BRUTTO KO PER GLI AZZURRINI

I ragazzi di mister Nicolato vanno ko pesantemente contro la Svezia. Una sconfitta, larga, un tre a zero fa sempre molto male, figlia di una prestazione tutt'altro che brillante. Gli azzurri presentavano un 4-3-3 che vedeva lo juventino Pellegrini sull'out sinistro della difesa e in avanti il tridente formato da Sottil, Pinamonti e Cutrone. Una Under depotenziata dalle assenze pesanti di Kean, Zaniolo, Locatelli e Bastioni chiamati da Mancini. 

JESPER KARLSSON E DALEHO IRANDUST, NE SENTIREMO PARLARE

Se è vero che Almquist ci ha fatto piangere con la sua doppietta, è l'ala dell'Elfsborg che ha fatto saltare il banco, mettendo a ferro e fuoco la nostra difesa. Il centrocampista del Bollkluben ha armato la doppietta di Almquist con giocate precise e puntuali.

SVEZIA TRAVOLGENTE

La partita gira dopo settecento secondi, con Irandust che mette in mezzo dopo aver saltato Delprato, Adjapong e Gabbia si perdono Almquist che tutto solo appoggia in porta alle spalle di Carnesecchi. La doppietta è quasi una fotocopia, la nostra difesa va in bambola, Irandust s'impossessa della sfera, mette ancora in mezzo per la punta svedese che scarta il ciccolatino e fa gol. Nella ripresa Nicolato prova a ridisegnare l'Italia: dentro Scamacca e Varnier, fuori Maleh e Sottil e passaggio alla difesa a tre con il tridente pesante, ma la musica non cambia anzi, se possibile, peggiora. La Svezia fa letteralmente quello che vuole e trova il tris: angolo di Irandust la nostra difesa non riesce a sbrogliare la matassa, la palla resta lì ed Henriksson scaraventa la palla del tris. Il primo squillo azzurro nella ripresa è al minuto venti e porta la firma di Cutrone ma il suo tiro non spaventa gli svedesi. Un ko che fa male agli azzurri, i quali non sono mai realmente stati in partita.