Tutti sanno il momento che il Milan sta attraversando ormai da anni e si discute di come una squadra così blasonata possa essere caduta così in basso, più che per i risultati, per la percezione che il calcio italiano e internazionale ne ha in questo momento; or dunque avendo analizzato da fuori (non essendo milanista) la situazione sono giunto alle cause che a partire dal presidente, tutti dovrebbero analizzare in casa Milan per estirpare alla radice i mali che lo affliggono una volta per tutte.

Innanzitutto ora il Milan è una società liquida (e non intendo in termini economico-finanziari), con un presidente che è praticamente assente (tanto che i tifosi quasi non sanno chi sia) e questo già la dice tutta: Silvio Berlusconi era appassionato della realtà rossonera, conosceva il mondo calcistico, sebbene non fosse il suo lavoro primario, ma soprattutto era vicino ai dirigenti, agli allenatori, alla squadra e di ciò ne beneficiava tutto il mondo Milan (a partire dai calciatori che sentivano il calore della società e voi sapete meglio di me quanto è essenziale -anche se spesso non sembra- in un'azienda il fare gruppo dalla testa ai piedi ossia dal proprietario della squadra all'ultimo magazziniere).

Un'altra causa per cui il Milan vince e non gioca bene (che alla fine è ciò che importa a noi tutti) è presto detto: la dirigenza rossonera è folta come in nessun'altra squadra di Serie A , sotto la gestione Berlusconi il punto di riferimento era Galliani e lui si curava di portare a Milanello i giocatori migliori sulla piazza italiana ed europea; oggi sembra che la società rossonera si occupi più del brand e del marketing che di acquistare giocatori da Milan che San Siro non vede dai tempi dell'ultimo scudetto con Max Allegri, perchè Maldini, Massara, Boban e Gazidis (sono un esercito, vederli insieme fa ridere ma solo i non tifosi rossoneri) ormai hanno fallito e sono impresentabili rispetto a Marotta, Galliani o anche Petrachi (il quale ha portato a Roma ottimi giocatori quest'estate sebbene la squadra non stia brillando a causa degli infortuni) che hanno fatto la differenza - specialmente Marotta - nella gestione loro affidata portando svariati titoli ai loro club grazie a calciatori quali Ibra, Pogba, Pirlo... insomma gente che solo a nominarla fa lacrimare di tristezza i tifosi che ora devono sorbirsi Castllejo, Krunic e compagnia bella (discreti giocatori ma per chi è abituato da sempre ai migliori giocatori al mondo non può che suonare di presa in giro).

Poi c'è il capitolo allenatori, che è strettamente connesso al tema dirigenza: dopo Allegri non c'è più stato un allenatore (e dico uno) che fosse da Milan; certo non è l'allenatore che scende in campo ma abbiamo visto come Conte con una squadra simile all'attuale Milan abbia vinto il suo primo scudetto con la Juventus, Ranieri ha vinto lo scudetto col Leicester in Premier League e potrei citarne una moltitudine: l'allenatore conta eccome, non solo per la sua abilità di far giocare la squadra ma anche perchè attira i campioni (si pensi a Lukaku che ha voluto l'Inter per Conte) per i quali il legame col mister è fondamentale e li spinge a dare il meglio di sé (Ronaldo considerava Alex Ferguson come un padre, Mandzukic andatosene Allegri è scomparso).

Infine, come ho accennato nel mio precedente articolo in cui parlavo del successo di CR7, la fame che molti giocatori del Milan non hanno più perchè appagati dai lautissimi salari che, avendo un bel contratto, comunque ricevono anche se giocano dignitosamente una partita su dieci; tutti i giocatori di grandi club hanno contratti onerosi, ma non sono dati sulla fiducia come nel Milan odierno, ma soltanto dopo molte ottime prestazioni più che in campionato in Champions, dove il livello è ben diverso e quindi le cose funzionano; al Milan nessuno ha giocato partite internazionali, sono tutti giovani (in un altro articolo spiegherò perchè purtroppo una squadra giovane funziona solo a certe condizioni) che però hanno stipendi da giocatori ultra affermati e questo è il punto chiave: esattamente come Neymar che prende 40 milioni l'anno, perchè dovrebbe sputare il sangue quando può accontentarsi di qualche numero e di "tirare alla giornata" con la sua bella vita?

Allo stesso modo coi giocatori del Milan, specie i più giovani, anche se sulla carta molto promettenti, bisognerebbe usare il bastone e la carota e non solo la carota per evitare il disastro del Milan, che vediamo ogni domenica e che solo Gattuso ha provato a invertire con la grinta e la voglia; lo abbiamo visto anche al Real: se n'è andato Ronaldo (il quale chiedeva di più e forse giustamente) e hanno preso Hazard, Vinicius... con pessimo risultato nonostante l'allenatore sia quello dei tempi d'oro e i giocatori gli stessi di prima (a parte Cristiano).

Dunque il Milan deve ripartire da zero, ormai dalla prossima stagione, anche se non tutto è già scritto quest'anno e chissà che Pioli non stupisca tutti gli scettici compreso il sottoscritto, ma bisogna veramente creare un ciclo nuovo se si vuol vedere di nuovo il Milan in alto.