Mondiali 2014 : Italia –Uruguay 0-1 . Gli Azzurri sono fuori e Prandelli annuncia le sue dimissioni. Storia recentissima. Sgomento, delusione, fallimento, i dibattiti si sprecano, il popolo dei tifosi si sente tradito. La consapevolezza che si è chiusa un’era viene sancita dalla nomina di Conte a C T che, avendo già lasciato la Juve, accetta di affrontare una nuova sfida. Perché proprio di questo si tratta, la sfida di partire da una nuova piattaforma per dare nuovo corso alla Nazionale, vetta della passione calcistica. E’ sintomatico che il calcio italiano, espresso dalle singole squadre, mentre da un lato sembri soddisfare le aspettative dei tifosi e degli addetti ai lavori, dall’altro pone sul tavolo dei bilanci la problematica della formazione Azzurra. La squadra rappresentativa della nazione è diventata, ad un certo punto, come un puzzle al quale vengono a mancare i pezzi decisivi per la sua composizione. Ci si pone, purtroppo, sempre la solita, quasi banale domanda: possibile che non esistano più “cantieri” che progettino e costruiscano nuovi campioni italiani? Se il presente del calcio italiano è rappresentato da squadre che detengono la propria forza su gambe straniere, conseguentemente, in campo internazionale la Squadra sarà formata, mi si perdoni la metafora, da un insieme di “stampelle”. L’Era Conte è iniziata con il rilancio di alcuni giocatori ( vedi Giovinco, riserva nella propria squadra) e il ricorso a nuovi ma conosciuti personaggi come Pellè, che gioca in Inghilterra. Il timore è che le grandi squadre, con grosse possibilità economiche, continuino ad acquistare campioni di altre nazionalità, tralasciando coloro che sono bravi ma non affermati. Ulteriore timore è che il calcio stia diventando uno sport isterico dove le continue lamentele in campo su decisioni arbitrali e i relativi commenti negli studi televisivi accendino gli animi dei tifosi che cercano giustizia sugli spalti creando disordini e pericoli e trattenendo così intere famiglie a casa per paura. Per il futuro del calcio italiano, la speranza è che tutte le squadre riescano a dotarsi di un impianto proprio, dove far crescere e maturare i giovani atleti e portarli ad alti esponenziali . Così come i tifosi imparino ad essere solo “ tifosi”, con sportività e correttezza, vivendo l’evento senza barriere e divisioni né tra loro né verso il campo, come si è riusciti in Inghilterra dopo le passate tragedie. La speranza è che possa esserci un connubio di obiettività e generosità nelle grandi società sportive e una nuova visione da parte del popolo sportivo. Adesso Conte sta dando una speranza in più a tutti noi italiani che tifiamo per la nostra nazionale, tra alti e bassi. Confido che Euro 2016 sarà un trampolino di lancio per il nostro futuro calcistico e per la gioia di tutti noi appassionati di calcio.