Sul tavolo della cucina c'è un libro di storia aperto sul capitolo della seconda guerra punica, è di mio nipote che sta preparandosi per l'interrogazione di domani mattina, a fianco c'è il sottoscritto che gustandosi una tazzina di caffè legge un quotidiano sportivo, aperto alla pagina del Milan con l'argomentazione imperniata sullo scontro di domenica sera tra gli scaligeri e i rossoneri. I riferimenti alla "Fatal Verona" sono ormai logori per l'uso come anche i rituali e gli scongiuri che si accostano a questa storia-leggenda fino a surrogarsi in una sorta di ineffabile destino, e non vorrei incensare ancora i tristi episodi sportivi che purtroppo lo rievocano, ma vorrei bensì spiegare, come da domanda postami dal nipote il perchè di quel detto che in quel di  Verona, dopo l'Arena ed il mitico balcone di Giulietta con a basso lo spasimante Romeo, è diventato celebre quanto  la delizia ed il profumo del suo fragrante pandoro.   
Sinceramente debbo confessare che quel libro di storia aperto mi ha aiutato nella spiegazione a risposta del quesito. Cerco di essere più comprensibile: la seconda guerra punica, quella in cui Annibale attraversa le Alpi con gli elefanti, si svolge tra il 202 ed il 218 A.C e consta sostanzialmente di tre celebri battaglie terrestri pugnate dai cartaginesi per la conquista e l'egemonia del territorio della nostra penisola, i tre conflitti di questa "italica" campagna corrispondono a tre sonore sconfitte dei Romani ad opera di Annibale il Cartaginese e sono ricordate nelle scuole, o se volete nel compendio del Bignami; come le tre T (le sconfitte di Ticino, Trebbia, Trasimeno), e qui non mi dilungo oltre, vedo che il nipote annuisce col capo, ha dunque compreso la similitudine ma è ansioso di conoscere, dato che non era nato, la storia delle tre madornali sconfitte del Milan ad opera del Verona che lui conosce come squadra di secondo rango (con tutto il rispetto dovuto) ma nello scambio del mercatino delle figurine questo è il tasso ufficiale: 1 figurina giocatore Juve, Inter, Milan = 3 figurine squadre seconda fascia dove appunto è allocato il Verona!  

Ma torniamo alla storia sportiva, dunque se la seconda guerra punica ha abbracciato 16 anni di storia, il nostro Milan supera questo confronto per un solo anno, sono infatti ben 17 gli anni che separano le due grandi disfatte con perdita, causa il risultato finale degl'incontri, del decimo e dodicesimo scudetto rossonero a beneficio di chi?... "ma della Juve!!!" tuona giustamente mio nipote e prosegue: ..ma dai nonno raccontami, cosa è successo!?... Per rispondere debbo aiutarmi sfogliando l'Almanacco del Calcio, che però oltre alle lapidarie cifre riguardanti date e dati degli incontri non riesce a trasmettere al lettore le emozioni e le angosce vissute in quelle ore. 
E allora provo a raccontarle al nipote con ancora nelle orecchie la radio cronaca di Ameri e Pizzul. Qui Ticino... eh, scusa, qui Verona stadio Bentegodi, Domenica 20 maggio 1973 il Milan è primo in classifica con 44 punti, seguito a 1 punto da Juve e Lazio (allora si assegnavano 2 punti per la vittoria) tre giorni prima aveva giocato e vinto la Coppa delle Coppe a Salonicco battendo il Leeds Utd con gol di Chiarugi e nonostante la richiesta della dirigenza rossonera di procastinare l'incontro al lunedì la Federazione decise obbligatoriamente per la domenica insieme alle altre partite. Il match terminò con la vittoria del Verona per 5 reti a 3, dopo soli 29' il Milan era sotto di 3 gol e a nulla valse accorciare le distanze nella ripresa e l'incontro, complice oltre la stanchezza della finale sostenuta 72 ore prima anche la sfortuna (2 nostre autoreti), così tristemente terminò. Fino ad una manciata di minuti dal fischio finale si sperava in uno spareggio, sia Juve impegnata all'Olimpico con la Roma che la Lazio al Vomero contro il Napoli erano in parità, ma nei tre minuti finali la beffa... gol di Damiani per il Napoli ma anche gol di Cuccureddu per la Juventus che si fregia così del suo 15mo scudetto!..... Seguì un gelo al Bentegodi e si vociferò che al termine della gara il pavimento degli spalti fosse tutto di colore bianco (causa fazzolettini di carta usati!).

Una curiosità, il nostro amato allenatore Nereo Rocco, non in panchina perchè squalificato e sostituito dal giovane Trapattoni, ebbe a dire intervistato dai cronisti nello spogliatoio dove venivano nel frattempo mestamente richiuse le casse di champagne :...."sapevo che sarebbe finita così ...chiesi alla dirigenza di far spostare la gara al lunedì, gli inglesi ci avevano svuotato di energie, e per giunta Schnellinger si era infortunato, ma mi risposero che la richiesta sarebbe parsa poco dignitosa per il Milan ed inoltre non avrebbe portato bene (la stessa cosa accadde all'Inter nel 1967 dove a Mantova, causa papera del suo portiere Sarti perse uno scudetto) e così è andata..." sistemandosi la tesa del suo Borsalino ed un cronista titolò il suo pezzo sulla prima pagina del lunedì a quattro colonne: Milan, la fatal Verona!...
Nonno ho capito ma prosegui questa storia mi affascina. Ed andiamo così al Ticino, eh scusa sempre a Verona ma 17 anni dopo è il 22 aprile 1990 la penultima di campionato il Milan di Arrigo Sacchi e i tre olandesi  è primo in classifica ed il Napoli è ad un punto. Il Milan è bello carico, pronto a scucire dalla maglia lo scudetto ai cugini nerazzurri ma non ha considerato due grossi aspetti: il primo è che il Verona è a un passo dalla serie B e lotterà alla morte questa partita, il secondo è l'arbitraggio affidato a LoBello (figlio), il cui casato è notoriamente juventino, e si dimostrerà nei confronti rossoneri una vera spada di Damocle. Queste due imponderate variabili determinarono la sconfitta del Milan per 2 reti a 1, Lo Bello espulse due olandesi Rjkaard e Van Basten che innervosito gettò la maglia a terra, venne espulso anche l'allenatore Sacchi e altri due giocatori, il Milan terminò in 8!!...la "fatal Verona" alla "Diabolik" aveva colpito ancora.....!!...Per la legge del contrappasso il Verona andò ugualmente in serie B ma il Milan cedette il suo 12mo scudetto al Napoli.......  e poi nonno?.....E poi siamo ai giorni nostri, tu eri nato e magari qualcosa ricordi. 
Siamo sul Trasimeno, eh... scusa sempre al Bentegodi a Verona al 24 agosto prima di campionato 2013/14 il nostro allenatore è Allegri (sarà pochi mesi dopo silurato con la sconfitta di Sassuolo), la squadra scaligera torna in serie A dopo 11 anni di purgatorio in B, è una bella compagine allenata da Mandorlini che vanta nelle sue file uomini del calibro di Pazzini, Iturbe, Toni e sarà proprio quest'ultimo a rifilarci con una sua doppietta, questa terza, indigesta sconfitta nella "fatal Verona".........e allora nonno, finito?....che ti devo ancora aggiungere nipote adorato, studia bene la storia è importante sia per il tuo futuro che per ciò che è accaduto in passato, spesso se ne traggono delle sagge conclusioni!....per esempio!?....beh per esempio che tuo nonno il pandoro non lo mangia più!!....ah...nonno, non piace neanche a me!!....e allora viva il panettone!!...sììì nonno..tutta la vita il panettone!!!

                                                         

Un abbraccio
Massimo 48