E ci siamo! fra qualche giorno riaprono le scuole e puntualmente ai nostri figli e nipoti verrà distribuito il nuovo album figurine stagione 2019/20, ovviamente gratis, caldo caldo, stampato in fretta e furia con gli ultimi colpi del mercato che chiude lunedì 2 settembre. Inizierà così l'assalto alle edicole per l'acquisto delle figurine da incollare nelle candide pagine vuote e ciascun ragazzino farà pazzie, svuotando il proprio borsellino degli spiccioli risparmiati, per completare le pagine con le immagini degli idoli della squadra del cuore, barattando con gli amichetti i doppioni nell'intento di completare al più presto l'opera e vantarsi nei confronti di tutti gli altri per aver per primo raggiunto il traguardo: album completato! Ah, che soddisfazione! Avete nostalgia di quegli irrivivibili tempi, vero? Ma all'inizio è proprio come a scuola, tutto bello, nuovo, lindo, con quel profumo di carta stampata che mi rievoca il ricordo dell'odore del fiocco bianco inamidato, annodato sopra il grembiule blu lavato da mamma, fresco di bucato, stirato, senza una grinza, quando tutto questo era d'obbligo usare negli anni 50. E se per caso fossi tornato a casa con una macchia d'inchiostro (il vecchio Pelikan che tutte le mattine il bidello versava nei calamai dei nostri banchi) mi aspettava sicuramente "un cartellino o rosso o giallo" a seconda dell'umore di mamma. Che tempi, che modi di vita diversi, è vero che sono trascorsi una sessantina di anni, un lasso di tempo considerevole, ma rispetto ad allora viviamo un'altra epoca! Non esistevano dirette di calcio tv e quant'altro, c'era solo la domenica la radiocronaca delle partite e la sola preoccupazione era quella di avere in tasca le pile di ricambio per la radiolina nel caso fossimo a passeggio, in un cinema o al termine di un picnic. Poi la sera alle sette la Rai, a suo insindacabile giudizio, trasmetteva un tempo della partita giocata poco prima in serie A, se fosse capitata la scelta della squadra del cuore, magari quel giorno vincente, si assisteva, nella casa di quel tifoso, alla visione di fantozziane scene di giubilo corredate dai più disparati schiamazzi e ed impronunciabili epiteti rivolti all'arbitro o alla tifoseria avversaria (o magari a nessuno, ma si esplodeva in questo modo!).

Ma torniamo a noi, al nostro campionato, al nostro album con la pagina del Milan aperta; il nostro ragazzino cerca e riesce a pescare la bustina contenente la figurina del nostro capocannoniere Krzysztof Piatek e in lui confida tutte le sue palpitazioni. E' dai tempi di Pippo Inzaghi che il Milan non ha il suo vero numero 9, spauracchio delle difese! Auguriamoci che "il Pistolero" fresco di nozze abbia esaurito la sua luna di miele e torni a sparare. L'obiettivo primario, per date, è quello di arrivare alla quarta di campionato, derby con l'Inter, ed uscirne almeno a pari punti in classifica, altrimenti il girone di andata sarà tutto come scalare lo Zoncolan. Solo se riuscissimo ad arrivare al giro di boa del campionato a fine gennaio con 6/9 punti di distacco dalla squadra campione d'inverno avremmo, a mio modo di vedere, qualche possibilità di lottare per un posto in Europa, altrimente è un altro sogno, sognato e svanito. Mah, se sognare non costa nulla allora è bello sognare il nostro Milan agguantare il terzo posto scavalcando i cugini oltre Naviglio, che smacco sarebbe! E a coronamento del fantasioso sogno sbuca un gradevole epilogo, una epica finale allo stadio Olimpico per l'assegnazione dello scudetto, un Napoli-Juventus tutta da godere... Era dal giugno 1964, dalla vittoria del Bologna di Bernardini alla conquista del suo settimo scudetto ai danni dell'Inter con i gol di Fogli e Nielsen ,che le tifoserie non rivivevano più un simile evento; può darsi, "vox populi", che il sogno si avveri... E che dire, starei dalla parte del Vesuvio o della Mole? Mah, da buon milanista risponderei monoticamente vinca il migliore, a noi sia concesso, e mi auguro con merito, di poter tornare a respirare l'aura d'ambrosia che aleggia nel torneo della Champions League, siamo stufi di riempirci i polmoni dell'aura amara che abbiamo inalato in queste ultime stagioni.

Ma un trillo meccanico di una vecchia radiosveglia mi riporta nella realtà: è il primo giorno di scuola, sono le 7, debbo accompagnare il mio nipotino, sistemo libri e quaderni nel suo zainetto e dietro di me lo sento ansimando arrivare agitando un nuovo diario in mano: "Nonno, nonno, guarda cosa mi ha regalato la nonna?". Sulla copertina una foto del Milan con tutta la squadra che alza la Coppa con le grandi orecchie in aria osannata tra le braccia di capitan Maldini! "Bello, bello, sarai l'unico ad averlo questo diario, ne sarai orgoglioso!". "Sì nonno ma se il Milan non vince nulla i miei compagni continueranno a prendermi in giro!". "Stai tranquillo Matteo, torneremo a vincere! E nessuno dei tuoi amichetti si prenderà più burla di te! Vedrai vedrai. Ah, per merenda che ti preparo?". "Pane e Nutella nonno, è così buono!".

Un abbraccio.

Massimo 48