Piaccia o non piaccia il suo cognome più che nome verrà ricordato per sempre come quello dell'allenatore che dopo 60 anni circa non ha portato l'Italia ai Mondiali. Questa è la storia del calcio, un calcio che parla solo con i risultati e non perdona. Dopo un lungo periodo di sosta e pausa ritorna ad allenare una squadra. Non era facile. E ci voleva del coraggio. Ventura lo sapeva che non avrebbe incontrato una squadra facile. Ma prendere cinque pagnotte alla prima se non è un record per la prima, appunto, sulla panchina di un mister in Serie A è vicino ad esserlo.

Ventura ha una sua età, ha una sua visione del calcio e ci si deve domandare quanto sia compatibile con il calcio di oggi, con il calcio del terzo millennio. Non avrebbe fatto meglio a lasciare il calcio dopo la sconfitta clamorosa con la Nazionale? Certo, non è stata solo colpa sua. Lo è stata di tutta la Nazionale, dai dirigenti ai giocatori. Se dovesse fallire con il Chievo, impresa già ostica di suo, vista la situazione del campionato, rischia di chiudere la sua carriera con due flop clamorosi. Aver condotto una squadra in B e portato l'Italia fuori dai Mondiali. Le sfide sono belle specialmente quando sono ostiche, ma arrivati ad un certo punto forse è meglio far prevalere il buon senso.