Se attualmente in Serie A risultano 348 giocatori di nazionalità straniera, sono la maggioranza, pari al 55%, e sarebbe necessario raggiungere una quota azzurra minima da garantire nelle squadre titolari, c'è una chiara situazione in controtendenza che è quella che si può certamente registrare sulle panchine. Su 20 squadre ben 17 hanno allenatori italiani. La maggioranza assoluta. Una Serie A a trazione italiana, ma solo sulle panchine.
Questo il quadro attuale degli allenatori:
Atalanta: Gian Piero Gasperini (confermato) Bologna: Sinisa Mihajlović (confermato) Cremonese: Massimiliano Alvini (nuovo) Empoli: Paolo Zanetti (nuovo) Fiorentina: Vincenzo Italiano (confermato) Inter: Simone Inzaghi (confermato) Juventus: Massimiliano Allegri (confermato) Lazio: Maurizio Sarri (confermato) Lecce: Marco Baroni (confermato) Milan: Stefano Pioli (confermato) Monza: Giovanni Stroppa (confermato) Napoli: Luciano Spalletti (confermato) Roma: José Mourinho (confermato) Salernitana: Davide Nicola (confermato) Sampdoria: Marco Giampaolo (confermato) Sassuolo: Alessio Dionisi (confermato) Spezia: Luca Gotti (nuovo) Torino: Ivan Jurić (confermato) Udinese: Andrea Sottil (nuovo) Verona: Gabriele Cioffi (nuovo)

L'ultimo allenatore straniero ad aver vinto in Italia, manco a dirlo, è stato lui, l'intramontabile Mourinho. Ma di allenatori stranieri vincenti nel nostro campionato ve ne sono stati, ne citiamo alcuni, come Hermann Felsner con il Bologna, l'inglese William Garbutt: sulla panchina del Genoa, Árpád Weisz, Inter e Genoa, Nils Liedholm con il Milan, José Mourinho con l'Inter, Čestmír Vycpálek sulla panchina della Juve e ancora, Vujadin Boškov Ljubiša Broćić , Jesse Carver, Lajos Czeizler, Leslie Lievesley, Sven-Göran Eriksson, Heriberto Herrera ,Viola,György Sárosi, Alfréd Schaffer, Suarez. Tra i non vincenti guardando alla massima serie, l'elenco è anche lungo, da Zeman a Benitez ci passano in mezzo diversi fallimenti stranieri. Insomma, c'è da riflettere su ciò, lo zoccolo duro della panchina resiste, i comandanti sono italiani, ognuno con la propria visione di calcio, anche se poi bisognerebbe chiedersi se il gioco all'italiana esiste ancora.
Quale sarebbe il gioco all'italiana, oggi? Nel mondo oramai siamo rinomati per quel maledetto per quanto efficace, catenaccio, stereotipo che non riusciamo a toglierci dalle spalle, ad oggi il gioco all'italiana non esiste, non siamo un modello, non siamo una scuola di calcio, che possa essere da emulazione, siamo alla ricerca dell'identità perduta, di un modello di gioco che possa con orgoglio definirsi made in Italy.
Arriverà mai questo benedetto giorno?