Il nome scritto dietro la maglia poteva essere un indizio del fatto che sarebbe presto arrivato un nuovo figlio d'arte, poichè è lo stesso di Enrico, che ha vestito diverse maglie italiane e trasmesso l'indole del gol al figlio.

Il suo debutto in seria A è stato il presagio dell'ascesa di un futuro campione per il calcio italiano, scendere in campo contro la Juventus infatti, non è da tutti, ma il tempo ha dimostrato che la scelta di puntare su di lui, da parte della società, è stata ripagata a suon di ottime prestazioni.

Sono proprio i bianconeri, che a distanza di ormai poco più di due anni, vorrebbero il gioiellino viola, generando uno “scippo” ai rivali fiorentini, che riporta alla mente dei tifosi il clamoroso passaggio di Roberto Baggio a Torino.

Il prezzo è elevato, si parla di circa settanta milioni, ma in questo mercato sempre più costoso e ricco di ipervalutazioni, possiamo definirlo più che lecito e in linea con gli attuali parametri economici.

La nuova proprietà viola sta cercando di convincere il classe 97’ a rimanere, con un adeguamento dell'ingaggio e un ruolo di centralità nel un nuovo progetto ambizioso e importante del neopresidente americano Rocco Commisso.

Il club viola lo ha fatto maturare e ha puntato sulla sua crescita calcistica, nonostante diverse difficoltà iniziali ad affermarsi nelle categorie giovanili e riuscito poi a sorprendere compagni e dirigenti, con un cambio repentino, che gli ha permesso di essere dov’è adesso.

La città è spaccata in due sulla decisione di tenerlo, per puntare ad un futuro radioso per società e giocatore o di cederlo, perché non più degno dell’amore della piazza fiorentina.

La decisione non è facile per Federico, che non ha nascosto il suo interesse nel voler fare un salto di qualità importante e vestire la maglia bianconera, ma il dubbio di fare un passo troppo grande e soprattutto troppo presto c’è, l’opzione di rimanre nel capoluogo toscano riecheggia nella sua testa, che si trova inesorabilmente davanti ad un bivio decisivo per la sua carriera.