Una stagione complicata, tanta confusione e una preparazione atletica, complice il preliminare di Europa League e la tournée, al limite dell'osceno, che fino ad ora non ha messo in evidenza il Milan, nonostante una campagna estiva faraonica e un monte ingaggi cresciuto parecchio.
Una classifica orrenda, risultato di gestione dei calciatori errata, prima da Montella e poi da Gattuso.
Il Milan ha tre centravanti, ma il modulo usato ne prevede uno solo, chissà che magari il capocannoniere di Europa League, usato solo due volte da titolare in campionato, avrebbe potuto regalarci qualche gioia in più, i numeri, anche in campo il buon André li ha mostrati, ma prima Montella e poi Gattuso hanno sempre preferito Kalinic, disastroso il suo impatto ad oggi, e in alternativa la voglia di Cutrone, capocannoniere di squadra con un solo gol in più di André, ma il doppio dei minuti giocati.

E' evidente che qualcosa in questi 6 mesi non sia andato per come doveva, l'infortunio di Conti, lo scarso rendimento iniziale di Bonucci e il valore di qualche nuovo acquisto probabilmente non all'altezza, su tutti Rodriguez e Musacchio, hanno complicato il nostro cammino, ma nulla è da buttare.

Sulla scia di quanto visto dall'altra sponda del Naviglio, l'Inter sono 3 anni che acquista calciatori e a distanza di tempo, nella stagione in cui ha cambiato meno è riuscita a trovare solidità, regolarità ed equilibrio, certo le vittorie aiutano a vincere e tutti abbiamo negli occhi quel Roma-Inter dove i giallorossi hanno dominato ma perso, forse il vero crocevia della stagione nerazzurra.

Gattuso sta provando a compattare il gruppo, chiaramente non tutti sono contenti del loro utilizzo, ma tutti serviranno per questa seconda parte di stagione in cui potranno mettersi in mostra e valorizzare e affrancare la scelta della società di aver puntato su di loro.
In primis si può e si deve provare a scalare la classifica di Serie A, sia per una questione di orgoglio, sia perchè si deve e si può fare meglio, sia perché non è escluso che qualcuno davanti possa iniziare a zoppicare.
Seconda cosa, tramite la Coppa Italia si può avere l'accesso diretto nella Europa League del prossimo anno, competizione che comunque ti dà una certa sicurezza economica di guadagno, ma bisogna passare indenni dalla doppia sfida alla Lazio; terzo e ultimo obiettivo, proprio l'Europa League, siamo ai sedicesimi, ci sono avversari di valore, su tutte il Napoli, l'Arsenal e il Borussia, e noi abbiamo l'obbligo di provarci, lo sappiamo tutti, vincere questa competizione darebbe l'accesso diretto alla prossima Champions League che sarebbe aria nei polmoni di una persona che non respira da tre minuti e poi la gioia di tornare ad alzare una coppa in Europa è un qualcosa che non ha prezzo, so many times baby, è troppo tempo.

Ecco perché il mercato non deve distrarci, ma dovrà essere molto bravo Gattuso a valorizzare tutti, a partire da Andrè e Locatelli, che sono il futuro di questa società e che hanno già dimostrato sul campo che sono dei potenziali top player, perché non provare a farli esplodere?