Arturo Vidal all'Inter sembrava questione di ore, almeno fino a due giorni fa, quando ha cominciato a rimbalzare dalle parti di Corso Vittorio Emanuele il nome di Luka Modric, il fuoriclasse croato del Real Madrid.
Da quel momento Vidal è rimasta una trattativa congelata, mentre il sogno Modric prendeva sempre più piede nella testa dei dirigenti nerazzurri.

E veniamo alla giornata di ieri; Vidal in mattinata aspetta ancora un segnale da Milano, che però non arriva. Nel pomeriggio ad arrivare per il cileno è la chiamata del Barcellona che in serata ha praticamente in pugno l'operazione. In tutto ciò l'Inter non muove un dito, sicuramente perchè Vidal non è più l'obiettivo numero uno e perchè l'utopia Modric ha margini per diventare una grande realtà.

Analizzando la questione da un punto di vista tattico, a mio parere, sarebbe risultato poco funzionale al gioco di Spalletti un "Vidal", perché l'Inter ha già Nainggolan con le stesse caratteristiche. Inoltre di cosiddette "teste calde" in rosa i nerazzurri ne hanno a sufficienza. Per cui meglio rivolgere lo sguardo su un maestro della tattica e del bel calcio come Luka Modric.

Indubbie difficoltà ci sono eccome per il buon esito della trattativa, ma c'è la volontà del giocatore di trasferirsi a Milano alla ricerca di nuove sfide e formando una specie di colonia croata con i vari Perisic, Brozovic e Vrsalijko.
E se poi il fuoriclasse croato non dovesse arrivare per le resistenze di Florentino Perez, non bisogna dimenticare un talento del futuro già nell'orbita Inter da tempo, quale Niccolò Barella, lui che a soli 21 anni già coniuga una buona tecnica con una grande intelligenza tattica e con un vizietto del gol niente male.

In ogni caso, Vidal al di là del nome non avrebbe fatto al caso nerazzurro.
Ora Ausilio sa cosa fare, l'ha già dimostrato ampiamente in questo mercato. I tifosi dell'Inter aspettano fiduciosi, sicuri di non avere una delusione.