Siamo nel pieno di un calciomercato che francamente stenta a decollare e che ci ha lasciato orfani ormai di quelle clamorose bombe di mercato. Eppure abbiamo cullato un sogno, seppur durato meno che un battito di ciglia, per un attimo abbiamo sperato di riaggregare i due titani in un solo campionato, la nostra amata Serie A, "face to face" a contendersi lo scettro. Messi contro Ronaldo, Inter contro Juve, immaginate un po' la nostra faccia raccontandolo ai nipoti: "Sai caro, il 2020 è stato un anno assai bruttino ma un campionato così, non l'ho più visto. C'erano Messi, David Silva, Ronaldo, Lukaku, Ibra, Ribery". Ma non sarà così purtroppo. E che peccato, aggiungerei.

E dire che quando il calciomercato ancora non era cominciato, in questa estate strana con date che mai s'erano viste prima d'ora (a proposito caro Covid ci stai rompendo proprio il ca.... lcio), la Lazio già quasi annunciava Diego Silva, non proprio un calciatore di seconda fascia. Ma come d'incanto pure quello si rivelava un miserabile bluff con l'iberico che terminata la parentesi Manchester City ha preferito andare a chiudere la carriera in Spagna.

Cosa aspettarci dunque, un mercato frustrato o sorprese dell'ultimo momento? Chi vivrá vedrà, intanto Marotta e la Juve sfogliano la margherita in cerca del nuovo centravanti, oggi Dzeko, domani Suarez, poi Cavani e il giorno dopo Morata. Inter e Napoli non stanno a guardare: la prima, dopo aver chiuso Hakimi e Kolarov addirittura farebbe posto a due cavalli di ritorno Perisic e Nainggolan ai quali vorrebbe aggiungere Vidal; il Napoli dal canto suo aveva già in cascina Petagna e Rrahmani e ci ha aggiunto Osimhen, possibile sorpresone o altro flop alla Lozano? Movimenti di mercato sì, ma non roba da alzare l'asticella. La sensazione è che stiano girando pochi, pochissimi soldi e soprattutto ci sia parecchia confusione.

Forse chi ha piazzato il miglior colpo fino ad ora è stato il Milan che, oltre ad aver rinnovato il contratto di Zlatan Ibrahimovic, ha messo in cabina di regia un ragazzo che in certe movenze ricorda un signore un po' più grande che quest'anno ha deciso di sedersi sulla panchina insieme ad una "vecchia signora". A tal proposito Pirlo ha tutto per essere un grande allenatore, ma riuscirà ad esserlo sin da subito o alla Juve servirà di nuovo inserire il pilota automatico come già accaduto con Sarri? Sarà il caso che le altre squadre si diano una svegliata perché magari il prossimo anno, non me ne vogliate tifosi juventini, può essere quello buono per spezzare un'egemonia che va avanti ormai da tanti, troppi anni.

Il tempo stringe, tra appena otto giorni scatterà la nuova Serie A, partiranno due treni, uno per la corsa scudetto, l'altro per la salvezza. Su entrambi non si ammettono ritardi perchè al "mercato" si va di buon mattino. E quei fantacalcisti che sognavano di scrivere il suo nome, vadano a spulciare in casa del Crotone, Junior Messias non farà gli stessi goal ma val la pena un'altra fragile illusione.