Ricordatevi bene questa data: 17/02/2019. Credo che ce la ricorderemo per un bel po' noi appassionati di questo splendido sport.
Al pescherio di Cuneo è andata in onda una delle pagine più surreali del calcio italiano.

Il Pro piacenza si è presentato in campo con solo sette giocatori -tutti giovani- e senza staff tecnico (l'allenatore è stato individuato nel capitano Cirigliano) e dopo 45 minuti di attesa il match è iniziato. Il Cuneo ha fatto il suo dovete giocando la partita come se nella meta campo avversaria ci fosseto lo stesso numeri di avversari; infatti al 25' il risultato era già sul 10 a 0. La partita poi terminerà 20 a 0. 

Tuttavia anche il Cuneo ha i suoi problemi e ha ricevuto e riceverà altre penalizzazioni. Per rendere ancora più pittoresca questa partita, l'ottavo giocatore è entrato in ritardo perchè si era dimenticato il documento d'identità, poi risolto grazie al padre. Quando si dice piove sul bagnato... Ma come si è arrivati a questa surreale situazione?

Il Pro piacenza, che aveva già saltato 3 partite nel girone A e aveva subito varie penalizzazioni per stipendi e contributi non pagati ai tesserati, era a rischio esclusione se avesse mancato anche a questo appuntamento. Ecco perchè è partito un proprio e vero countdown per arrivare a un numero minimo di tesserati che consentisse al Pro di scendere in campo. Ormai siamo abituati ogni giorno a sentire parlare di scandali in questa categoria: chi per conti non apposto, chi per frode e riciclaggio, chi per truffa in concorso e simulazione di reato. Le ultime coinvolte in un'inchiesta per fidejussioni false sono: Como, Chieti, Casale monferrato, Treviso, Bellaria e Avellino. 

Caro presidente Gabriele Gravina, cosa bisogna ancora aspettarsi da questa serie C? Perchè non ci sono stati i giusti controlli? E se ci sono stati perchè nessuno ha verificafo come venivano effettuati?
Se prendiamo in esame la lista delle squadre fallite solo negli ultimi 5 anni notiamo che il calcio italiano, come in altri ambiti italiani, ha seri problemi e che il sistema calcio andrebbe rifondato per buona parte, salvando solo poche cose.
Ecco a voi la lista: stagione 14/15, Padova, Siena, Viareggio; stagione 15/16, Barletta, Grosseto, Monza, Parma, Real vicenza, Reggina, Varese, Venezia;stagione 16/17, Martina franca, Pavia, Rimini;stagione 17/18, Como, Latina, Mantova, Maceratese, Messina, Modena, Vicenza;stagione 18/19, Cesena, Bari, Mestre, Lucchese, Reggina, Juve stabia, Fidelis andria, Trapani. Senza entrare troppo nel dettagliato, si può notare che ci sono squadre ultra centenarie come il Parma, adesso in Serie A dopo 3 promozioni continuative e ora in lotta per un posto in Europa League; il Bari che quest'anno ha dichiarato bancarotta, dove l'anno scorso allenava un certo Fabio Grosso.

Vi pongo questo quesito: come vi sentireste se domani la vostra squadra del cuore non esistesse più?
Ricordando che comunque si parla di uno sport e l'indole principale dovrebbe essere la passione per i propri colori, sarebbe personalmente una mazzata dolorosissima, una pugnalata al cuore.
Ecco, pensate ai milioni di tifosi che non hanno più la possibilità di andare a vedere e supportare la propria squadra del cuore, la squadra del proprio paese, con usi e costumi centenari. Proporrei a qualche delegato della Figc, se non proprio Gravina, Coni e delle varie leghe calcistiche incontrassero questa gente, a cui hanno tolto un appuntamento ormai fisso da anni ma non l'amore per questo sport, anche se credere ai sentimenti oggi è assai complicato.