Siccome tanto per cambiare non esiste mezza dichiarazione di Gazidis circa la situazione Higuain, fino a quando non lo vedo con la maglia dei Blues e, ancor più non vedo la scommessa Piatek in rossonero, io non ci credo.
Saro’ smentito dai fatti, ma l’oscuro fondo Elliott, tragicamente assente in tutta la questione Pipita, si rassegna alla perdita di 18 milioni? Ne spende oltre 40 per una scommessa che ha fatto due mesi bene a Genova?

Sta venendo incontro alle clamorose emergenze tecniche della squadra (due centrocampisti ed altrettante punte)? Al 18 di gennaio mi pare di vedere di tutto fuorché questo!
Ricordo, dopo esordi strombazzanti la proprietà Yonghong Lì, che comunque si guardava bene di aprire la bocca delegando agli youtuber Fassone e Mirabelli gli show sugli acquisti; li ricordo mentre abbandonavano la nave, gli ultimi mesi, come scafisti inseguiti dalle forze dell’ordine!
Ora sto percependo che i silenzi di Elliott sono più assordanti di un paio di mesi fa. Sento che la missione di Gazidis si sta concretizzando: devo portare i conti in attivo, ho poco tempo, fate con i giocatori che avete, il portafoglio è chiuso per volontà celeste.
Sento che il fondo è tornato a fare il suo mestiere, che non è quello di mettere decine di milioni sul mercato, non è quello di impostare una strategia di rafforzamento lunga da qua a luglio, ma quella di contare i resi, il magazzino, le bollette.

Vorrei tanto sbagliare, Piatek o non Piatek, ma non vedo un piano chiaro di mercato. Vedo i milanisti veri come Gattuso sormontati da un nervosismo mai registrato prima, Maldini che si è ammutolito (che stia pensando di andarsene? Le prospettive erano ben altre?). 

Gli altri, i milanisti di cartongesso, li vedo nascosti nel più comodo degli universi, quello che non deve dare spiegazioni: il silenzio.