Sosta arrivata prima del rush finale. La Serie A si ferma per le Nazionali, ma per noi tifosi, non esiste pausa quando di mezzo c'è l'Inter.

L'argomento del momento resta sempre quello: Mauro Icardi. L'argentino, ripresosi dall´infortunio (se proprio vogliamo chiamarlo cosí), torna ad allenarsi con parte del gruppo, visti i tanti assenti partiti per le partite di qualificazione con le rispettive nazionali di calcio. Icardi ritorna sui campi di gioco mentre sui social network continua col narcisismo.
MI9, MI9, MI9. Non contiene altro ogni suo post, come a voler dire, qui conto io, solo io, nient´altro che io. Poco conta il post post derby sulla Milano nerazzurra. Gli avrá in qualche modo pesato che i suoi compagni vincono i derby anche senza di lui.

L´Inter senza Icardi sembra più unita, più squadra, senza una prima donna che ogni anno batte cassa dietro le noiose quanto fuori luogo puntuali dichiarazioni della moglie-procuratrice.
Se è vero che da fuori viene vista una squadra divisa in clan, come sará gestita la situazione quando torneranno i "rivali" croati? Io, da tifoso, sto dalla parte di questi che, comunque, stanno facendo il bene dell´Inter andando in campo per vincere, sudando e rispettando quella maglia. L´incoerenza di Maurito che, da buon ex capitano, posta  la morale ai tifosi, dicendo che l´Inter si ama sempre, sia quando vince che quando perde, per poi nascondersi dietro ad un finto infortunio, lasciando la squadra al suo destino con diverse partite ogni tre giorni.

"Perdere la fascia, è stato come perdere una gamba" sentenzió la moglie a Tiki Taka. E allora? Te la sei cercata, il pensiero della stragrande maggioranza dei tifosi. Ottima la presa di posizione di Spalletti, che lo inchiodó alle proprie responsabilitá quando dichiaró che lui rifiutó di giocare e che veniva prima l´Inter, il gruppo, quelli che stanno difendendo quella maglia.
Non abbiamo certo la memoria corta peró noi nerazzurri. Il desiderio di Perisic di gennaio, le dichiarazioni di Nainggolan nelle intercettazioni telefoniche.
Forse ci dimentichiamo che é il loro lavoro, nient´altro che quello. Come quando la mattina ti alzi e vai in ufficio o in fabbrica. Lavori e torni a casa, per uno stipendio da comune mortale quando ti finisce bene. Effettivamente se un domani venisse l´azienda X ad offrirmi il triplo, non me ne farei problemi a cambiare. Ma il calcio é dei tifosi e quelli nerazzurri, la faccia ce l´hanno messa sempre. Non meritano queste buffonate, pagliacciate, questi mercenari. Avanti fino a giugno, cercando di entrare in Champions League e poi ognuno per la sua strada. Sperando di racimolare il denaro necessario per muoversi in questo mercato pazzo. Marotta scelga i suoi uomini, come giusto che sia e trovi giocatori in grado di far fare un ulteriore salto di qualitá a questa squadra. 

La squadra ha bisogno di rincalzi che abbiano quel qualcosa in piú che serve a ridurre i tanti punti di distacco dalla Juventus. È vero che Roma non é stata costruita in un giorno, ma chi ben comincia é a metá dell´opera. Pensiamo ad un dopo Handanovic. Lo sloveno quest´anno uno dei migliori, ha tuttavia mostrato certi limiti in alcune prestazioni. Doveroso pensare al futuro, magari prendendo qualcuno che possa farsi le ossa vicino a lui. Cragno del Cagliari é davvero bravo ed ancora molto giovane, potrebbe inserirsi abbastanza bene facendo staffetta col capitano nerazzurro.

Capitolo difesa: resterá Milan Skriniar? È questo il dilemma e la preoccupazione piú grande dei tifosi, che un po´tremano visto il quasi certo arrivo di Godin. Lo slovacco é fortissimo, assolutamente tra i migliori in circolazione e questo lo hanno notato in molti: da Manchester a Madrid e Barcellona. Pioveranno le offerte per l´ex Samp e, ahimé, dinanzi a certe situazioni, é difficile rifiutare. Necessitiamo di due terzini, uno per lato. Cedric tornerá a casa, mentre ha deluso, nonostante i miglioramenti di quest´anno, il brasiliano Dalbert, strapagato al Nizza lo scorso anno. Il top sarebbe un ritorno sulla sinistra, quel Alex Telles che l´Inter lasció  andare troppo facilmente. A destra difficile trovare un nuovo Cancelo. Darmian non mi convince, ma a prezzi modici, potrebbe essere considerato, causa anche il documento tricolore.

A centrocampo: Brozovic inamovibile, Vecino da confermare. Dipende anche dal nuovo allenatore, Gagliardini é da aspettare. L´ex Atalanta, a mio parere uno dei migliori nel derby, alterna partite buone ad altre impalpabili. Paga probabilmente la scarsa fiducia. Valero é ormai sulla via del tramonto. Joao Mario da vendere. Avrebbe mercato, causa la giovane etá e per un´offerta equa, é da lasciare andare. Mi piacerebbe vedere Barella all´Inter o perché no, Luis Alberto. Il centrocampista della Lazio, non ha, quest´anno, reso come nel campionato passato ma ha piedi educati e soprattutto ancora l´etá dalla sua parte. A meno di 25 mln potrebbe anche cambiare aria. E non sarebbe comunque peggio di Nainggolan. Bisogna inserire qualitá accanto a Brozovic e soprattutto giocatori che calcino in porta, che realizzino gol su calcio di punizione, soprattutto in quelle partite rognose contro le piccole ben organizzate.
Nelle fasce, via Candreva e Perisic (a malincuore, ma é palese la sua volontá). Chiesa sarebbe l´ideale per etá, potenziale e nazionalitá. Politano il migliore, assolutamente da riscattare. 

Mi piacerebbe che l´Inter iniziasse ad attaccare di piú la profonditá, a verticalizzare maggiormente. Per questo servoni giocatori in grado di saltare l´uomo sulla fascia e di costringere gli avversari a non scoprirsi molto, per la paura di soffrire il contropiede. Al buon Lautaro affiancherei il Keita visto nella Lazio. L´ex Monaco, nonostante i parecchi infortuni e soprattutto l´impiego fuori ruolo, ha dimostrato che ha colpi e che puó far la differenza. Se sta bene ha ancora un carriera davanti e puó solo migliorare. Provare a pescare altrove giocatori che potrebbero fare al caso nostro, magari con esperienza in Serie A. Sanchez ad esempio. Ricordate il piccolo folletto cileno, che con la maglia dell´Udinese, ha fatto ammattire difensori su difensori in Serie A? A 30 anni potrebbe gradire un ritorno nel nostro campionato, magari con un ruolo primario, in un club importante. Esperienza ne ha raccolta anche in Premier League con maglie di Arsenal e United. La porta l´ha sempre vista e contro difese schierate, potrebbe far la differenza con i suoi cambi di passo.
Se poi arrivasse anche Dybala, avremmo un attacco di giocatori tecnici in cambio di risolvere la partita da un momento all´altro.

Mancherebbero peró uno o due veri leader in questa squadra, che portino quella grinta, mentalitá e tecnica per portare l´Inter dove merita.  Ma forse il vero leader deve essere l'allenatore, che, supportato dalla dirigenza, deve creare empatia, consolidare un gruppo che sia formato da uomini, prima che calciatori, in grado di aiutarsi e fare il bene dell´Inter. Via i fenomeni da Instagram, dentro gente che ha fame. 

E voi tifosi che ne pensate? Chi potrebbe fare al caso nostro?
Amiamola sempre, perché i calciatori vanno e vengono, la maglia resta.

Amala sempre.