Entro in questo campo minato e pieno zeppo di contraddizioni, che ogni volta si tira fuori con i cori da stadio contro questo o quel giocatore.
Io sono un ragazzo degli anni '90, cresciuto a pane e calcio, quindi ricordo che in quegli anni allo stadio si dicevano cose obbrobriose contro qualsiasi calciatore o arbitro in campo, eppure non si è mai fatto nulla, visto che dire ad un calciatore a terra che si rotolava per il dolore "Magari muori" oppure all'arbitro "Fischia, fischia che tua moglie sta a casa a  s...e".
Quindi gli anni '90 e inizio duemila sono passati tra insulti vari e speranze di morte. Ma non si parlava solo di quello, visto che poi i beceri idioti mettevano striscioni di un areo che cadeva su una montagna per ricordare in modo umiliante la morte del Grande Torino, oppure l'insultare quel ragazzo che a soli 23 anni ha lasciato la terra dopo una lunga battaglia contro la leucemia come Andrea Fortunato.
E cosa dire chi insultava la memoria di Vincenzo Paparelli o Vincenzo Spagnolo, morti per la propria fede sportiva e andare allo stadio per seguire una partita di calcio. E di queste storie potrei raccontarne a migliaia, come la morte di Gabriele SandriStefano De Amicis, 38 anni, e suo figlio Cristian, 7 anni, che sono  sulla via Nomentana tra Santa Lucia e Mentana. Stavano tornando a casa dall'Olimpico dopo aver visto la partita della Roma contro il Bayern Monaco, quando a bordo dello scooter sono stati travolti da un auto finita fuori strada, morti sull'impatto che almeno sono stati salvati da questi cori beceri.

Detto questo tutti abbiamo sentito negli anni questi cori da imbecilli che vivono per insultare il prossimo e la memoria di persone che non possono difendersi perché passate a miglior vita.
L'Italia è un paese razzista? Certo, non ci sono dubbi, visto che molti sono pronti a metterci sempre la faccia quando si è davanti ad una telecamera, ma poi dentro non gli frega nulla del prossimo, quel che conta sono i suoi interessi, però la sua figura di buonista la vuole sempre passare davanti agli altri.

Quindi passiamo a questo razzismo che molti insistono a tirare fuori ad ogni partita nello stadio, che sia uno stadio troppo estremista di una fede politica o di un altra.
Il razzismo esiste da tutte le parti, visto che gli imbecilli non smetteranno mai di esistere, anzi troppi ce ne sono che seguono lo zoppo e incappano a fare quello che lo zoppo gli dice o gli inculca, infatti il detto dice "Chi va con lo zoppo, comincia a zoppicare" ,per rendere quel che dico basta vedere quanti idioti crescono a dismisura ogni qualvolta che si sentono gli ululati e i rumori scimmieschi contro la gente dalla pelle nera.
Ma adesso però pensiamo attentamente ad ogni cosa, visto che il "Bu" in sé non significa nulla, fare "Bu" e come a dire che questo o quel giocatore non piace o è troppo pericoloso e che potrebbe davvero mettere in difficoltà la nostra squadra, quindi fare "Bu" non significa essere razzisti, anzi lo si fa a tutti senza pensare al colore della pelle.
Quando invece al "Bu" si aggiunge un "U-u-u-u", allora quello significa mirare e associare una persona di colore ad uno scimpanzé  quindi è un gesto che non può essere scambiato per un coro di paura, ma di attaccare proprio determinate persone e di un solo colore, allora quello è il tentare di umiliare una persona che è di quell'etnia.

Molte volte vedo giocatori arrabbiarsi per queste cose, ma non condivido il loro pensiero, visto che a mio avviso dovrebbero fregarsene di queste cose, come facevano all'epoca quei calciatori o arbitri attaccati per questi attacchi gratuiti, già perchè sono certo che questi individui, se un giorno si trovassero il Balotelli di turno davanti, avrebbero pure la faccia di andare lì e chiedere un selfie o un autografo, cose da pazzi ma reali.

Quindi il mio consiglio verso le persone che si sentono offese da queste cose è il far finta di niente, anzi, essere concentrati in quel che fanno, visto che schifando questi idioti alla fine è sentirsi superiori a quei 100-200 idioti che ululano e insultano, forse la loro vita non sarà realizzata come vogliono e forse pagherebbero per aver fatto la vostra carriera, ma la mattina si alzano frustrati e inconcludenti come le loro vite.