Ieri sera mi sono messo davanti al televisore per gustarmi la prima partita della mia Amata in quel di Verona. Conscio che non sarebbe stata una partita semplice, dopo un'estate in cui ne abbiamo viste troppe, contro una squadra che si conosce bene e gioca un calcio pratico. Mi aspettavo delle difficoltà ma non pensavo che avrei assistito ad un film horror. Siamo alle solite, con calciatori che ci mettono la faccia e cercano alibi aggrappandosi alle ridicole e danarose trasferte americane, ricordandomi che D'Ambrosio non è Maicon (tranquillo Danilo non lo ha mai pensato nessuno). Ma i calciatori eseguono, fanno quel che gli viene chiesto, giocano a 3 perché qualcuno, vista l'assenza di Murillo e la penuria di centrali in rosa, ha il buonsenso di schierarne tre. L'allenatore non ha colpe visto che è qui da neanche due settimane, quindi è normale presentarsi con uno squallido 3-5-2, giusto per farci venire il dubbio che siamo tornati a prima del Mancio, che non è mai stato perfetto, ma che non si è mai permesso in partite come quelle di ieri di fare cambi tanto insignificanti quanto quelli proposti ieri da DeBoer. Quando una squadra gioca bene e si trova sotto, allora è corretto non cambiare assetto e cercare di inserire forze fresche. Ma quando una squadra fa schifo e si trova sotto devi sbilanciarti e cercare dei correttivi. Ma poiché siamo appena alla prima giornata e il mister è qui da troppo poco, non infieriamo oltre e cerchiamo il vero artefice di questa situazione, dato che fra l'altro un'idea me la sono fatta. La mia idea è che costui sia Thohir. Questo individuo, che purtroppo resterà agli annali come presidente dell'Inter, è un grande finanziere ma non sa cosa sia il calcio. Si lo so che gli piace DeBoer dalla prima intervista che ha rilasciato, ma se proprio doveva prenderlo perché non farlo il giorno in cui Mancini ha detto che "se la società pensa che il sottoscritto sia un problema sono pronto a stracciare il contratto"? No il presidente, eccitatissimo dagli incassi garantiti dalla vendita ai cinesi ci ha informati degli acquisti di Gabriel Jesus e Berardi, ha mandato la mezza squadra alla prestigiosissima tournée americana per affrontare Bayern, PSG e no ha potuto sopportare le sonore sconfitte subite. Ha voluto imporre il suo (o di chi gli sta vicino) mercato a Mancini. Senza considerare che a quest'ultimo potete toccare anche il ciuffo, ma non la possibilità di giocare con le figurine. E quindi a 10gg dall'avvio del torneo cambia guida tecnica e si presenta ai nastri di partenza con una squadra che non riesce a fare due passaggi nella metà campo avversaria. Complimenti presidente. Le auguro di vendere quanto prima il 30% di azioni che ancora conserva e di sparire per sempre dalla storia dell'Inter.