Hanno fatto scalpore le dichiarazioni del Presidente UEFA CEFERIN che, rispondendo alla domanda di un giornalista in merito al rifiuto opposto dal PSG all'offerta del Real Madrid di 180 milioni di euro per il calciatore Mbappè in scadenza di contratto, col rischio quindi di non ottenere un solo euro in caso di trasferimento del calciatore nel 2022, ha detto che il PSG può permetterselo perché RISPETTOSO DELLE REGOLE UEFA SUL FAIR PLAY FINANZIARIO.
Queste dichiarazioni successive alla nomina a presidente dell'ECA (associazione che rappresenta i club europei iscritti alle competizioni sotto egida UEFA) dello sceicco Nasser AL-kHELAIFI, proprietario per l'appunto del PSG, ai più sono sembrate più un messaggio trasversale nei confronti di Andrea Agnelli- Juventus, Florentino Peres- Real Madrid e Joan Laporta- Barcellona, ossia i 3 club dissidenti in seno all'UEFA perchè tra i promotori della neonata e subito naufragata Superlega europea.

Da qualunque punto di vista si osservi la questione, appare scontato che esiste una evidente frattura creatasi proprio in seno all'UEFA dall'iniziativa Superlega; intanto se di facciata 9 dei club, che avevano inizialmente aderito, hanno formalmente rinunciato al progetto, la posizione dei menzionati appare insanabile all'interno dell'attuale organismo presieduto da Ceferin.
Forti di dispositivi giuridici che hanno bloccato in partenza ogni iniziativa sanzionatoria nei confronti dei club dissidenti, gli stessi hanno mantenuto la loro posizione a favore del progetto abortito, creando un paradosso con gli altri 9 club ex dissidenti (tra cui le Società milanesi), costrette a patteggiare il "ravvedimento" accettando una sanzione (appunto) pecuniaria...
Il secondo paradosso è rappresentato dal fatto che i 3 club sono sostanzialmente uscite dall'ECA (tant'è che Agnelli che ne ricopriva la carica di Presidente alla presentazione del progetto Superlega, di propria iniziativa, rinunciava all'incarico....) partecipano come nulla fosse alla CL-UEFA!

Ora cosa c'entra la questione Superlega con i Fair Play finanziario? La risposta sta nella recente sessione di mercato calciatori, nella quale il PSG è stato indiscusso protagonista, acquisendo i migliori e costosi calciatori; e se è in parte vero che lo ha fatto nella maggior parte dei casi acquisendo soprattutto calciatori a parametro zero, non c'è dubbio che la totalità del monte ingaggi sfora qualunque limite finanziario.
A ciò è doveroso aggiungere che esiste il fondato sospetto che in bilancio sono esposti ricavi gonfiati da rapporti di sponsorizzazione con Società arabe appartenenti ai vari consorzi petroliferi collegati al Gruppo finanziario dello sceicco propietario del PSG.

Ammesso e non concesso che non ci siano irregolarità di sorta, ma molti dubbi sì, qualcuno ci dovrebbe spiegare perchè non è mai stata effettuata nessuna verifica in proposito nei 10 anni di presidenza qatariota? e se non c'è mai stata alcuna verifica come può il Presidente dell'UEFA rilasciare una dichiarazione come quella ripresa nell'incipit di questo articolo?
La verità è quindi un'altra ed io mi sono formato un'idea che è quindi l'espressione di un pensiero personalissimo.

Ceferin e AL-Khelaifi è un'alleanza una SANTA ALLEANZA, non in senso religioso ma collaborazionistico; il Qatar ha avuto il prossimo mondiale e il PSG- benchè potesse rientrarci- ha rifiutato la tentazione Superlega, del resto i soldi non sono una necessità per lo sceicco; inoltre l'impoverimento nel calcio, nell'attuale contesto, può essere contrastato in modo efficace, solo esclusivamente dal cash e chi ce l'ha questo cash da immettere nel calcio e farlo girare se tutti hanno le mani legate dal FPF? Un PSG che svolge funzioni di banca fa comodo...

Una Alleanza prefigura un avversario e Ceferin lo ha identificato in Andrea Agnelli e i suoi seguaci Superleghisti; un avversario da spazzare via, ma avendo a sua volta alleati della caratura del Real Madrid e per il citato intervento giuridico che gli ha legato le mani, è tutt'altro che battibile.
Attenzione poi al ritorno della cavalleria, rappresentata in questo caso dai 9 club prima dissidenti, poi pentiti, ma avvelenati dalla disparità di trattamento tenuto dall'UEFA  sia in tema di Superlega sia in tema di FPF, ed oltretutto in rotta con la politica estremamente aggressiva del club parigino sul mercato calciatori. A tutto ciò si aggiunge l'avvicinarsi di una campagna politica per il nuovo mandato presidenziale UEFA, in scadenza nel 2023.....
Parafrasando il Generale Romano Massimo Decimo Meridio, sta per scatenarsi l'inferno...