Domenica 10 febbraio alle ore 18,00 al Mapei Stadium torna in campo la squadra bianconera in una partita che sulla carta nasconde non poche insidie.

La squadra di De Zerbi ha infatti dimostrato nelle ultime partite di aver raggiunto un’ottima qualità di gioco e un altrettanto importante livello di personalità e di maturità. A testimonianza di ciò, i trenta punti conquistati fino ad ora in campionato, che rappresentano per una provinciale un bottino più che ragguardevole, così come il buon piazzamento in classifica (undicesimo posto).

Per la Juventus, al di là dell’importanza della gara stessa ai fini del campionato (il Napoli è sempre lì in agguato, e non sbaglia un colpo) la partita di domenica rappresenta un banco di prova alquanto importante per di testare il livello di condizione psico-fisica in vista dell’appuntamento del 20 febbraio prossimo a Madrid. Quella sera infatti nel nuovo Wanda Metropolitano, il magnifico impianto che da oltre un ano ospita le partite casalinghe dell’Atletico Madrid di El Cholo Diego Simeone, i bianconeri si giocheranno buona parte del passaggio ai quarti di finale di Champions League, il vero e proprio obiettivo stagionale della squadra Piemontese. E se in quell’occasione la Juve sarà quella vista in azione nelle ultime tre gare disputate, Atalanta in Coppa Italia più Lazio e Parma in campionato, allora la sera del 20 febbraio sarà veramente dura uscire dal Wanda Metropolitano con un risultato positivo. E’ soprattutto la solidità difensiva, quella tanto cara ad Allegri, a preoccupare di più in casa bianconera. Gli infortuni di Bonucci e Chiellini, e le amnesie dimostrare recentemente da Rugani, Caceres, De Sciglio e Cancelo, gettano infatti più di un’ombra sulla capacità di tenuta della retroguardia Juventina.

Domenica, al Mapei Stadium in casa juventina si va verso un 4-3-3, “flessibile” nel senso che qualora Allegri decidesse di schierare Paulo Dybala, il 4-3-3 potrebbe virare verso un 4-3-1-2, con il fantasista argentino schierato alle spalle del duo d’attacco Cristiano Ronaldo e Mandzukic. Tra i pali dovrebbe fare rientro Szczensy al posto di Perin, non impeccabile in occasione del terzo goal del Parma nell’ultima gara di campionato disputata. La linea a quattro difensiva tranne novità dell’ultima ora dovrebbe presentare da destra a sinistra Cancelo, Rugani, Caceres e Alex Sandro. Chiellini e Bonucci infatti (così come Barzagli) saranno ancora indisponibili per questa gara e bloccati in infermeria, sia per recuperare al meglio dagli ultimi infortuni, che per recuperare senza rischiare nulla in vista della decisiva gara di Madrid del 20 febbraio. Il centrocampo dovrebbe essere composto da tre uomini, con il perno centrale Pjanic, indispensabile uomo d’ordine e di governo per il reparto centrale bianconero, mentre alla sua destra e alla sua sinistra dovrebbero giostrare due mezzali individuate tra Bentancur, Matuidi ed Emre Can. Anche quest’ultimo reparto nelle ultime gare non ha brillato per precisione e continuità. Emre Can è parso appesantito, ancora lontano dalla forma migliore e forse anche con qualche difficoltà a metabolizzare le difficoltà tattiche del calcio italiano. Così come Matuidi e Bentancur sono parsi un po’ a corto di gamba e di energia nel corso delle ultime uscite.

Il reparto d’attacco è quello che almeno sulla carta sta meglio. Cristiano Ronaldo e Mandzukic rappresentano due assolute garanzie, sia come rendimento individuale che come tandem d’attacco, dal momento che i due campioni bianconeri hanno ampiamente dimostrato di trovarsi a meraviglia giocando insieme. Per il terzo nome sarà una sfida tra Paulo Dybala, Bernardeschi e Douglas Costa, con l’argentino favorito tra i tre, in virtù del fatto che, a ragione, viene ritenuto il migliore nel cucire il gioco tra centrocampo e attacco. Inoltre, il numero dieci bianconero negli ultimi anni ha spesso rappresentato il valore aggiunto di questa squadra, esattamente quello che un grande club come la Juventus, pretende da un campione del suo livello. Nelle ultime uscite il trequartista di Laguna Larga è apparso un po’ sottotono, e anche alcuni suoi atteggiamenti, come il rientro anticipato negli spogliatoi dopo la sostituzione nella partita di sabato scorso, non hanno entusiasmato la società, per usare un eufemismo. Forse leggermente penalizzato dalla posizione a tutto campo che gli chiede mister Allegri, o forse invece soltanto un pochino appesantito dal grosso lavoro fisico a cui i preparatori bianconeri hanno sottoposto la squadra per mettere fieno in cascina per un finale di stagione scoppiettante e al massimo della condizione atletica possibile. Sta di fatto che la Juventus dal suo numero dieci si aspetta ben altro, così come i sostenitori bianconeri attendono la partita di domenica alle 18,00 per tornare immediatamente al successo e ribadire che la corsa scudetto non è minimamente in discussione.

Compagnia di De Zerbi permettendo.