Partirei da una considerazione, per nulla irrilevante, per capire i motivi della sconfitta subita dai ragazzi di Mister Pioli contro il Napoli.
Oggi è SAN GENNARO, patrono di quella Città.

Scherzi a parte, avevo ampiamente previsto questo finale e il mio articolo precedente ne è la dimostrazione. Il Milan perde immeritatamente, contro una squadra in forma, messa in campo benissimo e propensa a giocare di rimessa. Vince il Napoli perchè pur creando pochissime occasioni pericolose, segna due gol, uno in più di un Milan generoso, intraprendente, ma impreciso. Dopo una serie positiva durata 18 partite di campionato, può succedere, ma la prova resta ugualmente più che positiva e non solo non cambia minimamente il giudizio su una squadra che sarà sicuramente protagonista per la vittoria finale, fino all'ultima giornata, ma memori della sconfitta subita l'anno scorso, autorizza a rituali scaramantici sempre utilissimi.
Ecco perchè, più che cercare giustificazioni, criticare le scelte dell'allenatore o analizzare sbagli che, a partita finita è fin troppo semplice trovare, vorrei soffermarmi su due temi generali che probabilmente ci accompagneranno per tutta la stagione: 1, la campagna acquisti e 2, le sostituzioni obbligate.

1- Senza fare sterili polemiche il Milan aveva quattro esigenze. Sostituire Kessie, completare l'attacco e migliorare la fascia destra e il centrocampo. Per quanto si sia agito con lungimiranza e parsimonia, la "coperta" era corta e una volta fatta la scelta di prendere CDK, talentuoso belga, è rimasto troppo poco per poter completare l'organico. Ciò non significa che il Milan sia debole o non attrezzato per potersi ripetere in campionato, ma solo che non si è potuto agevolare il lavoro dell'allenatore e allestire una squadra più forte. Nessuno dubita di Origi, ma dopo sette giornate di campionato non si è ancora visto e ciò non è del tutto casuale, altrimenti avrebbe avuto ben altro costo e non certamente zero. Messias e Salamandra, in modo diverso, garantiscono impegno ed equilibro tattico, ma con tutto il rispetto, i tifosi milanisti vorrebbero ben altro e ieri sera è stato fin troppo evidente. Poi le assenze capitano a tutte le formazioni ed è inutile cercare giustificazioni, ma se Mister Pioli è bravissimo nel saper inserire gradualmente i giocatori rendendoli partecipi del progetto, appare evidente che siamo ancora alla ricerca di poter alzare il tasso tecnico, utilissimo per vincere le partite più difficili e complesse.

2- L'ammonizione è un provvedimento arbitrale generalmente inflitto per un fallo pericoloso. E' in vigore da quando esiste il calcio. Eppure ultimamente per molti allenatori è diventato un vero e proprio "INCUBO". Sicuramente sono complici di questa situazione gli arbitri, poichè invece che valutare con più attenzione se sia opportuno sanzionare con un secondo giallo un calciatore già ammonito, sembra che non vedano l'ora di poter estrarre il rosso e lasciare una squadra in inferiorità numerica. Ecco dunque che scatta una situazione che definire assurda è il minimo. Il giocatore ammonito, viene sostituito, al di là della sua prestazione o dell'utilità alla squadra, ma solo per non rischiare di restare in inferiorità numerica. Mister Pioli, già scottato dal precedente di Leao, obbligato a saltare questo big match, non ha voluto rischiare con Calabria, mentre per Kjaer penso sia stato un cambio già pianificato. Dest è incappato in un errore evitabile ed ora è facile affermare che non era la partita adatta per lui, ma tutto nasce da questa paura del "rosso" che sta condizionando sempre più allenatori.

Quindi, tornando alla partita di ieri sera, abbiamo perso, ma siamo i più forti. Due traverse, dominio territoriale e la consapevolezza delle proprie qualità. Purtroppo si pagano distrazioni difensive ad un prezzo troppo alto. Meret, para tutto e Politano calcia male il rigore, che Maignan intuisce, ma gli passa sotto la pancia, nell'unico buco libero per non essere parato. Resta la consapevolezza di aver giocato una buona gara e giustamente Mister Pioli può essere soddisfatto, ma arrabbiato perchè si esce dal campo con zero punti.  Se si rigiocasse questa stessa gara altre 10 volte, non si perderebbe mai. Una sconfitta che arriva per episodi, ma fortifica le certezze poichè confortata dalla prestazione. Perchè la gara sfortunata, può capitare a qualsiasi squadra, ma giocando così è sicuro che saranno molto rare in tutta la stagione.               

La sconfitta fa parte dello sport, dispiace ma era messa in preventivo, usiamola da ulteriore stimolo in questa sosta per le nazionali per essere anche consapevoli delle nostre certezze. 
Riuscendo a sistemare le disattenzioni difensive, recuperando Leao e qualche infortunato, saremo in grado di divertirci e questa sconfitta, per quanto amara, sarà ricordata come un piacevole rituale nella corsa verso lo scudetto. Almeno è quello che spero, perchè non tutti possono affidarsi a San Gennaro.
FORZA MILAN.