Il mio primo articolo scritto su VxL risale al 25 aprile 2019 ed il suo titolo era "Caporetto Milan", ottenne 73 visualizzazioni e 7,25 fu la prima votazione assegnatami dalla redazione. Il giorno prima il Milan, allenato da Rino Gattuso, perdeva colpevolmente a San Siro sotto 3 bordate della Lazio che così riusciva ad estrometterlo dalla Coppa Italia. Nonostante il posto in Europa conquistato a fine campionato il nostro amato Rino, sbattendo la porta di Via Aldo Rossi, andrà sotto le pendici del Vesuvio per provare una nuova avventura. Stessa cosa tentò e cercò di fare la nostra squadra affidando l'intontita carovana Rossonera al capospedizione Giampaolo che dopo 3 mesi di navigazione senza bussola nel deserto si perse completamente e costrinse la Società, e nella fattispecie Maldini, a ricredersi sulla sua valenza e sul suo progetto (che poi forse sarebbe stato, col senno di poi, quello di pretendere il ritrovamento de "Il tesoro dell'arca perduta") correndo ai ripari ed ingaggiando in fretta e furia, per non essere risucchiati nelle stagnanti ed insignificanti posizioni di centro classifica, dopo il diniego del vignaiolo Spalletti, impegnato in quel periodo nella copiosa vendemmia dei suoi terreni, il navigato cammelliere Stefano Pioli che in vero, dopo aver illuso le camicie bianche della Direzione, ottenendo nelle prime gare discreti risultati, come se avesse trovato in quello stesso deserto un improvvisa oasi, incappò in un velenoso e bituminoso pozzo di petrolio di coproduzione orobica vitaminizzato dall'aggiunta di  ben 5 velenosi prodotti acidi, costringendo un'altra volta le menti grigie dirigenziali a fare gli straordinari sotto Natale ed andare a scomodare il gigante Ibrahimovic dall'alto delle sue 39 primavere.
Ma questa volta il duo Maldini Massara con il placet di Elliot fece centro. Dal post purga di Bergamo con tanto di lavanda gastrica al P. S. (leggi non Pronto Soccorso ma Per Salvarsi) il Milan di Pioli balza nel Guinness dei primati infilando un filotto di ben 27 gare senza subire sconfitte. Poi una serie concomitante nei ruoli nevralgici di ripetitivi infortuni assommata all'assenza di Zlatan per pregressi e firmati impegni sul festival di San Remo con tanto d'impensabile motoretta salvacontratto, impedirà ai Rossoneri di cucirsi sul petto il meritatissimo 19* scudetto senza nulla togliere ai meriti dei  bravi cugini del Naviglio.

Ma torniamo alla partita contro i Biancocelesti di Maurizio Sarri, annichiliti dallo strapotere, specie nel primo tempo dei Rossoneri, che con un pressing asfissiante, deliziose geometrie di gioco, fraseggi rapidissimi ed intuizioni perfette hanno dominato l'intera gara andando al riposo con una sola rete di vantaggio dopo la circense realizzazione di Rafael Leao, e avrebbero potuto meritatamente raddoppiare se non ci fosse stata la traversa colpita da Frank Kessie su calcio di rigore decretato dall'arbitro Chiffi dopo consultazione al VAR per un fallo di Immobile ai danni dello stesso Kessie. Nella ripresa il Milan ha volutamente abbassato il ritmo di gioco mantenendone comunque saldamente il comando  e raggiungendo il secondo centro su una precisa imbeccata di Rebic a beneficio di Ibrahimovic che con il passo di un ventenne non ha difficoltà a beffare l'esterefatto Reina.

Lunedì scorso il giornalista della Gazzetta Luigi Garlando nel suo pezzo così scriveva: Il Milan ha riabbracciato il suo totem... ieri abbiamo visto un Milan da scudetto, non diciamo che lo vincerà ma se giocasse ai livelli del primo tempo come contro la Lazio... diciamo che ne perderà poche! Stefano Pioli ha saputo imporre al telaio ormai collaudato della sua squadra la costanza di un pressing alto abbinato ad un gioco sempre più corto, rapido e fluido nei passaggi. Se lo scorso anno i Rossoneri erano una scommessa, oggi sono una certezza e vederli giocare come nel match contro la pur tenace e combattiva squadra di Sarri... è stato come fare un salto all'indietro di oltre un paio di lustri quando la squadra giocava praticamente a memoria.
In queste prime tre gare di campionato possiamo tranquillamente dire che il Diavolo sta giocando il miglior calcio della serie A e ancora una volta vado a sottolineare i meriti di Pioli. I suoi ultimi due capolavori portati a termine si configurano, il primo in un ragazzo completamente trasformato nel gioco, nelle proposizioni, nel dribbling, tant'è che ha realizzato finalmente il suo primo gol in rossonero con un tiro su punizione con la classe di Pirlo, sto parlando dell'ex Brescia, il ventunenne Sandro Tonali al quale, forse, la decurtazione di mezzo milione dal suo stipendio ha dato quel "Salis mentis" completamente assente lo scorso anno, la cui defezione mise in serio affanno il Milan nel reparto di centro campo dove causa infortuni il lavoro gravava praticamente sulle spalle del  " presidente " Kessie. Ed il secondo capolavoro porta il nome del ventiduenne attaccante portoghese Rafael Leao, tornato a giocare con cipiglio, grinta, determinazione lasciandosi alle spalle quell'aria un po' "spavalda" e un po' " balotelliana" che in queste due stagioni lo aveva negativamente contraddistinto.
Dunque come due buoni prosciutti, l'uno genuino, nostrale come il prosciutto di montagna marcato Tonali, e l'altro come un ottimo prosciutto Dop tipo San Daniele, stagionatura minima 24 mesi, marcato Leao, il buon trainer trasformatosi rapidamente da cammelliere in Chef Gran Gourmet, e per giunta parmense, ha voluto aggiungere questi due "Pioli" alla bella scala che vedrà sicuramente in questa stagione salire il Diavolo... in superficie!!!... E' difatti stufo di sputare fiamme e fuoco nel sottosuolo degli Inferi! Vuole tornare in superficie e mostrare col sorriso...il suo forcone a tridente infuocato... senza bruciare nessuno, ma duellando semplicemente per tentare di vincere e riascoltare, come da suo habitat naturale, la musichetta della Champions per tanti anni da qui in avanti... per dare il tempo ai nostri bambini di diventare veri tifosi Rossoneri ed indossarne le magliette... perché in questi ultimi, lunghi dieci anni, hanno sentito i nonni raccontar loro... la favola del Milan... tale e quale a quella di Cappuccetto Rosso!

Bene il desiderio del popolo del Diavolo è che quella favola assuma le sembianze di... Cappuccetto Rosso e Nero... e che venga narrata a lungo, il più a lungo possibile!!

Un caro abbraccio.  
Massimo 48