Il Milan tornerà ai fasti degli anni di Champions? No.
Il Milan sarà un squadra da primi quattro posti? Sì, ma non certo da primi due. 

Quando si pensa al Milan è facile pensare alle grandi vittorie, ai grandi campioni e alle Champions alzate al cielo, ma poi si torna alla realtà, e si comincia a pensare che
1) Di Silvio Berlusconi ce n'è stato uno e non ci sarà più nessuno a quel livello
2) Che cedere la proprietà ben tre volte in 10 anni non sia proprio un fiore all'occhiello per pensare in grande
3) Che i soldoni gli americani non ne cacciano poi così tanti se non per comprare i club

Ed ecco quindi che vi dirò la mia su questa squadra e sul suo futuro.
Ma prima vorrei ricordare cosa si diceva di entrambe le squadre di Milano quando non si vedevano spesso nelle prime posizioni in classifica.
Si diceva spesso che l'Inter e il Milan sarebbero tornate a contendersi lo scudetto, ed è successo ben 12 e 10 anni dopo, si diceva che sarebbero tornate a partecipare alla Champions e anche in questo caso, dal 2010 ad oggi, la prima dopo 6 anni dal trionfo del Triplete, l'altra dopo 7 anni dall'ultima partecipazione. Poi cosa si è detto? Che avrebbero riportato alla vittoria finale di una Coppa Europea, e questo langue da entrambe le parti, e se l'Inter non ne vince una dal 2010, il Milan addirittura dal 2007. 

Ora passiamo al Milan, che è il nostro obiettivo primario.
Il Milan di oggi, fresco campione d'Italia, è passato di proprietà al 70% dal Fondo Elliott a RedBird, ma già fin dall'inizio ci sono le prime magagne, anche perchè il nuovo proprietario non ha da investire, si dice non voglia, tutto il compenso da girare nelle tasche di Paul Singer, anzi ne ha sborsati soltanto 200 milioni, che a confronto della richiesta da 1,3-1,5 miliardi, sono poco più che noccioline. Ma oltre a questo per avvicinarsi alla cifra richiesta dal fondo britannico, ha chiesto anche un prestito da 600 milioni di Euro, oltre a chiederne altri 200 alla JP Morgan, banca americana. Questo non fa storcere il naso ai tifosi del Milan? Quale miliardario chiederebbe dei prestiti per acquistare qualcosa? Allora Nasser Al-Khelaïfi presidente del PSG e Khaldun al-Mubarak presidente del Manchester City, perchè mai avrebbero dovuto sborsare di colpo un gruzzolo importante quando potevano fare come Gerry Cardinale che si tiene in tasca i suoi soldi e chiede prestiti a destra e manca, per poi pagare in comode rate? Anche qui c'è qualcosa che puzza...Si dice spesso che il presidente dovrebbe essere in primis la faccia del club; quindi quello che ci mette la faccia sempre, che stia vicino alla società, e che non opti per mettere qualcuno al suo posto che ne faccia le veci, anche perchè proprio Cardinale preferirebbe continuare a vivere negli States, quindi una specie di James Pallotta alla Roma, italo-americano anche lui guardacaso, che sarebbe il proprietario con la sua società, ma che di vicinanza non ci pensa minimamente a restare a vivere a Milano o dintorni, no, metterà uno che stia là a fare il presidente. E non vi ricorda qualcuno? E sì...il già citato James Pallotta, ex presidente della Roma, che così come Rocco Commisso, non ci ha pensato minimamente di abitare a Firenze, anzi torna ogni tanto per rilasciare interviste, e poi prende bagagli e bagaglini e se ne torna negli States. L'opposto invece l'attuale è presidente della Roma, Dan Friedkin ha deciso di vivere a Roma, infatti ha un attico ai Parioli dove, così dicono i vicini, si intrattiene spesso, in cene varie, con parecchi amici, che sia della società o privati, e che i tifosi sentono parlare poco, perchè non ha mai rilasciato interviste da due anni a questa parte, quindi dall'acquisto del club, ma tramite Tiago Pinto, ds giallorosso, fa sapere che sarà sempre vicino alla sua squadra,e infatti la segue sia in casa all'Olimpico, sia in trasferta, e questo significa essere un tutt'uno con la società e i tifosi. E Cardinale che farà? Resta o torna negli States? Dispiace davvero dover dire che tornerà negli USA, con la solita scusate che hanno tutti "Starò qui, perchè devo lavorare, ma con il cuore al Milan...". Ma passiamo oltre, anche perchè Gerry Cardinale, per noi comuni cittadini che lavorano è un ricchissimo imprenditore, ex contabile di Goldan Sachs dove ha lavorato per 20 anni, per poi aprirsi in proprio la RedBird, e udite udite ha soltanto un patrimonio personale di 1 miliardo di Euro, che non solo non lo mette in luce, ma soprattutto si può dire apertamente, è uno dei più poveri imprenditori che si lancia nel calcio. Ora ci si domanda "Ma perchè tutto questo clamore per il suo arrivo?". Molte persone, poco afferrate, pensano che l'americano di turno porti miliardi di Euro, perchè gli americani sono visti come investimenti, forse questo lo si poteva pensare al tempo, o e soprattutto per se stessi non badano a spese, ma quando si tratta di sborsare tanti soldi, anche perchè 1,3-1,5 miliardi di Euro non sono noccioline per uno che nemmeno li guadagna in due o tre anni, e fa pensare, perchè se fosse arrivato in pompa magna, messo sul tavolo la cifra richiesta e investito forte sul mercato subito con un colpo sensazionale, allora tutti avremmo fatto come fanno i buddisti davanti alla statua del Buddha, ma questo non è accaduto, così come i suoi predecessero, partiti dalla Nazione che tutti gli abitanti del mondo sognano di andare a vedere un giorno, ma che poi una volta insediati hanno fatto lo stesso mercato che avevano fatto gli ex proprietari che gli avevano ceduto tutto il pacchetto. Ora non vogliamo mettere Gerry Cardinale a ferro e fuoco, ma il suo arrivo per porre una firma e poi ripartire di colpo per tornare negli States è davvero da far pensare, anche perchè pensare di guadagnare in Italia è come mettere un paio di occhiali da sole dentro una grotta al buoi, quindi non ce n'è, così come fare bussiness, anche perchè se non ti porti allo stesso livello di club stile Real Madrid, Liverpool, Barcelona, Man City o PSG, e resti allo stesso livello di oggi o alzi leggermente l'asticella, la situazione non è che porta migliora tanto da far mettere le mani nei capelli o alzare le braccia al cielo, anzi ti lascia allo stesso livello di felicità di quando vinci uno scudetto dopo 10 anni dall'ultima volta. 
E il tifoso del Milan?
Io ho degli amici milanisti, romani, ma milanisti, che mi hanno spesso ripetuto che non hanno gradito l'arrivo di Gerry Cardinale, perchè gli americani cercano soltanto di fare Bussiness, e poi quando cominciano a vedere che i soldi investiti in grande quantità servono a poco o nulla, allora si fanno due conti e pensano "E meglio se mi dileguo...", e in quel momento cercano qualcuno che possa pagare il debito stagionale del club, e questo tran tran succede proprio da americano ad un altro. Io, da esterno, credo che gli americani non siano adatti al calcio, forse al loro calcio, quello di bassa qualità, anche perchè basta pensare che i ricconi se comprano vanno su club di Basket, Baseball, Football, Softball, ma non certo sul calcio, sono pochissimi, ancora oggi negli USA, che investono nel calcio, diciamo 1 su 1000, per fare una stima. Là il calcio è ancora visto come uno sport minoritario, e quasi impossibile da accostare ai loro sport preferiti. La gente va allo stadio e lo riempie? Si, ma quanto è grande la nazione amercicana? 325,5 milioni di abitanti, forse quello 0,5 segue il calcio...

Chiudiamo con il dire che forse un giorno uscirà fuori un americano tifoso fino all'osso di una squadra di calcio, ma non certamente in Italia né nel resto d'Europa, ma negli USA, il resto sono soltanto persone che vogliono guadagnarci su il più possibile.
Tutto qua...