Bene, come ogni processo in Italia siamo finalmente arrivati a punire questi acerrimi trasgressori dell'ordine pubblico costituito. Solo 6 mesi... e siamo andati anche bene visti i tempi della giustizia nostrana!

Fatta l'analisi oggettiva e materiale del fatto in questione, passiamo al perchè del titolo, al termine "radical-chic" che, per molti, potrebbe sembrare inadatto.

Mi appello alla definizione che ho ricercato sul web : " Che riflette il sinistrismo di maniera di certi ambienti culturali d'élite, che si atteggiano a sostenitori e promotori di riforme o cambiamenti politici e sociali più appariscenti e velleitari che sostanziali"

Prescindendo dalle connotazioni puramente politiche, ho utilizzato questo termine per evidenziare come anche nel mondo del pallone, spesso e volentieri ritenuto un isola felice (???) isolata dal resto dell'universo, ritroviamo atteggiamenti giustizialitici propri del mondo "esterno". Alla fine se andiamo a ben vedere, il fenomeno della "discriminazione territoriale" è un qualcosa che oggi va molto di moda, e agganciarsi a questo treno in fin dei conti fa molto trendy, fa più "fighi" insomma.

Sicuramente molti dissentiranno da questa mia affermazione, ma se ci fermiamo un attimino a ragionare riusciremo a capire che in realtà tutta questa storia è una delle ennesime montature pallonare costruite ad arte per dare in pasto a media e pubblico "qualcosa di cui (s)parlare". Ma questi ragazzi alla fine cosa hanno fatto di così grave per indignare tutta la società civile?

Elenchiamo un po di punti :

  1. Sono juventini. Le fazioni "contro" ci marciano alla grande, e questo è un assist fenomenale per poter gettare fango (sport nel quale la società italiana è maestra)
  2. Bisogna dare l'esempio : ecco, se ne parla troppo (di discriminazione), bisogna pur fare qualcosa, e cosa c'è di meglio che puntare il dito contro dei ragazzini? Farlo contro gli adulti costa troppo, troppi problemi con sponsor, TV e intrecci politico-calcistici.
  3. Psicologia dissuasiva : in questo modo si allontana il vero problema, e cioè quello del "vero" razzismo, troppo ingombrante da risolvere e, quindi, da coprire con una bella mano di calce.

Quindi così la giustizia "ha agito". Ha fatto quello che era giusto fare, e buonanotte al secchio!

Ma questi ragazzini erano davvero da condannare? Assolutamente no : una bella strigliata, si. Trasmettere loro soprattutto i valori dell'educazione, in qualche modo. Ma poi basta. Il resto è solo accanimento da "gogna".

Lo dico come napoletano : "usa il sapone" mi fa solo ridere, non mi fa certo sentire indignato. Mi preoccupano di più l'uso del Vesuvio o colera, più che altro perchè sono, indirettamente, inneggiamenti alla morte (ricordiamo che il colera a Napoli nel 1973 fece delle vittime). Ecco, il problema non è gridare queste parole, ma il significato intrinseco che esso può comportare e che porta pian piano ad uno svilimento educativo. Anche "Vesuvio lavali col fuoco" in se non è da censurare, rientra nelle normali frasi idiomatiche da stadio. Ma se lo rapportiamo a tutto l'insieme sociale al di fuori degli stadi, allora diventa un campanello di allarme per quello che è il continuo dissanguamento dei valori più intimi che questa società sta volutamente ignorando.

Per tale motivo questa punizione è una "cagata pazzesca" (non mi aspetto i famosi 92 minuti di applausi fantozziani). E così anche le chiusure delle curve e quant'altro... Tutte mani di bianco calce per nascondere il vero problema: la incapacità, o meglio, la volontà delle istituzioni a non investire in servizi realmente educativi per la collettività. Troppo impegnativo: meglio glissare o magari, con un bel sorriso di plastica, fare gli indignati e dare in pasto al pubblico le solite frasi stucchevoli e di circostanza, salvo poi non muovere neanche un dito. Anzi, quando l'aria comincia a riscaldarsi, punire qualcosa o qualcuno, magari juventini, così si tira dentro anche parte dell'opinione pubblica contraria allo strapotere zebrato, e sono tutti contenti.

Sono certo che ne vedremo altri di questi "fenomeni", da tutte le parti, ma come al solito li puniremo o giustificheremo a seconda di come gira il vento.

In fin dei conti cosa volete, siamo Italiani... no?