Cinque settimane. Questo è il tempo a disposizione della dirigenza nerazzurra per dare a Luciano Spalletti l’esterno destro di difesa capace di non far rimpiangere il portoghese João Cancelo, passato nel frattempo alla corte di Massimiliano Allegri dopo un formale ritorno al Valencia. Al momento l’unico terzino destro a disposizione del tecnico nerazzurro è Danilo D’Ambrosio, 30 anni da compiere il 9 Settembre, il cui rendimento è stato senza dubbio soddisfacente durante la sua esperienza a Milano ma che poco scalda il cuore dei tifosi.  

Gli importanti innesti di De Vrij, Nainggolan e Asamoah operati durante questa sessione hanno senza dubbio alzato il livello tecnico della rosa, ma hanno al contempo evidenziato le profonde lacune della corsia di destra nella sua interezza e dove gli interpreti nel reparto avanzato, i soli Candreva e Karamoh, rappresentano per diversi motivi più un’incognita che una certezza. Piero Ausilio ha dunque il compito, come quando si è alla guida, di dare la precedenza a destra e di trovare interpreti validi per questi ruoli, impresa ad oggi ben più ardua rispetto al trovare posteggio sotto casa.

Il nome più gettonato in casa Inter per la difesa è quello di Sime Vrsaljko, 26 enne in forza all’Atletico Madrid di Diego Simeone. La strategia meneghina per riportare in Italia il croato, ex di Genoa e Sassuolo, è l’oramai collaudata formula del prestito con diritto di riscatto fissato tra i 25 e 30 milioni di euro; gli spagnoli, dal canto loro, insistono sull’obbligatorietà dell'acquisto al termine della prossima stagione. In questo scenario, decisamente complesso, vanno ad inserirsi le ottime prestazioni del terzino nella Coppa del Mondo, che se da un lato tentano fortemente la dirigenza interista per via dell’eccellente intesa mostrata dal difensore con l’esterno Perišić, dall’altro spaventano per il naturale lievitare del costo del cartellino in caso di trionfo croato.

Alternative meno costose a Vrsaljko portano Ausilio ad errare per le strade di Inghilterra per provare a riportare in Italia uno tra gli ex-granata Darmian (Manchester United) e Zappacosta (Chelsea). La strategia dell’Inter sembrerebbe essere diversa da quella pianificata per il terzino dell’Atletico Madrid, proponendo in entrambi i casi uno scambio con João Mario per il primo e con Vecino per il secondo. Inutile sottolineare quanto la prima delle due trattative renderebbe davvero felice il tifoso nerazzurro, anche se vedrebbe il suo viso velarsi di tristezza nel constatare lo stato di disperazione nel quale versa il suo condottiero Mourinho: è risaputo infatti che oramai il centrocampista portoghese non sia ben accetto nemmeno dalla sua famiglia a Natale.

Sembrerebbe, purtroppo, impossibile anche solo nominare ad Ausilio per scherzo l’altro finalista della Coppa del Mondo, il giovane francese Benjamin Pavard: su di lui, classe ’96 e di proprietà dello Stoccarda, sembra essersi mosso con largo anticipo il Bayern Monaco.