Venerdì l’anticipo di giornata sarà Pescara-Frosinone. Gli Adriatici sono scivolati in piena zona play out. Ad oggi sarebbe spareggio con la Juve Stabia. L’arrivo del nuovo tecnico Sottil ha portato più brillantezza nel gioco, ma non i tre punti sperati, due pareggi in altrettante partite.

Nella prima contro il Perugia si è visto inizialmente un ottimo Pescara passato in vantaggio per 2-0 dopo 20 minuti, per poi crollare sul finire del tempo facendosi raggiungere e rischiando di capitolare nella seconda frazione. Salvati dal palo e dalle parate di Fiorillo. A fine partita nel Entourage biancazzurro si respirava un aria di ritrovata fiducia, interpretandolo come un buon punto guadagnato. È vero sulla carta il Perugia rappresenta una corazzata basta vedere i nomi li davanti: Immello, Falcinelli, Melchiorri e Bonaiuto, un vero lusso per la categoria. Ma nella realtà i grifoni non stanno rendendo come dovuto facendone tra le compagini più in difficoltà della serie cadetta. A riprova del fatto c’è la sconfitta di lunedì contro il Cosenza. Squadra in caduta libera che veniva da un 5-1 subito a La Spezia ed invece con i tre punti conquistati sugli umbri, in una partita senza prova di appello per la squadra di Cosmi, i Lupi hanno riacceso le loro speranza salvezza. Quindi il 2-2 avvenuto all’Adriatico a mio modesto parere dovrebbe portare un po’ di rammarico, anziché vedere il bicchiere mezzo pieno. Ma forse è stato soltanto un sospiro di liberazione da parte del gruppo, Galano e Palmiero in primis, per l’addio di Legrottaglie, il cui modulo non permetteva loro di esprimersi al meglio.

Sul 1-1 di Venezia pesa invece fortemente l’espulsione di Galano. Risultata senz’altro troppo eccessiva, ma il talento pugliese è stato molto ingenuo nel reagire alle provocazioni di Montalto, un attaccante che in due anni ha fatto solo 3 goal. La giustizia sportiva ha usato la mano pesante con tre giornate di stop, in base al referto dell’arbitro Massimi, che se avesse rivisto attentamente le immagini televisive forse il suo rapporto sarebbe stato un po’ più clemente. La squadra ha comunque mantenuto bene l’inferiorità numerica ed il passaggio alla difesa a tre riportando Zappa più avanti a tutta fascia ed inserendo Clemenza al posto di uno spento Pucciarelli, ha dato i suoi frutti sopratutto dopo che i lagunari sono anch’essi rimasti in dieci e con l’1-0 di Firenze da difendere. La rete del pareggio, preso anche questo come un gran punto conquistato, nasce propio sul asse Clemenza/Zappa che sono gli uomini più in forma del Delfino in questo momento. 
Proprio da loro mister Sottil deve ripartire, sopratutto perché l’assenza del talento di Puglia nel momento più delicato del torneo si fa pesantissima, la società comunque ha già pronto il ricorso da presentare per cercare di ridurre le giornate di squalifica. Di fronte si avrà un Frosinone in piena corsa play off, che però non vive il suo momento migliore con 5 punti in 6 partite, ma con la migliore seconda difesa del torneo dietro la capolista Benevento. Proprio per questo la mancanza del miglior marcatore con 13 reti si farà sentire e bisogna affidarsi al talento ex Ascoli. In quanto Pucciarelli ancora fuori forma per via del brutto infortunio va a sprazzi, Maniero con i suoi 32 anni è apparso accorto di fiato nell’ultima prestazione, troppo impiegato al sacrificio della squadra e poco incisivo e lucido sotto porta. Bocic e Borrelli sono due talenti in erba, ancora acerbi per mettersi la squadra sulle spalle, sopratutto il secondo ha un po’ deluso le aspettative. Bozinov non pervenuto da gennaio, momento del suo acquisto.
Insomma, venerdì sera il Pescara si troverà di fronte un avversario più forte, senza il suo uomo migliore e con diversi giocatori importanti non al meglio come Palmiero, che non ha i 90 minuti nelle gambe. Bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo, facendo leva sul fattore campo ed il calendario che vede tutte le altre concorrenti impegnate fuori casa in match difficili, l’Ascoli a Cittadella, il Venezia alla Spezia e lo scontro diretto Perugia Cremonese, dove si può trarre vantaggio, per non buttare l’ennesima occasione al vento. I due punticini guadagnati possono essere utili solo se fanno seguito ad una vittoria, perché altrimenti inchiodano gli abruzzesi in quel baratro dove ormai sono già dentro fino al collo.

Probabili formazioni Pescara-Frosinone
Pescara 3-4-2-1: Fiorillo– Bettella Drudi Del Grosso- Zappa Memushaj Palmiero Balzano -Pucciarelli Clemenza- Maniero
Frosinone 3-5-2: Brignoli- Brighenti Ariaudo Capuano- Salvi Rohden Maiello Haas D’Elia- Dionisi Novahovic