Due mondi apparentemente lontani, ma assai vicini più di quanto si possa pensare. Da una parte il pianeta degli scacchi con l’astuzia delle grandi occasioni, dall’altra quello del nuoto, visto nella sua interezza come un universo a sé. Che cosa hanno in comune questi due mondi? All’apparenza niente, ma in pratica molto. Lo sa bene il tecnico FIN Maurizio Poggetti, protagonista assoluto nell’aver trasformato un’idea innovativa in una complessa realtà pedagogica-sportiva, dando vita al progetto denominato “Scacchi&Swim”. Un metodo di insegnamento in cui i bambini divisi per fasce d’età riescono ad unire la pratica acquatica a quella di ragionamento su una scacchiera vera e propria; il corso, rivolto soprattutto ai cucciolotti dai 4 ai 7 anni ha come oggetto non solo la crescita evolutiva, ma anche la capacità di divertirsi in un ambiente sano ed efficace come una semplice piscina.

UNA SCINTILLA IMPROVVISA: - Comincia tutto da un semplice dialogo con l’amico Marco Casini, istruttore di scacchi e master appassionato di nuoto. Come racconta lo stesso Poggetti, davanti al classico caffè post allenamento, subentrò l’idea di posizionare gli scacchi dentro ad una piscina, con il dovere di riuscire a congiungere due estremità che fino ad allora non si erano mai allineate. Scelta ipotizzata, scelta azzeccata. Dopo un intenso studio mirato a conoscere il mondo complesso di re, regine, cavalli e alfieri, il buon Maurizio è riuscito ad elaborare concretamente le sue mosse, per diventare in seguito istruttore divulgativo federale di scacchi e iniziare ad ottobre di due anni fa le lezioni aperte ai bambini. Un’idea affascinante e innovativa, caldeggiata anche dall’ausilio della Palestra Ego anima e corpo di Rosignano Solvay (LI), che fino allo scoppiare della pandemia legata al Covid-19 era attiva nello svolgimento dei corsi.

UNIONE, RIFLESSIONE E DIVERTIMENTO: - Tre termini che dovrebbero essere centrali in ogni attività sportiva, ma che spesso purtroppo lasciano il posto a situazioni spiacevoli. Non è il caso del progetto Scacchi&Swim, portato avanti da un tecnico che per esperienza sa quanto sia importante partire da zero e procedere per gradi, soprattutto quando ad apprendere sono i bambini. Proprio loro ricoprono il ruolo di protagonista all’interno di questo nuovo esperimento metodologico, volto attraverso l’amicizia e il sano divertimento ad allenare anche la testa, troppo spesso annebbiata dalla fatica e dai mille pensieri. Un po’ come costruire un campione partendo dalla semplicità e non dalla qualità innata: proprio questo il punto attorno al quale ruota l’attività.

RIPARTIRE DOPO IL COVID: - Se da una parte la quarantena ha costretto ciascuno di noi ad evitare la frequentazione di amici e parenti per paura di essere contagiati, dall’altra ha comunque permesso di stimolare la fantasia per creare magari nuove forme di sport e intrattenimento. Esattamente quello che ha realizzato il tecnico FIN Poggetti negli anni passati e che sicuramente prenderà ancora più forma una volta terminata la pandemia. Un’unione fra due discipline diverse che forse mai si sarebbero potute coalizzare in un progetto acquatico/terreno, ma i mondi lontani spesso sono più vicini di quanto si possa pensare. Il nuoto e gli scacchi ne sono la testimonianza.