Ho messo giù dal letto il piede storto. No, che avete capito? Non temo e non parlo di danni alle articolazioni della caviglia o del ginocchio e poi non ho certo lo staff di preparatori del “mio” Milan a seguirmi e quindi, dal punto di vista ortopedico, sono più che tranquillo. Mi avete frainteso! Sto dicendo che mi sono svegliato intenzionalmente provocante, o provocatorio, fate Voi, tanto il significato di questi aggettivi, secondo la Treccani, è proprio identico. Ho “solo” deciso, quindi, che… dedicherò l’intera giornata a  rompere le scatole a chiunque mi si pari davanti per cui, per raggiungere lo scopo, armo di tutto punto il lato peggiore della mia personalità.
Forza iniziamo! Seguendo pedissequamente  l’ordine piramidale di importanza familiare mi rivolgo perciò, per prima, alla compagna di tante battaglie: “Hai visto la mia fede?” Stranamente mi sente ed addirittura mi risponde: “E’ lì!” Non liquidate frettolosamente quel “lì” perché  tale risposta, non è solo l’intuitiva crasi mentale di “sto facendo altro non mi infastidire”; per completezza di comprensione va altresì aggiunto, detto, precisato e spiegato, ad uso dei pochi sfortunati che abbiano scarsa dimestichezza con la grammatica italiana, che molt* de* nostr* compagn* hanno, per così dire, implementato, motuproprio e per comodità, nella analisi logica ortodossa, il “complemento di luogo imprecisato” che si concretizza, appunto, con un lì, là, qui o qua (a piacere vostro). Provate infatti, se ci riuscite, ad individuare geograficamente, e soprattutto grazie al prezioso aiuto ricevuto (eheheh), la collocazione del “coso qualsiasi” che è oggetto della vostra ricerca e poi mi dite se ci riuscite (a meno che non l’abbiate microchippato per la visibilità gps!). Affranto dalla consueta considerazione ricevuta, mi dirigo, dopo aver ripreso fiato, verso altri coinquilini indigeni sempre seguendo col nasino all’insù la stella polare della provocazione. Propendo per una domanda di tipo aperto e “Gli” domando, l’uno per gli altri, perché non esce a fare una bella passeggiata invece di consumare occhi e tempo incollato allo smartphone. “Sto su internet ed ho tutto quello che mi occorre” è la risposta esaustiva e che non ammette repliche, “perché mai dovrei uscire?”. Imperterrito continuo a cercare la tenzone… Ma guarda che stare “fisicamente” con gli altri è fondamentale! Nella vita c’è bisogno di scambiarsi continuamente informazioni, di confrontarsi anche duramente…aiuta a crescere. Niente da fare, sono stato rapidamente confinato dall’ascoltatore di turno in una zona “innocua” del suo cervello (?) e mi rendo conto di avere una percentuale di realizzazione (leggi di attenzione), nella ricerca dello scontro che avevo auspicato ad inizio giornata, paragonabile alle possibilità di vittoria a biliardo di Paul Newman ne “Lo Spaccone” dopo la “cura” ricevuta ai pollici: Nessuna! Ma accidenti, dico io, anellide caratteriale, sviluppato muscolarmente come fossi un simil mister-olympia, sottospecie di Luke-Skywalker di cui provo ad essere affettuosamente ed inutilmente il Wan-Kenobi dedicato, mi hai ascoltato almeno per il minimo sindacale riconosciutomi dalla stato giuridico? La risposta suona brutale: “Mai e poi mai fossile tecnologico!” Molto carina è vero? Sentirsi dire di provenire dal giurassico superiore e quindi posto alla stregua di un brontosauro non mi dà ovviamente la pace interiore che cerco anche perché mi accorgo che, mano a mano, sto facendo la fine dei pifferi di montagna. Ok, finora è andata così, per cui, a mali estremi…estremi rimedi! Capovolgiamo il tavolo e vuol dire che sarò io ad uscire in cerca di miglior fortuna. Ora m’annoio più d’allora, neanche un prete per chiacchierar… ciao Filippo, non ci vediamo da un po’ ed è ora che tu riprenda a farmi da padre spirituale; ma perché, mi domandi perplesso, sei ancora alle prese coi tuoi interrogativi che ti fanno compagnia da sempre? Ma piantala!!! (da attore consumato bisogna assumere espressione infastidita nel pronunciarla). Adeguati, una volta per tutte, al mondo che ti circonda, smettila di essere il talebano di te stesso che per di più mi sono pure rotto di farti da crocerossina; il mondo là fuori è cambiato e tu non ne vuoi proprio prendere atto! Filippo, ma come sarebbe a dire? Quoque tu vieni a dirmi queste parole? Ma non mi seccare più e, da oggi in poi, ricordati che ho da fare “PER ME (!!!)” cose molto più performanti che stare a perder tempo ad ascoltarti… Scusi, mi perdoni se può, l’arroganza gliela taglio a Julienne o la preferisce affettata sottile-sottile? E di egocentrismo quanto gliene faccio? Bastano un paio d’etti?  Ok va, dai torniamo a casa che è meglio; ci mettiamo comodamente in poltrona  (mi è rimasto pure un po’ di Oban che mi ha regalato Pereira) a seguire un bel programma d’approfondimento, una bella “maratona Qualcuno” o magari una bella fiction rai…tipo quella con Argentero e vedrete che la dose massiccia di testosterone psicologico che ci arriverà ci darà la scossa giusta per ricominciare.
Dopo un quarto d’ora di zapping fra i due programmi mi sembra solo di aver capito che le bellissime ragazze della “maratona qualcuno”, peraltro descritte dallo sceneggiatore, come iperprofessioniste della medicina, consumino unicamente il loro tempo alla ricerca di un posto libero nel letto del figo di turno (facciamolo sempre che è cosa buona e santa nonché uno dei pilastri della vita ma, h24xmesi12xanni 100 a questi non gli viene mai il mal di schiena? Mai un mal di testa o di pancia? Boh? So’de’ fero!) mentre, da Argentero (o era Vespa? Giletti? Ranucci? Forse Formigli? O, per le quote rosa, la Berlinguer?), politici ed opinionisti, uno via l’altro, siano unicamente impegnati ad autoreferenziarsi e forse siamo caduti così in basso che possiamo (e dobbiamo) contare su di una sola persona, su 60 milioni d’individui, in grado di fare il Presidente della Repubblica. Non lo trovate un tantinello deprimente e preoccupante? Mi direte: A Fra’ ma sei sicuro di avere il cervello “in fase”? Ma non è, per caso, che le tue vecchie ed esauste sinapsi hanno fatto confusione? Beh, forse si, appena un filo e poi, mutatis mutandis, anche se metto al posto giusto conduttori ed interpreti…il risultato sempre quello mi sembra: Il nulla cosmico! E, perdonatemi, se ciò che ho appena visto in TV è il meglio dell’intellighenzia attuale… ma c’avete fatto caso? La TV, oltre alla vista ed all’udito, ultimamente riesce a stimolare anche l’olfatto. Tant’è che mi arriva alle narici una puzza di muffa davvero disgustosa. Ma sai che ti dico? Allora aridatece baffone. Ma “por**c*... compagni” non sembra anche a Voi che considerare nel XXI° secolo la donna come una virago cerebrolesa assatanata di sesso piuttosto che finalmente una tipa che ha sviluppato interamente e compiutamente emozioni e razionalità coniugandole in modo pieno, sia, per il mondo femminile, giusto un po’ riduttivo, offensivo e soprattutto maschilista? Ed al pari, pensare di trattarci sempre come mucche da mungere pubblicitariamente ed economicamente, non vi (e ci) ha stancato? Mah? Non so, non saprei. Non sapresti? Mi hai appena chiesto “giusto il doppio di ieri” per fare una fotocopia e te ne esci con un “non so, non saprei”? Ma sa…è rincarato…il petrolio…dobbiamo adeguare i prezzi. Ma mi sa che, a quanto pare (e pago), ‘sto rincaro delle materie energetiche esiste solo per me, per te…non direi proprio!

Ma insomma che hai? E’ da molto che non dici “due parole due”; ma stai nervoso, mi domandano (ipocritamente) in sequenza ininterrotta moglie, figli, parenti, padri spirituali, attrici, attori, conduttori, politici, cartolibrai e (ossequi eccellenza) il PdR? Io nervoso? Ma che fai sfotti? Deciditi e fallo in fretta: posso essere o cornuto o mazziato! Entrambe le cose non te le concedo.
E poi…io nervoso? Non ne vedo il motivo! Lo so, mi dirai che ti sei accorto che  cerco di interagire con voi con argomenti che sono però troppo futili essendo “voi” giustamente impegnati a presiedere il CdA, della Vs personale multinazionale, riunito per dare una risposta alle domande “vere” dell’umanità quali…domani, dal barbiere, i capelli me li faccio fare con qualche nuance rossa o con quelle verdi… e capisco bene che non ne vale la pena di chiacchierare un po’ col brontosauro (a rieccolo) che prova ad essere “normale” come diceva Lucio.

Ho perso la fede, l’hai vista? Ma di quale fede parli? Lo stai dicendo da qualche cartella fa che l’hai persa ma non ti seguo! Forse, finalmente, ho capito. Forse intendi l’accezione…fiducia?  Ma certo. Ci voleva tanto? Io, sin dall’inizio, cercavo solo di domandare a tutti voi, se avevate avuto la percezione, che tutti noi, voi compresi, forse ci stiamo perdendo “qualcosa” e non ce ne stiamo accorgendo. Per cui, se siete d’accordo, vi ricorderei, senza vincoli contrattuali e sommessamente, la seguente rispostina…“ Perché l’importante è che tu sappia la verità. Finche’ non la capisci veramente puoi soltanto afferrarne qualche stralcio, o brandello, e non senza un aiuto dall’esterno: da macchine, uomini, uccelli. Ma ricordati che l’essere ignota non impedisce alla verità di essere vera” (Richard Bach “Nessun luogo è lontano”).

Affettuosamente vostro
Frankie62