E' il 25 novembre, mentre ero sul divano per il mio riposo pomeridiano dopo una mattinata di lezione all'università, sento dire da mia madre una notizia che non avrei voluto udire: "è morto Diego Armando Maradona", io all'inizio non ci credevo e corsi subito sui social e su Google per vedere se questa notizia è vera, oppure è una bufala, ma alla fine è successo davvero; incredibile, questo 2020 si sta portando via tutto, prima Gigi Proietti poi Chadwick Boseman, Jarabe de Palo e così via e poi Maradona.

Basta, voglio che questo anno se ne vada subito, novembre è stato davvero orribile. Ieri sera, in Formula Uno durante il Gran Premio del Bahrain, Romain Grosjean pilota della Haas ha colpito le barriere mentre era alla guida della sua vettura e ha preso fuoco di brutto, per fortuna il francese sta bene e ha riportato delle ustioni su caviglie e mani e verrà sostituito da Pietro Fittipaldi nipote del due volte iridato Emerson Fittipaldi nella seconda gara del Bahrain in programma domenica 6 dicembre.

Dicevamo, la notizia della morte del DIEZ sconvolge il mondo intero, quante volte su Youtube ho visto le sue giocate spettacolari, i suoi goal leggendari, infatti sempre su Youtube ho visto il famoso video del 5 luglio 1984 quando il centrocampista argentino salì le ultime scale del San Paolo ed entrò nello stadio partenopeo dove tutti i tifosi erano sbalorditi per questo grande acquisto e da lì ha fatto sognare tutti i napoletani regalando due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e la prima coppa europea: la Coppa Uefa nella stagione 1988-1989.
Ma è nell'Albiceleste che ha dato il meglio; citiamo i mondiali messicani del 1986 che segnò il secondo trionfo dopo quello del 1978. Diego in quel famoso match contro l'Inghilterra nei quarti di finale, con la palla dribbla tutta la squadra inglese segnando il definitivo uno a zero, tutti i telecronisti rimasero a bocca aperta per questa rete; dopo di un po' al 63esimo minuto arriva il cosiddetto Gol del secolo che cambierà per sempre il calcio globale, l'Argentina mette a segno il 2-0  che vale l'accesso alle semifinali, in campo i giocatori dell'Inghilterra prostano contro l'arbitro per il goal segnato con la mano dal 10 argentino (che verrà poi soprannominato manos de Dios) ma l'arbitro lo convalida scatenando varie polemiche che al giorno d'oggi si ricorderà ancora, Maradona poi proverà a vincere un'altra coppa del mondo nei mondiali del 1990 che si disputarono in Italia sempre con l'Albiceleste ma non ci riuscì, perdendo uno a zero in finale contro la Germania Ovest.
La svolta arrivò nel 1991 quando il talento argentino venne arrestato per antidoping (cosa che si ripeterà nei mondiali americani del 1994) a causa di una dose di cocaina effettuato al termine della partita di campionato Napoli-Bari (1-0).

In questa settimana, tutta Napoli si è riversata davanti allo stadio San Paolo (che verrà chiamato a breve Stadio Diego Armando Maradona), per rendergli omaggio e sembrava un cimitero con tutte quelle sciarpe, striscioni, magliette e così via, ma non solo allo stadio, anche nei quartieri spagnoli (che lì c'è anche un murales che raffigurava proprio il dieci argentino con la maglia dei partenopei) tutta la popolazione si è radunata per rendergli omaggio, in città c'è tanta tristezza e delusione per questa bruttissima notizia.
A Buenos Aires ci sono stati tre giorni di lutto nazionale perchè era nato nei quartieri poveri diventando poi negli anni una figura importante per il calcio e per il paese, tutti i cittadini lo hanno reso omaggio durante la camera ardente, sono in lacrime e sopra la bara hanno messo di tutto: maglietta del Boca Juniors (squadra che tifava il padre), del Napoli, Newell's Old Boys e così via, è un giorno triste per il calcio globale.

Durante le partite di Champions League, Europa League e dei vari campionati hanno concesso un minuto di silenzio in onore del grande fenomeno argentino, ieri sera durante il match Napoli-Roma vinta per 4-0 dai partenopei, tutta la squadra ha indossato la maglia con i colori dell'Albiceleste e dopo la rete di Lorenzo Insigne, il numero 24 ha mostrato alla TV la maglietta scritta sopra Maradona 10; insieme Dries Mertens hanno reso omaggio al grande campione fuori dallo stadio con dei fiori. In Spagna durante la partita Barcellona-Osasuna, Lionel Messi dopo il goal del 4-0 si è tolto la maglietta dei blaugrana mostrando la vecchia maglietta dei Newell's Old Boys (squadra che Diego giocava) facendo il segno delle dita dall'alto omaggiando così il giocatore più forte di tutti i tempi.
Si conclude così una settimana davvero triste e deludente con questa brutta notizia, un mese davvero brutto.

#AD10S #RestinpeaceMaradona