Lo dicono tutti, non bisogna farsi condizionare dalle bestie che stanno portando il terrore in ogni angolo della terra e non bisogna vivere nella paura perché faremmo il loro gioco.
Allo stesso tempo però è importante, per quel che è possibile, la prevenzione. 
Quello che è accaduto in piazza San Carlo può ricapitare, se si pensa per esempio al prossimo concerto di Vasco Rossi vengono i brividi.

Già prima di quella maledetta sera del 3 giugno, in molti si chiesero il motivo per il quale non si fosse scelto di aprire lo Stadium e all'occorrenza magari anche il Grande Torino. Se il problema fosse stato di carattere economico, bastava far pagare un biglietto a 5-10 euro, sarebbe andato benissimo. Facendo così appare chiaro che sarebbe stato più facile garantire la sicurezza in un impianto chiuso, si sarebbero svolte le medesime operazioni che si vedono quando ci sono le squadre fisicamente in campo e si sarebbero azzerati, o quasi, i rischi.

Quello che è successo a Torino non servirà da lezione, rimarrà uno dei tanti eventi che andranno in archivio senza un colpevole e senza una spiegazione.
Alla famiglia della povera Erika qualcuno, però, qualche spiegazione dovrebbe pur darla.