Sei partite, 18 punti 13 gol fatti e solamente 2 subiti. Questa è la marcia dell'Inter di Antonio Conte. Una marcia decisa e compatta, l'Inter fa sul serio. Da una parte era prevedibile, perché l'impatto di Antonio Conte in una squadra è sempre stato immediato. Juve, Chelsea, Nazionale, Conte non ha mai sbagliato un approccio. Conte, al di là dei milioni di euro di stipendio, è bravo a scegliersi l'ambiente giusto per il suo lavoro. Il mister salentino ha la grande prerogativa di compattare, caricare, e guidare un gruppo di giocatori che pochi hanno. Entrare in un ambiente con delle problematiche legate proprio al saper fare gruppo, saper lottare per il compagno, rispettare le regole, essere tutti uguali e lavorare sodo e seriamente, per lui è una cuccagna. Si perché, da una parte aveva iniziato già Marotta a mettere delle basi in società, poi è arrivato lui e ha trovato l'ambiente adatto a lui. Un ambiente dove in società ha trovato l'appoggio di Marotta, già in simbiosi in passato, ha trovato una società pronta a consegnarli le chiavi della squadra, e non solo, con pieni poteri in tutto e per tutto. Ruolo di comandante in piena regola. Già il lavoro svolto sul mercato ha dato chiari segnali, fuori tutti "bulletti" dentro chi ha voglia. Conte ha iniziato da subito a lavorare sulla testa dei giocatori, a far capire che la storia è cambiata, che ora c'è chi comanda realmente e chi non accetta ne paga le conseguenze. Seguire lui è l'unica strada da percorrere per ogni giocatore che voglia avere delle chance, e per arrivare ai risultati. La squadra era già buona prima, aveva solamente bisogno di una guida e di un leader carismatico e in più è stata migliorata. Lavoro, rispetto delle regole, carica agonistica, sono caratteristiche, in un certo senso, veloci da capire e mettere in pratica, e quindi i risultati in questo senso erano previsti. Tatticamente e tecnicamente, magari c'è da lavorare e Conte in questo non eccelle, però c'è da dire che lui sa tirare fuori sempre qualcosa in più da ogni singolo componente della squadra. Lo ha dimostrato alla Juve al primo anno, la determinazione può far arrivare chiunque a livelli superiori. Lo ha fatto ovunque, e lo sta facendo ora all'Inter. Non è un fuoco di paglia, l'Inter è una squadra di Conte, e non sarà mai un fuoco che paglia. Ci saranno errori, momenti no, ma c'è la certezza che l'Inter ci sarà fino alla fine, e se non sarà subito quest'anno, il futuro sarà sicuramente nerazzurro. La Juve come squadra, rosa è ancora superiore, ma il percorso iniziato quest'anno con Sarri su residui di Allegri, non sarà così semplice da gestire, perché l'Inter combatterà colpo su colpo, non lascerà nulla per strada. L'Inter di Conte non sarà mai un Napoli. Già quest'anno, al primo tentativo, Conte e l'inter potranno fare sicuramente meglio di un Napoli che sembra aver iniziato un percorso diversi anni fa, ma un percorso secondario, mentre la Juve viaggia in autostrada, il Napoli viaggia tra tangenziale e statale. L'Inter è di fatto entrato subito in autostrada. Le potenzialità di Suning, sono diverse da Delaurentis, le idee e le ambizioni dell'Inter pure. Conte era stato accostato anche al Napoli, era stato contattato anche dalla Roma, ma alla fine lui ha capito che potenzialità e ambiente più giusto, per lui, di quello dell'Inter non esisteva. La Juve ora davvero un avversario duro, non solo in campo. Allegri lo detto chiaramente, chissà perché quelli che vincono sono sempre gli stessi, e chi arriva secondo pure. Ci sono uomini in grado di fare la differenza, e Conte è uno di quelli. Attenta Juve!