Ho visto ancora una volta che nel momento in cui si dovrebbe accelerare verso la vaccinazione di massa, si registra uno stop assurdo da parte di persone che rinunciano ai vaccini, mostrando la paura di effetti collaterali, come se nessuna medicina non possa avere le stesse probabilità, se non maggiori di procurare intolleranze ed anche patologie molto preoccupanti. Ho visto che in paesi della Sicilia si sono rifiutati di farsi somministrare il "famigerato" Astra Zeneca, oggi Vaxzevria, che nonostante abbia anche cambiato nome, non riesce a fare breccia nelle menti di molti cittadini preoccupati dalle continue campagne di disinformazione e da scellerate prese di posizione che alcuni governi hanno adottato, senza tenere conto che la priorità è battere la pandemia e non avere paura dei vaccini. Ed ancora non si capisce perché se l'uscita dal virus è la vaccinazione, ci sono resistenze soprattutto da parte di chi è più a rischio (gli over 65). Ammalarsi di covid se si è di età avanzata e si soffre anche solo di obesità è molto pericoloso, e può portare al decesso. Se poi si hanno le solite malattie che si prendono alla terza età, ovvero alta pressione, diabete, ridotta attività cardiaca per fare un esempio, si rischia veramente la "buccia". La stessa assunzione di una qualsiasi medicina comporta dei rischi molto spesso superiori agli stessi vaccini, per fare un semplice esempio l'Aspirina, che provoca in Europa la morte di almeno 3500 persone ogni anno, eppure è una semplice compressa, un antiinfiammatorio di uso comune, che si può anche evitare di prendere, perchè non è un salvavita, e non c'è l'assoluta necessità di assumerlo. Parlando con alcune persone, mi sono sentito dire che se uno attraversa la strada rischia si di essere investito, ma se assume un vaccino, allora se la va a cercare. Demenziale. Da notare che una delle due persone che mi dicevano questo l'anno precedente ha rischiato di morire proprio a causa di un investimento patito mentre attraversava in una strada con strisce pedonali. Allora mi sono posto il problema che continua ad arrovellarmi nella mente, ma sarà mica una presa di posizione ideologica? Un sussulto nichilista che si pone nell'area del tanto peggio tanto meglio? Eppure erano gestori di un esercizio commerciale, che la pandemia rischia di deprimere nella sfera finanziaria ed economica. Sono disposti a mandare tutto a catafascio per motivazoni politiche? Sembra a volte di si!

E' un'analisi difficile, ma se si sentono tutte le sciocchezze che alcuni politici stanno dicendo in televisione, il sospetto viene, ed anche forte. Ora si assiste a esponenti di alcuni partiti che asseriscono che ci sono studi di eminenti professori che dicono che i lockdown non servono a niente, e citano professori che pare abbiano pubblicato studi in tale senso. Tra questi il famoso Ioannidis, che interpellato ha riferito che lui non ha mai detto una sciocchezza del genere, ma ha solo fatto studi di comparazione sull'utilità o meno del lockdown in fasi diverse di pandemia, con più o meno infettati, o calcolando la popolazione. Certo che se una popolazione, come in Svezia ha una densità bassa, e non è molto numerosa, l'impatto del virus può essere mitigato dalle distanze tra gli individui, ma se ci sono agglomerati di individui molto contigui, senza protezioni come mascherine e lavaggio delle mani, il virus prospera. E comunque in Svezia, dove non si è proceduto a chiusure e lockdown come da noi, i risultati non sono stati migliori, perchè lo stesso Re di Svezia ha aspramente criticato il governo per queste scelte. Se lo dice lui, non vedo perché i politici italiani dicano il contrario. Il fatto è che quando si pubblicano studi, non si possono estrapolare frasi singole, ma si deve considerare il tutto con metodologia e cognizione scientifica. Evitare insomma, di semplificare, perché improvvisarsi scienziati è esercizio di stupidità ed ignoranza, oltre che intellettualmente disonesto. Mi fa specie vedere esponenti politici, professori di economia, improvvisarsi improvvisamente scienziati virologi, quando già nella loro materia hanno dato dimostrazione di scarsa competenza; e mi riferisco a quel politico che propugnava di stampare una moneta nostrana da affiancare all'Euro. Una tale affermazione mi fa dubitare molto che quel signore possa insegnare in una nostra università, penso che debba fare lo studente ed imparare molte cose, soprattutto che nella storia è esisitito il famoso bimetallismo zoppo. E cosa era il bimetallismo zoppo? Era semplicemente un periodo storico nel quale oltre alle monete d'oro vennero coniate delle monete d'argento. Come finì? che tutti tendevano a spendere le monete d'argento ed a tesaurizzare le monete d'oro, ovvero risparmiandole e, in alcuni casi fondendole per ricavare l'oro. Tutto questo portava danni all'erario, ed alla circolazione monetaria, oltre a creare forme di inflazione che deprimevano l'economia. E così se oltre all'euro ci ritroviamo con una moneta che, in tanto non vale niente, e quindi non è neanche d'argento, e non esprime nessuna forza economica ma solo un falso strumento monetario, rischiamo di perdere il potere di acquisto di stipendi e pensioni, e da lì a poco il disastro economico. Inoltre ci ritroviamo a piangere perché le esportazioni ce le pagano in euro, ma le importazioni non le accetteranno nella moneta differente dall'euro. E questo è solo un esempio di come siamo attorniati da soggetti politici che spingono a fare tante cose, ma non ne vogliono prendere la responsabilità di quello che dicono. Ed è in questo clima che no vax, no mask e disturbatori vari si esprimono, riducendo la capacità sociale di sconfiggere il virus, perché il virus è il nemico, non il governo in carica che deve prendere decisioni spesso impopolari ed è circondato da politici incoscienti e scellerati, che pensano solo ad ottenere un vantaggio elettorale, un aumento di consenso e malcontento a volontà: il tanto peggio tanto meglio! Ma questo diventa un boomerang, perchè oggi dobbiamo pensare al Recovery Found, al Piano di Ricostruzione e Resilienza Nazionale, e di recuperare la parte di economia persa dalla situazione pandemica, ma che si può ripartire solo se raggiungeremo un  numero tale di vaccini da proteggere tutti, sia coloro che non possono vaccinarsi per fondati motivi, che i refrattari che non vogliono vaccinarsi per motivi di paura, o politici, oppure solo per troppa sicurezza e incoscienza. Se noi oggi non ripartiamo in sicurezza, perdiamo molto di più che un'elezione, perdiamo il paese, le risorse e la capacità di governarlo.
Abbiamo perso gli eroi, le grida dai balconi non si sentono più, i medici e gli infermieri non li consideriamo, anzi sono diventati parte del sistema "nemico" delle persone che vogliono riaprire. Non sconfiggere il virus, ci potrebbe portare a rafforzarlo, ad esempio consentendogli di variare, e magari affossare il potere dei vaccini a combatterlo, oltre a nuove forme di malattie e patologie che cominciano a creare pazienti con lungodegenza e sofferenza delle conseguenze della malattia, che ad oggi non ha ancora una cura certa, ma si deve combattere con la tempestività nelle cure e la disponibilità degli ospedali a contenere chi si ammala.

Personalmente mi sono vaccinato con Astra Zeneca e sono ancora vivo, e l'ho fatto con quel senso di dovere sociale che devo prima che a me stesso, alle persone che vivono e lavorano in questa società, perché sono stufo di contare morti ad ogni bollettino televisivo. E molti che si vaccinavano con me si vedeva che erano contenti e soddisfatti, come se avessero adempiuto ad un dovere. Fortunatamente ci sono molte persone che sanno ancora avere un senso di appartenenza sociale e che capiscono l'utilità di fare qualcosa anche per gli altri, anche per quelle "partite iva", che passata la festa torneranno a fare finta di niente e ad evadere le tasse, tanto c'è sempre chi paga, anche le loro cure all'ospedale.
Speriamo in bene, vacciniamoci che altrimenti non si esce più e poi ci tocca rincorrere lo psicologo, sempre che si sia vaccinato anche lui.
Buona fortuna.