Manchester City PSG  2-0 (4-1) Mahrez 11', 63'

Ora puoi urlare Pep! E che l'urlo di Pep terrorizzi anche l'Occidente! È un capolavoro quello compiuto dal Manchester City, che rimane appeso ad una partita dal favoloso triplete. Il presidente emiratino al-Mubarak certamente ha investito parecchio su una squadra che non molti anni orsono gareggiava sul lato destro della classifica di Premier League, solamente in modo simmetrico alle big inglesi. Gli uomini di Guardiola il triplete ancora non l'hanno fatto, calma calma! Il capolavoro è tutto di Pep.

Ma ora Guardiola deve osservare le norme del copyright, infatti anche altri mister potrebbero essere pronti a sottrarre in prestito le sue idee splendide... un po' come Borden ed Angier in The Prestige, del resto le intuizioni migliori dei mister vengono spesso ripescate da altri allenatori, proprio come i trucchi di magia ed i prestigi, poi chiamano quest'arte di cuculo "ispirazione verso l'altro".

 

Il PSG di Pochettino rimane schiacciato dal peso della neve di Manchester, viene spinto laggiù innovazioni originali del mister catalano. Abbiamo osservato la sperimentazione delle novità guardiolane, una sperimentazione appunto molto scientifica, preceduta da ore di chimica e reazioni da studiare nel laboratorio britannico dell 'Etihad Stadium.

 

IL GIOCO DEI TREQUARTISTI

 

Quei cinque trequartisti fanno malissimo: non c'è Diallo che tenga su Mahrez, mosso costantemente a sfruttare l'ampiezza dell'out di destra. Nel gioco ad incastro di Guardiola, un mosaico azzurro, dei trequartisti è unicamente l'algerino il posizionamento fisso su una stessa zona del terreno verde. Mahrez è il primo a proporsi abbassandosi verso il cerchio euclideo di centrocampo, l'intenzione primaria è sempre quella di venire dentro il campo per scatenare traiettorie ad effetto, come piacciono a lui, ma se gli avversari conoscono le sue intuizioni allora l'ex Leicester sfugge sul perimetro di campo, alla ricerca della profondità perduta. È certamente Riyad il principale incanto nella doppia sfida.

 

Poi, De Bruyne (forse il meno esaltante dei trequartisti durante il doppio confronto) svaria un po' di qua ed un po' di là, Bernardo Silva a ritmo di passetti e passettini confonde gli avversari, anche lui come De Bruyne partendo da posizioni più centrali, ma sicuramente preferendo di più il lato destro. Ho notato che KDB gli altri anni si muoveva sulle zone laterali per scrivere i suoi filtranti, ormai gioca molto più vicino alla porta e in questo martedì ha banchettato con i suoi commensali principalmente avendo di fronte, a capotavola Keylor Navas. Marquinhos è stato sicuro e ben posizionato più volte, Kimpembè si è trovato invece in difficoltà più volte.

 

E non dimentico Gundogan che si applica nella prima fase di impostazione, poi lo ritroviamo a riempire subito  l'area di rigore. Chiudo con il mio prediletto: Foden, che parte abitualmente da destra ma scorrazza dove trova spazio, a sua scelta. I suoi sono lampi imprevedibili, nonostante l'attenta Florenzi.

 

I trequartisti sono stati fondamentali nel successo di Guardiola. Questi erano la forza portante degli ultimi 50-60 metri di campo davanti ad Ederson. E dimentico che nella gara di andata anche l'accorrente Joao Cancelo con delle sgroppate offensive è stato più volte un attaccante, anzi un trequartista, aggiunto.  

SUPER-DIFESA

 

E poi devo sviluppare le odi di Quinto Orazio Flacco verso la difesa dei Citizens. Se nella gara di ritorno è stato assente Mbappè, e certamente episodi come la pazza espulsione di Gueye o l'irritata reazione del Fideo Angél Di Maria hanno giocato un punto a favore sulle fiche scelte da Guardiola su tutto il campo. Ruben Dias ieri è stato da 8, è volato addirittura a coprire lo specchio della porta, impattando la sfera con il volto a peso morto, quell'intervento particolare mi ha emozionato come nulla nei 90' ma Dias non è stato solo quello, le chiusure solide su Neymar, Icardi, Mbappè durante le due gare devono essere necessariamente sottolineate. Anche Ederson è stato sempre attento e puntuale nelle uscite, voglio assegnare un aggettivo all'ultima frontiera  

POTEVANO ESSERE SCELTE INFELICI

 

Sopra ho usato il termine fische. Scommesse da gioco? Guardiola ha rischiato molto! Moltissimo. Oggi celebro le sue mosse geniali, ma non dimentichiamo i brividi corsi sulle spalle dei tifosi del grande City solo mesi fa, simile a quelle di un mozzo sospeso sopra un asso di legno sulla barca del perfido Capitan Uncino, osservando giù quel coccodrillo affamato. Aguero e Sterling erano tra i più rappresentativi, che fegato per consegnargli questi pochi minuti! E Cancelo a sinistra è un'infezione fortunata, anche quella è stata una mossa fortunata, infatti la ricerca al terzino sul lato di Dias sembrava essere proprio sul mercato, non dentro lo spogliatoio. E Fernandinho titolare, a sfavore del "busquetsiano" Rodri.

 

Ora sono i favoriti. Come prenderli quei trequartisti? Tic tac tic tac. Il tempo scorre e dovete intenderlo presto, finalisti! E la difesa è attenta e concentrata, non gioca a mettere in fuorigioco i centravanti avversari, sta sicura! Guardiola è il miglior allenatore, rischia molto e a volte sbaglia anche. Schiera una squadra asimmetrica e di trequartisti, ed il centravanti... magari un bel falso nueve... manca davvero in area di rigore, ma si preferisce un ragazzo a fare le commissioni dentro il campo, a spendersi per il fronte. E non dimentichiamo che Pep spesso... non si è mosso per nulla presto nelle sostituzioni.

 

I ragazzi di Pep sono stati semplicemente superiori ai francesi di Parigi che, anzi, quando andato sotto, ha rivelato dei comportamenti immaturi dei singoli: irritazione e frustrazione. Neymar si è mostrato solo i primi 30 minuti della gara d'andata!

 

Ma che dire... l'urlo di Pep terrorizza anche l'Occidente! Ed il PSG sprofonda sotto la neve di Manchester!

Ora tocca a Chelsea - Real Madrid  

 

Damiano Fallerini