Partiamo subito da una considerazione, la VAR è un aiuto tecnologico che consente di rivedere azioni o episodi, in modo che l'arbitro possa azzerare eventuali sbagli fatti nella direzione della gara.

Abbiamo chiesto per anni che venisse introdotta, non solo per annullare gli sbagli, ma specialmente per allontanare, o meglio eliminare, tutti quei sospetti, quei bruttissimi pensieri, che da quando esiste il pallone hanno sempre accompagnato il mondo del calcio.

Uno sport, con milioni di appassionati, con interessi economici elevatissimi. vedi scommesse sportive, diritti televisivi e moltissimo altro, non poteva essere condizionato da sbagli "umani",

Tutti noi eravamo convinti che finalmente ogni problema sarebbe stato risolto, sbagliando totalmente. Non avevamo infatti considerato che il nostro desiderio di "trasparenza e correttezza", non fosse poi così gradito.

Il calcio italiano, più di quello straniero, non conosce la filosofia della "sconfitta", a chi VINCE, vengono riconosciuti tutti i meriti, mentre gli altri sono perdenti, in modo simpatico, per citare un grande allenatore, sono senza tituli. Le Società, sono quindi le prime ad aggrapparsi a questa persistente incertezza, poichè resta la migliore delle giustificazioni, per eventuali insuccessi sportivi.

In pochi anni si è talmente travisato l'aiuto tecnologico, che sembra fastidioso, una perdita di tempo e, ancora peggio, un possibile "inganno legalizzato". Uso un termine così forte poichè anche l'utilizzo o la scelta delle immagini da mostrare al giudice di gara, sono scelte umane, variabili che, speriamo non alterabili, come viceversa fanno capire quelle persone che vorrebbero annullare l'utilizzo della VAR.

Sono poi gli stessi arbitri che si sentono sminuiti, messi in secondo piano da una macchina, pronti a sfidarla per non rinunciare alla propria autorità e, cosa non trascurabile, al proprio potere.

Perchè non si utilizza il buon senso ? Perchè non avere l'arbitro al VAR e un "addetto alla gara", in campo ad eseguire le direttive ? Non ci sarebbero, ne interruzioni, ne dubbi.

Viceversa si cambiano le regole, si fa confusione e si aumentano le variabili, riuscendo pienamente a mettere confusione a tutti. Prima sapevamo che l'arbitro, più o meno in buona fede, poteva sbagliare e, mal volentieri, lo accettavamo, mentre ora vedere una "macchina" costretta allo sbaglio da scelte umane, non solo mette tristezza, ma allontana da quello sport che tanti amiamo.