Gli ultimi infuocati, trepidanti giorni di avvicinamento alla prossima sessione di calciomercato sono stati indubbiamente caratterizzati, almeno per quanto riguarda il mondo bianconero, dall’incertezza che aleggia intorno al futuro del nostro centravanti, Gonzalo Higuain, mai come adesso dato come potenziale partente.

Che le voci riguardanti questa possibilità provengano da fonti veritiere è chiaramente cosa certa: negli ultimi anni infatti noi tifosi juventini siamo stati abituati, nostro malgrado, alle partenze di giocatori cruciali all’interno dello scacchiere tattico di Antonio Conte prima e di Massimiliano Allegri poi, per via del bilancio o di altre motivazioni di natura economica.
Ed è proprio per questo che Marotta e Paratici non potranno evitare di prendere quantomeno in considerazione, se giungesse, un’offerta dai cinquantacinque ai sessanta milioni di euro.
Nel caso in cui arrivasse in porto, un trasferimento di questo calibro scatenerebbe ovviamente un consistente effetto domino, che porterebbe al successivo coinvolgimento di diversi altri club europei.
Un avvenimento dunque non da poco, che naturalmente avrebbe i suoi pro e i suoi contro, tra loro diametralmente opposti e provenienti da opinioni e vedute completamente differenti.

PERCHE' SÌ - Innanzitutto, il timore della dirigenza è che Higuain, arrivato oramai ai trent’anni di età, possa entrare all’interno della fase calante della sua carriera, che porterebbe dunque ad un peggioramento delle sue prestazioni, data anche la sua non perfetta forma fisica attuale.
Vendendolo, inoltre, la Juventus registrerebbe una lieve plusvalenza, dato che la clausola di novanta milioni esercitata due estati fa permetteva di dilazionare il pagamento in due tranche, da versare in due differenti stagioni: proprio per questo, dato che l’ultima parte va saldata durante quest’anno, una cessione del Pipita porterebbe un utile di circa quindici o venti milioni.
Le casse dei campioni d’Italia gioverebbero anche per un via di un’altra motivazione: si risparmierebbero infatti circa quindici milioni dallo stipendio dell’attaccante argentino, attualmente il giocatore meglio retribuito del club.

PERCHÉ NO - Allo stesso tempo, tuttavia, non è un di certo un segreto quanto sia difficile trovare attualmente sul mercato trasferimenti un attaccante della sua esperienza e della sua qualità, a volte criticato nel corso della sua esperienza a Torino, ma indubbiamente fondamentale nei momenti di difficoltà, come a Wembley o nel corso degli ultimi minuti dell’ultimo emozionante Derby d’Italia.
Questo aspetto crea non poca indifferenza riguardo ad un suo possibile sacrificio, dato che neanche i candidati alla sua sostituzione sembrano essere all’altezza: Morata, nonostante abbia già indossato la maglia, è parso nelle sue ultime esperienze in Spagna e in Inghilterra pericolosamente discontinuo, e neanche un nome a sorpresa come quello del capitano dell’Inter Icardi sembra convincere del tutto, dato il suo temperamento assai distante dal rigido paradigma comportamentale bianconero.
Va considerato anche un’altro aspetto, ugualmente importante per il rendimento di un giocatore: Gonzalo, infatti, in questi due anni ha sempre dimostrato di avere un ottimo rapporto con lo spogliatoio, cosa non scontata per il suo potenziale successore.

Al di là dei pareri generali, pare proprio che il futuro del bomber ex Napoli sarà il tormentone calcistico della prossima estate, protagonista di un’inedita storia con un futuro ancora tutto da scrivere.