Lo scorso lunedì primo luglio la Juventus ha ufficializzato il suo nuovo acquisto a centrocampo, il francese Adrien Rabiot, l’ultimo della serie di grandi colpi a parametro zero, serie che comprende anche il gallese Aaron Ramsey[1]. Con l’arrivo di questi nuovi giocatori in Italia sono arrivati anche nuovi personaggi del mondo del calcio, come la madre del giocatore francese. 
In questo caso è importante interrogarsi come sia stato possibile registrare il contratto dei giocatori stranieri e versare la commissione ai corrispettivi agenti, che nel caso di Véronique Rabiot, secondo la stampa italiana[2] e internazionale[3], ascenderebbe a 10 milioni di euro[4].

In principio fu la FIFA ad introdurre nel 2008, con il Regulation Player’s Agent, la possibilità per i genitori, fratelli e mogli[5] di registrare a proprio nome i contratti dei giocatori: i parenti dei calciatori non dovevano sostenere l’esame scritto presso la Federazione Internazionale come previsto invece per tutti gli altri candidati.
La citata esenzione venne ovviamente abrogata e si arrivò all’esame FIFA obbligatorio per tutti, parenti e non parenti, fino al 2015. Proprio il 2015 è stato l’anno zero, visto che la federazione internazionale in quella stagione abolì il titolo di agente FIFA attribuendo alle Federazioni nazionali la possibilità di stabilire o meno un esame per diventare esclusivamente agenti sportivi nazionali. Di conseguenza anche in Italia il 2015 è stato un anno di svolta, considerando che dal quel momento, tutti (parenti e non parenti) potevano ottenere il titolo abilitante da agente sportivo nazionale pagando cinquecento euro di diritti di segreteria alla FIGC e senza sostenere alcun esame: di tale regime legislativo si beneficiarono coloro che sono tristemente saliti alla ribalta delle cronache degli ultimi mesi, e che sono rintracciabili nel registro degli agenti sportivi abilitati tra il 2015 e il 2018, tra i quali però, non troviamo i nuovi volti del mercato estivo italiano, come Véronique Rabiot.

La fine del liberalismo italiano avvenne con l’entrata in vigore della legge n.205 del 27 dicembre 2017 con cui fu introdotto il “Registro Nazionale degli Agenti Sportivi” presso il CONI, a cui dovranno essere obbligatoriamente iscritti tutti coloro che vogliano realizzare l’attività di agente sportivo nell’ambito di una o più federazioni professionistiche, cioè calcio, golf, ciclismo e basket. Tanto l’art.1, c.373 della citata legge come il D.P.C.M del 23 marzo 2018 e il “Regolamento CONI degli agenti sportivi” adottato con deliberazione n.1596 del 10 luglio 2018, stabiliscono che il nuovo registro sarà composto da due sezioni, quella degli agenti sportivi “nazionali”, formato da tutti i candidati italiani che avranno superato gli esami di abilitazione, e la sezione degli “agenti sportivi stabiliti[6]”. Questa sezione è costituita dagli agenti sportivi provenienti dagli altri paesi dell’Unione Europea abilitati all’esercizio della professione di agente presso la federazione nazionale di un altro Stato membro.

Con la sezione degli agenti sportivi stabiliti si permette agli agenti stranieri di ottenere il titolo abilitativo italiano, a condizione che abbiano ricevuto almeno cinque incarichi all’anno in Italia per tre anni consecutivi, senza l’obbligo di sostenere gli esami[7]ed, infine, per completare la convalidazione del loro titolo abilitante, si richiede il versamento di 250 € di diritti di segreteria alla FIGC.

Considerando le norme federali, è logico chiedersi come possano gli agenti provenienti da altri paesi comunitari registrare i contratti dei propri figli o assistiti (non solo Rabiot, ma anche Theo Hernández, Ramsey…) se non sono iscritti in Italia e verosimilmente non soddisfano i requisiti previsti dalle norme federali. Infine, a norma del Regolamento degli agenti sportivi del CONI, nonché del regolamento degli agenti sportivi FIGC, il nome del procuratore/agente che ha curato l’operazione di mercato deve figurare nel contratto a pena di nullità: nel caso dei nuovi arrivati, sarebbe interessante sapere quale nome risulta nei contratti dei nuovi giocatori della Serie A e chi veramente riceve le stratosferiche commissioni rese note dalla stampa.


Silvio Bogliari

 

[1]Assistito dall’agenzia inglese Avid Sport Group.

[2]Redazione Juve News, “Rabiot-Juve: arriva la maxi commissione per la madre”, in https://www.juvenews.eu/gazzanet/rabiot-juve-arriva-la-maxi-commissione-per-la-madre/

[3]J. Marcovitch, “Adrien Rabiot arrives at Juventus ahead of free transfer from Paris Saint-Germain”, in https://www.90min.com/posts/6401693-adrien-rabiot-arrives-at-juventus-ahead-of-free-transfer-from-paris-saint-germain

[4]P. Tomaselli, “Rabiot-Juve, la mamma Véronique agente (e squalo) che fa paura anche a Raiola”,in https://www.corriere.it/sport/19_giugno_29/rabiot-juve-mamma-veronique-agente-squalo-che-fa-paura-anche-raiola-44fb57a4-9a43-11e9-8fdd-d4f7eb4bd62c.shtml

[5]Art. 4 Regulation Player’s Agent 2008 edition, “Exempt individuals”: “The parents, sibling or spouse of the player may represent him in the negotiation or renegotiation of an employment contract”, in http://www.colucci.eu/LUISS/2.4_EN_playersagents.pdf

 

[6]Art.2 Definizioni: “agente sportivo stabilito: i cittadini dell’Unione Europea che sono abilitati in altro Stato membro a mettere in relazione due o più parti ai fini dello svolgimento delle attività descritte nel precedente art.1, comma 2”.

[7]Art.11 “Agenti Stabiliti”, D.P.C.M, del 23 marzo 2018: “Decorsi tre anni dall’iscrizione nella sezione speciale del registro federale, l’agente stabilito in regola con gli obblighi di aggiornamento che abbia esercitato in Italia l’attività di agente sportivo in modo effettivo e regolare può domandare l’iscrizione al registro federale e a quello del CONI senza essere sottoposto a esame di abilitazione. L’esercizio effettivo e regolare dell’attività di agente sportivo ai sensi del comma precedente è comprovato dal conferimento di almeno cinque incarichi all’anno per tre anni consecutivi nell’ambito della medesima federazione sportiva nazionale”.