Non mi piace il VAR per la stessa identica ragione per la quale viene quasi unanimemente incensato, vale a dire perché esso si prefigge di eliminare l'errore umano, cioè l'umano, vale a dire l'uomo, visto come un evidente intralcio sulla via della perfezione.

Il problema del VAR non è lo spezzettamento che subiscono le partite, le quali al contrario ne guadagnano qualcosa quanto al fattore thriller.

Il problema del VAR è che si prefigge di eliminare l'uomo così da rendere più regolari i risultati delle partite, una lunga perifrasi per dire che gran parte (o forse tutti?) dei risultati delle partite disputatesi fino ad oggi, regolari non lo sono stati, tanto che il portato logico successivo dovrebbe indurre come minimo alla decisione della messa al macero di tutti gli almanacchi per ripartire completamente da zero.
Perché dall'abbraccio della logica non è tanto facile divincolarsi: o le classifiche di tutti i tornei fino ad oggi disputati in tutto il mondo rappresentano una qualche forma di verità, quanto meno sostanziale, e allora non si capisce per quale ragione sia stato pensato il VAR.
Oppure rappresentano una menzogna, e allora sarebbe molto più corretto cancellarle dalla faccia della storia, giusto in ossequio a quella verità che il VAR si prefigge.
Ma il VAR ha fatto il suo esordio solo da pochissimo tempo e certamente verrà  ulteriormente perfezionato nel corso degli anni e dei secoli - ovviamente allo scopo di regolarizzare i risultati -, così che tutte le partite che si giocheranno a partire da oggi e fino alla fine del mondo (che avverrà tra 5.000.000 di anni, allorché il nostro sole avrà esaurito il suo combustibile), già possiamo dire con certezza non avranno alcun valore sportivo e statistico, in quanto tutte verranno disputate sotto la supervisione di tecnologie di raffinatezza nettamente inferiore a quelle dalle quali saranno inevitabilmente rese obsolete.

Ma il VAR è solo un piccolissimo antipasto, giacchè l'uomo non verrà certo spazzato via solo dalla tutto sommato marginale funzione di arbitro.

Algoritmi ogni volta più sofisticati riusciranno a prevedere con sempre maggiore indiscutibile certezza l'arco di carriera a cui sarà destinato per esempio ogni singolo ragazzino che si iscriverà ad una scuola calcio, una volta archiviati in memoria tutti i suoi dati psicofisici, unitamente ad una rappresentazione grafica in 3d delle sue primissime abilità tecniche. Così che la funzione di talent scout verrà presto segregata nel ricordo di un passato ingenuo e inglorioso, reso nefasto da un eccesso intollerabile di approssimazione.

Di certo non andrà meglio per gli allenatori, dalla cui imminente loro sostituzione con la matematica applicata, l'imprenditore ricaverà non soltanto corposissimi risparmi in termini di denaro e di rischio imprenditoriale, ma pure un tale avanzamento in ognuno degli innumerevoli aspetti tecnico-tattici della squadra - fino a quel momento disponibili esclusivamente all'insindacabile giudizio del Mister -, che tutti finiranno per chiedersi come sia stato possibile un passato tanto dilettantesco.

Nessuna figura interna ed esterna al calcio sarà risparmiata.

Non ci azzardiamo fino a prevedere la sostituzione di Lukaku con un automa dai piedi migliori, ma di sicuro tutti, ma proprio tutti coloro che oggi investono nel calcio, speculano nel calcio, organizzano calcio, insegnano calcio, e pure, sì, addirittura, guardano calcio, rischieranno seriamente di essere spazzati via dalla storia per essere sostituiti da sempre più sofisticate tecnologie.
Chissà se a loro volte comandate da un ristretto numero di sempre più richiesti e remunerati scienziati e circoli universitari, oppure da ulteriori altre macchine e ulteriore altra tecnologia, in grado evidentemente di auto guidarsi e forse auto riprodursi.

Giacchè, alla fine della fiera, il capitale non è, non è mai stato né mai potrà esserlo in futuro, per sua stessa natura, minimamente interessato né allo sport in sé né ai sentimenti dei tifosi, né al loro vissutissimo legame con l'identità e la tradizione.

Per sua stessa natura, il capitale non può essere interessato che alla produzione di altro capitale, tutto il resto essendo potenzialmente solo un intralcio di cui liberarsi. Il prima possibile.

E chissà se un tale rivolgimento cosmico non avrà l'effetto oggi imprevedibile di una qualche forma di riscatto dell'umano. Il quale messo all'angolo dal prodotto della sua stessa intelligenza, cercherà nuove forme di protagonismo prendendo esempio dal suo stesso antichissimo passato, allorchè bastava un cortile tutto scalcinato, e quattro borse a indicare i pali della porta, per renderlo un animale davvero felice.

Dialm Formurder