Oltre un mese fa dalle mosse di mercato della Vecchia Signora mi convinsi che il mister della Juve sarebbe stato Maurizio Sarri e scrissi un articoletto proprio in questa sede che invito a riconsultare. Dopo aver ascoltato integralmente la conferenza stampa del neo allenatore juventino, penso di aver capito (a grandi linee) come si svolgerà il mercato bianconero e come Sarri agirà nel tessuto bianconero; devo dire che le intuizioni del mio precedente pezzo confermano che quella di Pep Guardiola non è mai stata una opzione per la Juve. A tal proposito sarei curioso se uscisse un articolo che elencasse chi si era esposto per Sarri tra i giornalisti e chi per Guardiola. Questa curiosità non ha intenti diffamatori contro chi ha seguito seriamente una pista sbagliata ma "difensivi" (del resto trattasi di calcio) visto che per indebolire Sarri e la Juve alcuni signori, a tutt'oggi, affermano che Sarri è in realtà un traghettatore per Guardiola (la calunnia è un venticello...) rischiando di bruciare lui e tutto lo spogliatoio con le prime difficoltà: ecco, non vorrei fossero gli stessi espertoni di mercato ad agire in questo modo perché in quel caso qualcuno da Torino dovrebbe far partire anche una bella indagine per manipolazione del mercato dei titoli.

Andiamo quindi alla tattica:

I tre davanti secondo me saranno Douglas Costa, Dybala e CR7 e potranno scambiarsi continuamente posizione e ad intersecarsi di fronte alle barricate avversarie. Il brasiliano però potrebbe essere più vincolato alla fascia destra e sarà chiamato a rientrare (un po' alla Callejon) mentre questo compito sulla fascia sinistra sarà svolto sia dal portoghese che dall'argentino a turno. Dybala falso nueve quindi (o CR7) e palla a terra.

Per quanto riguarda il centrocampo Sarri non credo voglia Pogba perché il francese è diventato troppo anarchico ed autoreferenziale e dall'intervista del mister si evince che la difesa ed il centrocampo dovranno essere un corpo unico in cui la palla giri velocemente (altrimenti non è vero possesso palla... vero Allegri?) al fine di liberare i tre fantasisti davanti, lasciando loro molta più libertà d'azione! Vedo una linea a tre quindi con Pjanic, Rabiot e Ramsey, piedi buoni e gioco di squadra. In questo tessuto è inseribile sì, ma gradualmente, uno come Milinkovic-Savic (e nella operazione Luca Pellegrini vedo la partenza verso Lotito di Spinazzola).  

La linea di difesa confermerà Alex Sandro, Chiellini, Bonucci mentre sarà ceduto Cancelo. Sarà valorizzato il pupillo Rugani (il turnover alla Juve è più agevole) e con lui Demiral (è fortissimo). Manca il nuovo terzino destro di cui De Sciglio sarà il rincalzo e un altro centrale che sappia sì marcare ma anche tenere la linea alta (Manolas non piace perché pecca un po' in questo ultimo aspetto).

E' chiaro che questo 4-3-3 sarà basato sui molti triangoli di Sarri, sulle sovrapposizioni dei terzini, sugli inserimenti della mezzala (di norma quella più offensiva ma non esclusivamente) ma sarà differente da quello del Napoli e del Chelsea. Sarri inoltre potrà utilizzare il 4-3-1-2 ed addirittura il 4-2-3-1 come variazioni sul tema e l'allenatore non avrà problemi a fare turnover vista la qualità di cui dispone.

Io sono un estimatore di Sarri ma di tante critiche assurde che ho sentito rivolgergli le uniche che condivido sono le seguenti:

- Quando si difende la squadra dovrebbe stringersi ed allargarsi quando attacca.

- Deve migliorare nella lettura delle partite (in altre parole è perfetto nella strategia ma non è ancora pienamente sensibile alla tattica a quei momenti che includono fattori fisici (resistenza, giocatori forti di testa inseriti all'ultimo dall'avversario ecc) e psicologici (cosa accade alla mia squadra se l'avversario ha accorciato le distanze? E all'altra? Come si metterà adesso la partita? Forse è meglio pressare meno alto adesso?). Chiaramente sono esempi affinché il lettore intuisca cosa voglio dire..

Non condivido nemmeno l'idea che Sarri sia una specie di Sacchi e di Guardiola. Ciò è sbagliato e riduttivo per tutti. Sacchi fu un eccezionale innovatore ma al contrario di Liedholm privilegiava il lancio lungo sulla trequarti dove c'era un certo Van Basten a ricevere e smistare con assoluta eleganza. Sarri e Guardiola sono molto più complessi nella manovra pur sposando l'aggressione immediata al portatore come il grande Arrigo (anche la faccenda pressing è più complicata di quanto si pensi... Guardiola pressa poco sugli esterni per spingere l'avversario proprio ai lati dove è meno pericoloso).  Guardiola usa il passaggio corto anche quando non è finalizzato a qualcosa di immediato ha la funzione di sfiduciare e sfiancare l'avversario ma paga qualcosa per quanto riguarda la specializzazione al ruolo (un difensore se è ottimo con i piedi o si chiama Thuram o Nesta o pagherà qualcosa nella marcatura, nella velocità dei movimenti del corpo ecc ecc). Sarri invece vuole che la palla giri velocemente per poi vederla giocare negli spazi o per farla arrivare ai piedi di un CR7 con un vantaggio in termini di dinamica (l'avversario mal posizionato) ma cerca che i giocatori siano nel loro ruolo naturale (difficilmente con lui vedrete un terzino accentrarsi nella posizione di Pjanic e viceversa). Potremmo dire (ma solo nei termini che ho espresso) che Sarri fa un possesso di "qualità" mentre Guardiola di "quantità". Avrò ragione, non l'avrò? Ciò che conta è parlare prima e non dopo.

Marco