assenze. E in questo clima di emergenza mi è sempre parso di vedere la squadra che difficilmente prendeva condizione.  Ma come da premessa, queste non devono rappresentare alibi ed era ragionevole fossero messe da parte dalla squadra e dall'ambiente in generale, cosa che secondo me è stata fatta solo fino a un certo punto.
 
Calciomercato. Il calciomercato è stato, secondo me, soddisfacente considerando le due sessioni. Ho trovato soprattutto la gestione di Arrivabene molto solida, anche per quanto è stato fatto in sede di rinnovi, solo la comunicazione con l'esterno è stata abbastanza deleteria. Buoni acquisti (Locatelli, Vlahovic e Zakaria su tutti) e buone cessioni (tra cui Ronaldo che ha abbassato il monte ingaggi e le operazioni "Win-Win" Kulusevski e Bentancur). La squadra aveva bisogno di un minimo di stabilità e non è stata stravolta, anche per permettere all'allenatore di valutare e valorizzare alcuni asset che si trovavano ai margini delle visioni societarie come i vari De Sciglio, Pellegrini, Perin che hanno dato un grosso apporto nonostante fossero dati per partenti o "finiti". L'andamento della stagione e le situazioni rinnovi, unite al ritiro di Chiellini (nonostante gli infortuni, non uno qualunque) hanno comunque fatto emergere delle necessità non di poco conto a livello di organico da risolvere in futuro.

Gruppo squadra e allenatore. Veniamo al succo, alla sostanza, ovvero chi a tutti gli effetti va in campo. Inizierò da una mia ferma convinzione: affermare che questa squadra non è capace, o che soprattutto non è stata capace di "giocare bene" durante tutto l'arco dell'anno, è quanto di più sbagliato e consapevolmente dannoso per l'ambiente si possa dire. Sono il primo che nonostante la volontà di dare fiducia al ritorno di Allegri, a mente fredda conta sulle dita di una mano le partite in cui c'è stato un "bel gioco". Senza pensarci troppo ne dico alcune: ritorno in campionato con Inter e Atalanta, gli ottavi di Champions contro il Villareal e il ritorno a Torino con lo Zenit. Questione di atteggiamento, certamente conseguenza della giovane età solo in minima parte. Soprattutto di alcuni giocatori, tra cui fino a qualche tempo fa avrei messo Rabiot, che sembra ricordare Boniek ma in versione "bello a primavera".  Veniamo alla questione cruciale che fatico a comprendere nonostante io l'abbia individuata ormai 4 anni fa: perchè questa squadra ogni volta che è in vantaggio di un gol (solo uno), che si trovi di fronte alla Giana Erminio o al Liverpool, arretra il proprio baricentro ed esce dalla partita? Non penso sia un problema di allenatore, non del tutto. Sicuramente negli anni di Allegri (degli ultimi 4 in cui ho sentito emergere questa circostanza) questo arretramento in difesa è stato accentuato dall'abitudine del tecnico ad aggiungere difensori al posto di giocatori più offensivi. Tuttavia negli anni precedenti questo rappresentava solo un cambio di modulo, lo spartito della partita non variava più di tanto. Era una sicurezza in più. Ora sembra essere diventata la notifica che dice "rimonta a breve", fossi stato un po' più sveglio qualche spiccio lo avrei scommesso in certe occasioni.

Bicchiere mezzo vuoto. Considerando le criticità emerse, perdere due come Chiellini e Dybala sarà abbastanza impattante sul livello della squadra. L'argentino era l'unico in grado di "fluidificare" la manovra secondo molti, Giorgione non ha bisogno di presentazioni. Le loro partenze, unite ad alcune posizioni che necessitano degli upgrade, saranno una bella gatta da pelare per gli addetti al mercato bianconeri. Completare a livello numerico e rafforzarsi non sarà facile con risorse limitate. A livello di campo poi Vlahovic (uno degli uomini chiave del progetto) sembra comunicare in una lingua diversa rispetto ai compagni e potrebbe avere molte difficoltà anche il prossimo anno, non risolvendo il problema di pochi gol realizzati. Allegri è sembrato molto convinto delle sue idee e poco propenso a seguire il detto "solo gli stolti non cambiano idea", commettendo errori oggettivi, anche in momenti chiave della stagione.
 
Bicchiere mezzo pieno. Non va però trascurato un sostanziale miglioramento che però a causa di varie circostanze forse è passato più inosservato rispetto alla sua effettiva rilevanza. La squadra dopo un inizio disastroso e trascurando il finale in debito di ossigeno è aumentata in quanto a solidità e "mentalità risultatista". Ne è la prova il famoso dato citato dagli allegriani doc, ovvero quello che riguarda la classifica togliendo le prime giornate, che evidenzia una media punti da scudetto. La squadra sembra aver trovato una base di partenza valida tra alcuni giocatori chiave e alcuni comprimari che hanno dimostrato di essere sul pezzo quando chiamati in causa. Sembra essersi riformato un mini-blocco italiano, fondamentale per vivere nel gruppo cosa significa la Juventus.  Sarà necessario intervenire, ma con le giuste e non troppo numerose mosse, con attenzione a giocatori che si sono messi in mostra anche in prestito è possibile rendere solida una rosa che al momento è ricca di lacune.  Con i giusti correttivi a livello di approccio alle gare e cercando di ridurre al minimo i cali di concentrazione, questa squadra (soprattutto se migliorata) avrà tutte le carte in regola per competere seriamente il prossimo anno, soprattutto "fino al confine", che è già una buona base di partenza. La squadra avrà l'occasione di partire da una discreta base, un diamante grezzo che dovrà limare le proprie scomode imperfezioni, un po' come Vlahovic, che potrà iniziare con la squadra la preparazione e vedersi cucita attorno la manovra di gioco, si spera con l'aiuto mai avuto di Federico Chiesa. 
 
Vincere e convincere. Questa stagione, anche se raramente, mi ha mostrato una Juve capace di convincere. Le partite con l'Inter mi hanno convinto che si stessero affrontando le due squadre più forti d'Italia sulla carta. Non sempre in tali circostanze è arrivato il risultato, ma sono sicuro che lavorando sull'avere di partita in partita quell'atteggiamento sia sicuramente allenante e possa dare fiducia al gruppo, che è "bravo ma non si applica". Vincere aiuta a vincere ma è cercando di convincere attraverso il giusto approccio in ogni partita che la squadra potrà essere in grado di meritarsi quella "fortuna" citata all'inizio. Mi piacerebbe inoltre rivederli iniziare tutti insieme la preparazione, senza distinzioni troppo evidenti, con giocatori meno indietro di condizione rispetto ad altri.
Le basi ci sono, penso ci sia troppo pessimismo interno tra noi tifosi Juventini (alimentato consapevolmente anche dai supporte delle squadre rivali), ma il prossimo anno si appresta ad essere un crocevia importante per la squadra. 
 

Questa la mia opinione, spero abbastanza completa ed esauriente. Voi come vedete la Juventus la prossima stagione?