In casa dei reds è allarme rosso. Rosso per gli infortuni che stanno decimando la squadra ma anche per la persecuzione del VAR o meglio quella che viene letta come tale. Due goal annullati al Liverpool e beffa nei minuti di recupero con un calcio di rigore visto al fotogramma. Klopp è rimasto allibito, tanti giocatori del Liverpool infuriati, a partire dal veterano Milner che ha scritto nero su bianco che ci si sta disinnamorando di questo calcio. La tecnologia funziona così. Ma una cosa va detta. Il Liverpool ultimamente non sta brillando in gioco. Sembra una squadra stanca. Certo, le assenze pesano, ma pesano anche le mancate prestazioni di alcuni suoi titolari. Ad esempio il Firmino o il Salah di quest'anno sono lontani da quelli dello scorso anno, l'anno dei record. E lo stesso discorso vale per una difesa bucabile anche prima dell'infortuno del gigante olandese. La squadra di Klopp è sempre in vetta, sarà un campionato lungo e altalenante. Così come si deve constatare che il VAR ha fatto il suo in quella partita contro il Brighton. I fuorigioco c'erano tutti, il rigore c'era. Piaccia o non piaccia è così. Ma è innegabile che questo modo di fare calcio è penalizzante. Penalizzante quando colpisce le grandi e le piccole, ma quest'anno il VAR pare essere estremamente affezionato con il Liverpool si è perso il conto degli interventi contro i reds, sempre se di interventi contro si possa parlare.

Sarà il VAR a fermare il Liverpool dei record?  Una riflessione in casa Liverpool devono farla sicuramente, i ragazzi hanno tutte le qualità per vincere per il secondo anno consecutivo la Premier. Il Liverpool l'ha vinta dopo trent'anni senza avere la possibilità di festeggiare questo evento con i tifosi. Una vittoria mutilata si sarebbe detto in altri tempi. I tifosi si preparano a ritornare ad Anfield, si parla di qualche migliaio, sempre meglio che niente, perchè continuare a vedere le partite di calcio senza tifosi è veramente di una tristezza unica.