Durante la partita Lazio-Napoli i tifosi hanno incominciato a fischiare e insultare Acerbi.
Non metto in discussione il fatto che Acerbi abbia sbagliato, ma perchè da sempre contrario a chi fischia la maglia della Lazio.
Sono stati fischiati da prima Caiseido e poi Murichi solo perchè hanno effettuato prestazioni di basso livello.

Sono grande e ho fatto tutti gli anni di B e tantissime trasferte. Ho vissuto retrocessioni e umiliazioni in cambi di b, ma non ho mai fischiato la mia squadra, ho pianto tanto per essa.
Sono il tifoso che a fondato il gruppo del tifo in curva nord nel 1973 quando gli ultras della Lazio erano in sud coinvolgendo circa 300 ragazzi. 

Ho fischiato ed ho un fischio particolare da sempre, tanto che sono incominciati gli insulti da parte della curva nord con tanto di gesti volgari.
Mio figlio ha sbagliato a rispondergli nella stessa maniera.
Sono arrivati in 7/8 dalla curva per minacciare anche quando hanno visto che stavo con la stampella con crociato rotto e mano rotta, ed è la terza partita che vado in queste condizioni, ma non ho mai perso una partita della Lazio in casa.
Hanno incominciato a insultare mio figlio di 22 anni con la ragazza di 19. Ho lottato nei distinti ovest da sempre per sensibilizzarli senza cori offensivi o buu razzisti e mi sono allontanato da tanti anni dalla curva perchè fanno più politica che tifo.

Da sempre dico che ci unisce il tifo e allo stadio non si deve fare altro perchè per il resto siamo tutti diversi. Io rispetto tutti gli ultras perchè so i sacrifici che fanno per segure con tanto amore la squadra. Ma i tifosi non sono solo in Nord, io se la salute mi assiste ho sempre seguito la Lazio in casa e in trasferta e attaccare uno che difende la propria squadra non solo è una follia, ma una mancanza di rispetto per i nostri colori che sono da sempre la mia seconda famiglia.