Mancano ormai solamente pochi giorni all’inizio della prossima Coppa del Mondo: il prossimo 14 Giugno, infatti, precisamente alle ore 17:00 del nostro fuso orario, Russia 2018 aprirà ufficialmente i battenti, con i padroni di casa occupati contro l’Arabia Saudita, al suo ritorno in questa competizione dopo dodici lunghi anni di digiuno.

Oltre a questo primo aspetto, tuttavia, c’è ovviamente ben altro: la prossima edizione, infatti, sarà senza ombra di dubbio una delle più incerte e interessanti degli ultimi decenni, date le ampie doti tecniche delle rose e dei sorteggi che hanno portato alla formazione di gruppi altamente equilibrati, garanzie di una fase ad eliminazione diretta ricca di scontri fra favorite per la vittoria finale.

Nostro malgrado, la nazionale italiana non vi parteciperà, ancora sin troppo impegnata a piangersi addosso e a ridicolizzarsi ai suoi piani più alti, attraverso un tristemente comico e farsesco scaricamento di colpe fra l’ex C.T. Gian Piero Ventura e il dimissionario Presidente della F.I.G.C. Carlo Tavecchio, ma i motivi per seguire con interesse l’imminente torneo di certo non mancano.

Tra favorite e sorprese, è infatti lecito aspettarsi una gran bella dose di spettacolo, che vedrà come protagoniste in mezzo al campo vere e proprie battaglie, personificate da una fame di vittoria che solamente questo torneo è capace di scatenare.

Ecco dunque quelli che, a mio modestissimo avviso, sono e saranno gli aspetti più interessanti della manifestazione, quelli ci terranno dolcemente compagnia nel corso del prossimo, interminabile mese calcistico.

1.IL BRASILE, LA SQUADRA DA BATTERE
Osservando attentamente la lunga lista a disposizione dell’allenatore verdeoro Tite, è facile rimanere sbalorditi: la sua possibilità di scelta è formata da un’inarrestabile - almeno apparentemente - insieme di tecnica ed esperienza che, unite fra di loro, danno vita a quella che al momento è di gran lunga la selezione nazionale più forte.
Completo in ogni reparto, il suo arsenale comprende fuoriclasse del calibro di Gabriel Jesus, Coutinho, Thiago Silva, Allison, Marcelo e Neymar, trascinatore ed elemento di spicco della squadra, chiamato a riportare in patria un trofeo che manca ormai da sedici anni. E lui, nonostante sia appena rientrato da un lungo infortunio, sembra proprio essere pronto per questo delicato compito, viste le ultime formidabili prestazioni fornite nelle ultime amichevoli in preparazione al Mondiale, condite anche da due strabilianti gol.
Il Brasile gode anche di un tabellone favorevole, che, secondo ragionevoli previsioni, le eviterà di incrociare altre corazzate prima dei quarti di finale, permettendole dunque di affrontare i primi impegni senza sperperare troppe energie mondiale.
Praticamente tutte le previsioni delineate dagli addetti ai lavori la danno come sicura favorita, resta solo da vedere se sarà in grado di rispettare le rosee aspettative.

2.MESSI, ULTIMA CHIAMATA PER LA GLORIA INTERNAZIONALE?
Mentre, nel corso dell’estate del 2016, Cristiano Ronaldo festeggiava il trionfo all’Europeo col suo Portogallo, Lionel Messi era ancora impegnato a leccarsi le ferite rimediate in seguito all’ennesima finale internazionale persa, quella volta in Copa America, nella quale divenne anche uno dei protagonisti in negativo per via di un rigore sbagliato nel corso dei tiri dal dischetto nella finalissima contro il Cile, che nell’ultimo atto della competizione aveva già disintegrato i sogni argentini due anni prima.
Questa disfatta, di gran lunga la più bruciante della carriera della Pulce, non rappresentò altro che un’altra occasione fallita dal numero dieci del Barcellona per conquistare quel tanto agognato trofeo con la sua Nazionale, un’impresa che lo porrebbe finalmente allo stesso livello del grande Diego Armando Maradona.
Con l’età che inesorabilmente avanza, Messi sa bene che Russia 2018 rappresenta una delle ultime occasioni per sollevare al cielo qualcosa con l’Argentina, e che un suo nuovo fallimento porterebbe a degli inevitabili interrogativi sulla sua effettiva importanza all’interno della sua squadra.
Lungamente più maturo rispetto alle sconfitte degli anni precedenti, si è caricato sulle spalle la sua nazionale già nel percorso di qualificazione a livello continentale, regalando praticamente da solo alla squadra di Sampaoli il diritto di battersi per la vittoria nella fase finale di questa estate.
Ora, però, inizia un nuovo percorso, tutto quanto in salita, nel quale necessiterà inevitabilmente dell’aiuto di tutti i suoi compagni per riportare alla gloria il suo Paese.

3.LA FRANCIA, ESPLOSIVO MIX DI CULTURE ED ETNIE
Negli ultimi decenni la Francia è stato di gran lunga il Paese che ha più rappresentato i cambiamenti in corso nel mondo del calcio e, più in generale, nel tessuto sociale dei paesi europei più sviluppati. Ai Mondiali in Russia la maggior parte dei calciatori della squadra di Deschamps proverà infatti dalla seconda generazione di immigrati francesi giunti dall’Africa, e cresciuti nei quartieri periferici, in particolare quelli che circondano Parigi, come Pogba, Mbappé - numero 10 della squadra - e Matuidi, che in Russia partiranno fra i titolari.
Si può facilmente notare come questa mescolanza tra le varie etnie abbia creato una rosa inedita, socialmente assai distante da quella di qualche anno fa, ma comunque competitiva ed in grado di battersi per la vittoria finale, soprattutto grazie agli innesti che questo fenomeno ha portato.

4.PANAMA, IRAN, ARABIA SAUDITA E MOLTE ALTRE: IL MONDIALE DELLE PICCOLE
Possiamo scherzosamente affermare che per ogni navigata nazionale che sogna la conquista del trofeo, ce n’è un’altra, di gran lunga più modesta, che non vede l’ora di concedersi una meritata passerella, ben consapevole che il suo percorso si interromperà presumibilmente dopo la fine dei gironi.
Mi riferisco alle squadre che rappresenteranno Stati che col calcio hanno davvero poco a che fare, come Nigeria, Iran, Tunisia, Arabia Saudita, Peru  o Panama, vera e propria “Cenerentola” di questa edizione.

Popoli interi che non vedono l’ora di essere rappresentati al cospetto di un evento sportivo di questo calibro, speranzosi nel loro piccolo di poter ancora sognare, vedendo le loro nazionali spingersi il più lontano possibile nella competizione.

5.SENEGAL, EGITTO, ISLANDA, POLONIA: CHI SARÀ LA SORPRESA?
Come ogni edizione che si rispetti, anche la prossima avrà dei protagonisti inaspettati, che arriveranno a giocarsi traguardi semplicemente impensabili prima dell’inizio del torneo. Le candidate al titolo di sorpresa di Russia 2018 sono molteplici, tutte diverse tra di loro.
La prima è sicuramente l’Egitto di Mohamed Salah che, scampato il pericolo di saltare per infortunio la manifestazione, vorrà sicuramente rifarsi dopo la sciagurata notte di Kiev, favorito anche da un girone tutt’altro che proibitivo, dove lui e i suoi compagni battaglieranno per un posto agli ottavi contro i padroni di casa della Russia, altra squadra interessante e da tenere d’occhio.
Altre grandi attese in vista della partenza sono sicuramente l’Islanda e la Danimarca; la prima, forte dell’exploit a Euro 2016, proverà a ripetersi anche su scala intercontinentale, mentre la seconda, guidata dal centrocampista del Tottenham Christian Eriksen, tenterà in tutti i modi di insidiare la Francia nel gruppo B.
La Svizzera e la Serbia, invece, si contenderanno un posto negli ottavi nel girone E, all’ombra di un Brasile troppo grande per essere raggiunto.
Merita una menzione anche il Senegal, che sta probabilmente vivendo il miglior ciclo calcistico della sua storia, arricchito da talenti come Koulibaly, Mané o l’ex Lazio Keita, e che punta a strappare il primo posto alle più quotate Colombia e Polonia.


Insomma, nonostante noi e la nostra Italia saremo costretti a rimuginare tristemente seduti su un divano, pare proprio che non manchino gli ingredienti per una scoppiettante estate di calcio, avente come protagonista un Mondiale con un destino ancora tutto da scrivere.