Oggi vi voglio raccontare di una storia che non ebbe un lieto fine, ma che fece rimanere tutti i tifosi a bocca aperta.

Era il 12 Marzo del 2003, in una freddissima Torino, che a breve avrebbe ospitato allo Stadio Delle Alpi la sfida girone tra Juventus e Deportivo La Coruna...

La Juventus era in una situazione critica, visto che il suo secondo girone era il periodo delle due fasi a girone, dove nel primo la Juventus aveva stravinto davanti a Newcastle, Dinamo Kiev e Feyenoord. I bianconeri erano inseriti nella lista delle possibili vincenti della competizione, con le solite Real Madrid e Milan. Il girone è di ferro D è di ferro; Manchester United, Deportivo la Coruna e Basilea. La situazione nel girone d'antata sembrava buona; 2-2 a La Coruna, 4-0 al Delle Alpi sul Basilea, e sconfitta 2-1 a Manchester, il ritorno avrebbe trovato soltanto l'ostacolo United in casa. Infatti gli inglesi arrivano a Torino e passeggiano 0-3 in una mazzata che poteva far crollare i sogni bianconeri. Arriva quindi nella quinta giornata del girone, la seconda del ritorno il Deportivo La Coruna arriva a Torino, con una cosa in testa. Battere la Juve e passare il turno in anticipo.

Torino è fredda anzi freddissima, ho le mani ghiacciate e mio padre tira fuori dalla sua tasca stile borsone di Mary Poppins un paio di guanti e mi dice "Mettite sti guanti, ci sua come è fredda sta città". La sciarpa ha una leggera coltre di ghiaccio e il naso non lo sento più. Ci mettiamo in fila per entrare e intanto si cantano cori per scaldare l'ambiente. Entriamo in Curva Scirea, lo stadio è colmo da scoppiare. In campo ci sono i giocatori che si scaldano e noi saltiamo e cantiamo per non surgelare del tutto... Arrivano le formazioni "Con il numero 1 Gianluigi Buffon,2Ciro Ferrara,4Paolo Montero,19Gianluca Zambrotta,21Lilian Thuram,3Alessio Tacchinardi,11Pavel Nedvěd,16Mauro Camoranesi,26Edgar Davids,17David Trezeguet,18Marco Di Vaio. A disp. Chimenti,Tudor,Pessotto,Zalayeta,Iuliano,Birindelli,Salas.

Mancava Alex Del Piero il 'Pinturicchio' era infortunato e già una bella tegola non averlo in campo.
Mio padre vicino mi dice "Se oggi nun vincemo se ne annamo a casa", forse aveva ragione, perchè si è vero che lo United avrebbe tranquillamente fatto un sol boccone del Basilea, ma se perdevamo contro il Deportivo all'80% saremmo usciti, visto che nell'ultima lo United già qualificato sarebbe andato molle a La Coruna, quindi il 'biscottone' sarebbe arrivato tranquillamente.

La gara ha inizio, la Juventus sembra subito in partita, il Deportivo non si muove dalla sua metà campo. Minuto 12' calcio d'angolo per la Juventus, mi volto verso mio padre e gli dico "Papà, adesso segna Ciro Ferrara", mio padre mi sorride e dice "Magari... Ciro a papà, magari...". Camoranesi piazza la palla ed è pronto dalla bandierina di destra, da una occhiata e calcia la palla arriva sulla testa di Ferrara che con uno stacco poderoso colpisce..."Ooh ooh ooh Gooooool", mio padre "Er mi fijo c'ha preso", dice ad un altro tifoso vicino a noi, prettamente torinese, che mi dice "Vedi di portare anche il secondo gol dalla nostra parte", io sorrido e canto "Juve, Juve, Juve", così che tutti cantiamo un coro per Ciro Ferrara. La situazione, si è scaldata, mi tolgo la sciarpa, anche contro le parole di mio padre che mi dice di coprirmi che accaldato è ancora più facile che mi freghi (raffreddi). Infatti tempo due minuti e ecco il primo starnuto, poi un altro, e un altro ancora, rimetto la sciarpa e dopo un  "Brrrr", mi ripiazzo con lo sguado in campo.
La Juve è padrona del campo, ancora una palla dall'angolo destro con Camoranesi per Ciro Ferrara, che in solitaria manda clamorosamente al lato. Mio padre "Ma l'anima....ma come caz.. se fa a sbagliare... sto piedi quadrati. Ma vattena a.......o". La tenzione sale, e il presentimento d quando si sbaglia un gol facile anche su piedi di un difensore ci mette sempre più apprensione..."A papà, questa nun ce voleva". Non dico che in quel momento avevo un brutto presentimento, ma poco ci mancava, assolutamente vietato dirlo in mezzo a 15000 tifosi inferociti per l'errore.
Mi tengo tutto dentro con il cuore in gola, ma me lo sentivo che qualcosa di negativo si stesse per abbattere contro di noi. Buffon fa una strepitosa parata su un Roy Makaay che a due passi si lascia ipnotizzare dal numero 1 bianconero. Mio padre "Aoh,ma che te sei ammutolito ?", io "No papà, oltre a morimme dal freddo, sto a soffrì parecchio, questi se glie lasci spazio te fanno male. Ringraziamo san Buffon da Carrara". Il trentacinquesimo è in corso e il Deportivo dopo essere stato sempre sotto pressione dalla Juve, trova il modo di prodigarsi verso l'area di rigore bianconera, i difensori sembrano in bambola e è un 4 contro tre, la palla passa sulla fascia e l'esterno la mette forte e tesa dentro in rasoterra, la palla arriva a Tristan che la deve solo mettere dentro.
Mio padre "Ma guarda sti testa de ca..o, ma come c...o se fa a fasse prende in contro piede", io intanto esprimo tutto il mio malumore battendo con un urlo da Guinnes dei primati "Ma andatevene a fanculo !".
La rabbia prende parte di me dal gol del Deportivo, mi sembra che quel castello stia pian piano cadendo e che la gufaggine da fuori sia più forte del tifo da dentro. Mi volto a mio padre e gli dico "Certo che quell'amico tuo porta proprio jella, famme da na' grattata. Sto gufo de m.". Il primo tempo termina con nulla di fatto negli altri 10 minuti. Dalla borsa tiro fuori il termos e prendo un buon caffè con mio padre, lo offro anche ai vicini di posto, parlando sembriamo tutti sopra le righe e non ci limitiamo al gruppo, attaccando direttamente i singoli, ma la speranza è l'ultima a morire.
Nel frattempo mi estraneo dal gruppo e mi chiudo in un "Santo Alex Del Piero,ma te dovevi fa male proprio adesso? Te pare che quando c'è bisogno de tutti,qualcuno se deve fa male, e quel qualcuno è il giocatore più forte in rosa?". Mio padre mi richiama alla realtà "Che hai fatto ?", io "Niente stavo a pensa che senza Del Piero nun annamo da nessuna parte.Se ce fosse stato lui, sono sicuro stavamo tre gol sopra". Mio padre sorride "Che non lo sapevi, a noi quando tutto sembra scontato ecco che arriva l'infortunio di turno".
Intanto apprendo la notizia che lo United sta perdendo in casa contro il Basilea..."Me lo immaginavooo, lo sapevoooo, questi so passati e se stanno a venne le partite" 'venne-vende' sta per non impegnarsi in campo. Mio padre mi rincuora "Purtroppo quando non hai nulla da giocarti, metti le riserve e giochi in tranquillità. Noi dobbiamo puntare sulle nostre forze, e non su gli aiuti dagli altri"parole sagge, aveva ragione, come dargli torto. Le squadre tornano in campo, la Juventus ha effettuato due sostituzioni; Pessotto per Camoranesi e Zalayeta per Di Vaio inesistente in campo. La situazione appare critica, mio padre "Ma che se sta a difende ? Ha levato Camoranesi per mettere Pessotto ?", io "Papà,forze vuole prendere il Depor di contropiede? Certo Zalayeta...è bravo,ma Del Piero...", mio padre "E basta co' sto Der Piero nun c'è, è rotto, nun prenne i nomi de giocatori che non ce stanno, nun c'era all'inizio, nun c'è adesso. Zalayeta è bravo", così mio padre mi liquida dicendo "Pensa alla partita e non hai giocatori".

La partita riparte con una Juve troppo bassa e tempo. Minuto 52'... da metà campo il centrocampista del Depor in solitaria serve Makaay che alle sue spalle ha Zambrotta, fa una finta di corpo e manda fuori giri il terzino bianconero si volta a sinistra e dal limite dell'area spara un sinistro che si piazza sotto l'incrocio dei pali alla destra dell'incolpevole Gigi Buffon come sempre avanti due metri dalla linea di porta. Sugli spalti mio padre impreca e non poco, la mia delusione entra nel vivo "Lo sapevo,lo sapevo...". Qualche velato fischio parte dagli spalti, i tifosi non hanno preso bene questo svantaggio, ma soprattutto le sostituzioni di Lippi, che parla con il suo secondo alla ricerca di trovare qualche soluzione nella sua ultima sostituzione. La Juventus sembra aver accusato troppo il colpo, ma si affida ai suoi campioni, Nedved non è in palla, in mezzo al campo gli spagnoli sono superiori sempre e comunque.
Lippi smuove la squadra che cambia fin dal primo pallone nella battuta dopo la rete spagnola. Tutto sembra però non essere rose e fiori. Mio padre intanto mi dice "Sembra che se stamo addormì,guarda se quello (Lippi) arza sto baricentro,se nun se move questi ce fanno er culo a strisce". Sembra che Lippi a distanza abbia carpito il messaggio di mio padre,come quello di tutti noi tifosi infondo. Minuto 63' Nedved da metà campo serve Davids poco spostato più centrale, scambia con Trezeguet che glie la ridà, l'olandese sale e contrastato da 4 spagnoli tenta la conclusione, la palla colpisce uno di loro e la deviazione, la palla rocambolescamente arriva sotto porta dove David Trezeguet la mette alle spalle del portiere; 2-2. Mio padre esterna tutta la sua felicità con un gesto ad ombrello "Prendetevela in der cul." io rispondo dalla mia "Mo so cazz. vostri,non è finita qui".
In quel momento nel boato generale del Delle Alpi, noi tifosi avevamo capito che la partita non era finita. La Juventus riconquista subito il pallone a metà campo, Zalayeta scambia con Tacchinardi che lancia con un diagonale Trezeguet che con un destro al volo dalla sinistra dell'area spagnola tira un fendente che si stampa sul palo..."Noooo" lo stadio all'unisono.
Lippi però spiazza tutti, la minuto 77 toglie Alessio Tacchinardi e mette dentro Igor Tudor, quindi toglie un centrocampista e mette un altro centrale di difesa. Io e mio padre all'unisono "Ma questo è proprio scemo, ma che se vole difenne?". Ecco che il pubblico è in sgomento. Nel frattempo lo United aveva pareggiato. Io "Papà,mesa che se nun ce segnano sta partita finisce 2-2.Certo proprio adesso che potevamo vincerla, questo (Lippi) se sta a magnà una vittoria. Ma perchè...".
Mio padre dalla sua è convinto che la Juventus è pronta a giocare di contropiede, ma impreca contro Lippi con un "Questo nun ce sta a capì un cazz. a metà campo stamo a subì e me leva un centrocampista pe mette un difensore. E vabbè...".La partita sembra stazionare su un ritmo medio.Mio padre "Accontentamose de usci con un punto, certo che se nun vince stamo con un piede nella fossa, se non fori del tutto", io di risposta "Papà, damme retta nun è finita qui", mio padre "Vabbè, te credi troppo nei miracoli".

Minuto 92' la Juventus tenta l'ultima azione... palla sulla fascia destra dove Thuram avanza e supera la metà campo, nel frattempo vedo salire Tudor verso il limite dell'area spagnola. Thuram serve Zalayeta sulla fascia e si butta verso l'area di rigore... nella mia testa avevo la classifica; Man United 14,Basilea,Juventus e Deportivo 5, ma qualcosa non mi teneva tranquillo il 'biscotto' che nell'ultima giornata avrebbe messo fuori gioco la Juventus e portato il Deportivo a passare il girone da secondo. In quel momento ho pregato nel vero senso della parola, non ricordo cosa stavo preganto se un Padre Nostro o un Ave Maria, sicuramente non un Atto di Dolore...Zalayeta alza la testa e fa partire il cross, Trezeguet prova a saltare di testa ma vine anticipato dal difensore che manda la palla verso il limite dell'area... vedo la palla verso Nedved, ma da dietro anche Tudor, penso "Oddio questi mo calciano insieme stile fratelli gemelli Derrick di Holly e Benji. Dio, fa che tira Nedved che ha il piede e non Tudor che potrebbe sparare in tribuna e condannarci all'uscita dalla Champions"...la palla sta per cadere Tudor chiama la palla a Nedved che si ferma e apre le braccia...
Tudor carica il sinistro al volo "GOOOOOOOLLLLLLLLL,GOOOOOOOL,GOOOOOL,GOOOOOL !", io "Tudor, oddio,Tudor,Tudor,nun ce credo,Tudoooooooorrrrrrrrrr. Diteme che è un sogno, nun ce credo !". In quel momento i miei occhi si riempirono di lacrime, e chiedendo scusa verso il cielo per non aver dato pochi secondi prima fiducia a Tudor, esplodo con un "A pezzi de m. annatevene a casa". Il coro poi è d'ordine "Fuori da,Fuori da, Fuori dalla Champions, voi siete, Fuori dalla Champions". Si forse ero l'unico a cantarla con mio padre, ma due voci anche se coperte da un boato che nemmeno ad un concerto degli Iron Maiden si sarebbe sentito, fecero la sua porca figura. Abbracciai mio padre con una forza che non fosse stato 190 per 100 kg gli avrei fatto male, dicendogli "Lo sapevo, me lo sentivo che non sarebbe finita.Lo sapevo !", mio padre era di una felicità incredibile. Al triplice fischio la bella sciarpata e saluto ai nostri beniamini.

Quella giornata forse non la dimenticherò mai, sì non passerà alla storia per la Juventus, visto che arrivò in finale e la perse contro il Milan, dopo una semifinale storica contro il Real Madrid dove Alex Del Piero fece a fette i blancos nel doppio confronto, ma il rimpianto fu quel giallo per Pavel Nedved, autore del gol per il passaggio del turno, che gli costo la finale, che avrebbe aver avuto un finale molto, ma molto diverso a mio avviso. Tudor è di diritto nella storia mia personale, uno di quelli che ogni volta che vedo un gol a partita quasi finita mi torna in mente, perchè quella rabbia, quella foga di quella serata al minuto 92 non passerà mai dall'emozione e l'urlo di quella rete liberatoria che ci fece esplodere e liberare in un sol colpo da quell'ansia di essere fuori dalla competizione e che in un secondo ci aveva riportato in quella corsa, che poi si chiuse con la sconfitta di Basilea per 2-1 e come avevo preventivato sulla vittoria 'biscotto' del Deportivo sul Manchester United, che ci portò per differenza reti come secondi al ai quarti di finale, dove poi incontrammo il Barcellona liquidato nel doppio confronto per 3-2 supplementari compresi, il Real Madrid in semifinale 4-3, per poi condurci nella finale che spezzò il sogno ai calci di rigore.

Ma la sera del 12 Marzo 2003 resterà indelebile nella mia mente. Grazie Tudor!