Spesso i piu' autorevoli ex calciatori e gli opinionisti, si pongono tra loro la domanda relativa a chi, della rosa attuale del Milan, sarebbe titolare fisso nelle prime 18 squadre in Europa, incluse le 5 che ci precedono in Italia.

La deprimente classifica dopo i balli a corte di quest'estate, la prova inqualificabile con la Juve in coppa, e con tutte le top italiane nel corso della stagione, l'uscita con l'Arsenal a suon di pappine, danno gia' una triste prima risposta.

Chi, come me, e' milanista da decenni, ha vissuto la serie B, non puo' farsi intortare da affermazioni tappabuchi. E' vero che il Milan ha fornito discrete prestazioni anche con squadre piu' quotate (finendo quasi sempre sotto una gragnuola di sberle), ma sono state gare sostanzialmente limitate ad un paio di mesi su un'annata intera, in cui i ragazzi hanno dato il 120% del loro reale potenziale, quindi, qualcosa che non rispetta la realta' dei fatti ed il loro reale valore ; nel medio-lungo periodo questa squadra ha dimostrato di non saper reggere la concorrenza, ne' fisicamente, ne' tecnicamente.

Come gia' scritto, il vulnus non parte solo dalla sconcertante campagna acquisti di Fassone e Mirabella, ma dai retaggi di quelle di Galliani, dagli equivoci che ci trasciniamo (consideriamo Suso e Bonaventura alla stregua di due fuoriclasse, perche' quello e' il massimo della classe che abbiamo in squadra,  quando sono due buoni giocatori, molto scostanti, che puntualmente crollano fisicamente ad aprile, ed in un Manchester UTD, solo per fare un esempio, partirebbero sempre dalla panchina).

Posso azzardare che i soli Bonucci e Romagnoli sarebbero titolari in quasi tutte le squadre, non a caso e' la difesa l'unico reparto che si puo' sistemare con due ritocchi.

Ma sperare di cavarsela alla stessa stregua per il centrocampo e l'attacco, con i nomi gironzolanti (Zaza), andando per l'ennesima volta a pescare le sottomarche perche' non abbiamo ne' i soldi, ne' le ambizioni per primeggiare non solo a parole, risulta essere l'ennesima sbandata.

Veri sono i paletti dell'Uefa, ma e' altrettatnto vero che i grandi giocatori si possono prendere in prestito con diritto o obbligo di riscatto quando le sanzioni non saranno piu' in vigore.

La partita di Roma ha depresso l'ambiente rossonero come se il miracolo fosse nelle corde di questa squadra. Ma non si spendono 230 milioni, piu' i 90 di Galliani, per aggrapparsi alla moltiplicazione dei pani e dei pesci al penultimo appuntamento utile della stagione. Quelle cifre si spendono per aver gia' messo al sicuro la stagione a venire gia' a marzo.

Si vocifera di molti giocatori in partenza, inclusi i presunti campioni, che nelle sfide che contano poi naufragano regolarmente : lo spero. E lo spero non perche' convinto da un piano tecnico di rinascita, ma perche' aggrappato alla disperazione. Lo spero perche' spero che ci sia una societa' di fulminati che ci paghi 50-60 milioni Donnarumma, 30 e 40 Bonaventura e Suso, 25 e 15 Silva e Kalinic. E perche' spero che da questo esodo (tanto ho capito che Montolivo rimarra' fino a 87 anni), nascano due soldi per prendere i Forsberg, i Mandzukic, i giocatori, insomma, dai nomi meno roboanti, ma in grado di dare una precisa identita' tattica e tecnica a questa squadra.

Vecchie o nuove proprieta' e' inutile girarci intorno : sono sei anni che il Milan e' una squadra mediocre, con fiammate sporadiche che accendono la speranza, ma con puntuali tracolli tipo Benevento che sono al confine tra la comica e il dramma.

E da mediocri ci posizioniamo ai nasti di partenza della sessione estiva di calcio mercato.