Mi sono sempre astenuto dallo scrivere articoli di critica, specialmente quando le cose apparentemente vanno bene. Tuttavia ho il vizio di guardare avanti e il futuro non sembra così roseo. Non me ne vogliano gli amici milanisti, con cui ho condivido la fede, ma anche assieme a cui ho dato vita alle più grandi discussioni sportive.
Perché?
Io sono un milanista atipico, non migliore di altri, ma atipico: non sono mai stato ottimista negli ultimi 10 anni. E più migliorava la mia cultura calcistica più capivo quanto fossimo indietro rispetto molte squadre in Italia ed in Europa.
Nonostante ciò mi sono sempre dovuto confrontare con delle persone inguaribilmente ottimiste, anche ai tempi in cui i titolari rispondevano al nome di Constant, Alex, Zapata, Abate e chi più ne ha più ne metta. Perché chi è vero tifoso non critica! Tifa e spera sempre vada tutto per il meglio.     
Per molti è così, per me no. 

Dopo questa breve premessa andiamo al post Parma-Milan.
Questo Milan, è bene sempre ricordarlo, ha realizzato un miracolo sportivo nell'anno solare. Se pensiamo come era messa la squadra pre Covid, potrei tranquillamente pensare che nessuno tra i più ottimisti, si sarebbe immaginato il Milan campione di inverno a gennaio con un passo scudetto. Nell'euforia generale di questa squadra rimasta imbattuta per quasi l'intero girone di andata, chiunque ha iniziato a credere allo scudetto rossonero, soprattutto i tifosi delle altre squadre. Il posto in Champions sembrava già blindato.
Poi è arrivata la prima caduta, quella inevitabile contro la Juventus. Era un Milan incerottato però, con Calabria mediano ed Ibra, Bennacer e Calhanoglu assenti. Durante la sessione di mercato di gennaio, dove ovviamente non si poteva spendere tanto, sono arrivate altre 2 sconfitte pesanti : Atalanta (ci stava) e Spezia (manco per niente). La speranza era quella di innesti sì alla Mandzukic e Tomori , ma anche in altri ruoli dove si era comunque scoperti.
Perché non so voi, per me la partita contro la Juve ha aperto molte buchi presenti in questa squadra. I confronti con l'Inter hanno fatto il resto. Attenzione! Non sto dicendo che questa squadra doveva assolutamente vincere campionato ed Europa League. Ci mancherebbe altro. E non sto nemmeno accennando ad acquisti da Manchester City o PSG. La percezione è quella di una squadra che non sappia capitalizzare i propri errori e trasformarli in punti di forza.

Partiamo dalla tattica
Dalla partita con la Juventus, Theo Hernandez non è più lui.  Sembra che i bianconeri abbiano fatto scuola su come si arrestano i suoi contropiedi micidiali dove partiva dal fondo e faceva gol o assist. Non dimentichiamo che i pareggi con Parma e Genoa all'andata ce li ha regalati lui. Eppure a gennaio il famoso sostituto è arrivato, probabilmente anche perché si credeva di poter recuperare le sue giocate così determinanti. Invece il primo assist del girone di ritorno è di ieri, inoltre qualche suo errore in fase difensiva è stato determinante per i gol subiti. Ed era già tutto chiaro dopo la doppietta di Chiesa. Non si sta parlando di un terzino, non c'è la fase difensiva. Si tratta di un giocatore che dà il meglio di sé dalla metà campo in avanti.
Calhanoglu sembra ritrovato dopo un periodo grande costellato di infortuni ed annebbiamento. Tuttavia adesso che è stato sufficientemente aspettato il suo alto rendimento, dopo i primi anni dove al massimo regalava 5 assist in 35 partite giocate, vuole un ingaggio alto e strizza l'occhio alla Juventus.
Personalmente credo voglia rinnovare, ma mi chiedevo anche quanto in un Milan futuro fosse utile il ruolo del trequartista, quando in Europa molte big giocano con tre mediani, due ali ed un attaccante. La sensazione è il gioco moderno dal trequartista venga rallentato. Il pressing alto di molte squadre (anche piccole, come lo Spezia) fa sì che il pallone venga sempre più giocato sugli esterni.
Il Milan non ha attualmente esterni formidabili, mancano come il pane. Eppure giochiamo sempre con 2 ali.  Saelemakers ha fatto un'ottima stagione e Leao anche, quando viene fatto giocare a sinistra. In ogni caso per me sia quest'ultimo che Rebic sono 2 seconde punte. Il ruolo dell'esterno è per loro un adattamento. Quando hanno giocato centrali contro difese non irresistibili hanno segnato. In tutti gli altri casi hanno faticato.

Discorso spinoso per Ibrahimovic e Pioli. 
Per molti sono i fondamentali di questa squadra assieme a Kessie e Kjaer. Anche qui in ottica futura mi sento di dissentire almeno su 2 di loro. Vedo un Ibra sempre più nervoso e meno incisivo. Sia chiaro è un fenomeno, a 40 anni i suoi gol sono un miraggio. Ma è davvero così fondamentale in futuro? Si parla comunque di un giocatore che non accetta quasi mai la panchina e ha comunque un'età da tenere in considerazione per il futuro. Ho visto anche tanti gol già fatti non realizzati da lui. Inoltre ormai tanti episodi nervosi, con espulsioni quasi sempre determinanti per la squadra. La domanda che vi faccio io è: non è forse meglio prendere due attaccanti quest'estate al suo posto o nel breve termine tornare ad un attacco a 2 punte con Rebic? Non vorrei che Questo giocatore sia stato croce e delizia dell'attacco del Milan. Senza di lui non vedo attaccanti sicuri di sé e della propria cattività in fase offensiva. Allora mi chiedo se sia arrivato il momento per questa squadra di cercare di camminare con le proprie gambe senza papà. Ovviamente il cuore vorrebbe il contrario.
L'altro padre della squadra è il mister. Se il Milan è secondo oggi, il merito è suo. Tuttavia vedo un aspetto comune a tutte le sue esperienze da allenatore. Ad un quadro tattico ottimo trovato inizialmente non corrisponde una capacità altrettanto straordinaria di correzione. Ovunque (Lazio, Inter, Fiorentina e Milan) ha sempre trovato la chiave tattica e psicologica per far rendere le squadre al massimo delle loro possibilità i primi mesi o, in alcuni casi, il primo anno. Gli eventi però rivelano anche una eccessiva aderenza a questi quadri tattici anche quando le altre squadre hanno preso le misure e reso tutto ciò inefficace tranne episodi sporadici. Penso di conseguenza sia questo il problema che non sta rendendo Pioli un allenatore da big. Lo stesso Gasperini ha litigato con Gomez, anche per cambiamenti tattici sembrerebbe, per far capire quanto invece sia chiara questa necessità ad un allenatore di una squadra su cui non ci sono aspettative di vittoria. Ragion per cui, per molti forse per tutti sarebbe da ingrati sostituirlo a fine stagione in caso di qualificazione in Champions. Ma io se Allegri fosse libero lo farei tornare per quel famoso salto di qualità.

Chiudo sul prossimo mercato e sull'assetto tattico...
Spero si passi gradualmente ad un centrocampo a 3. Dove a seconda della partita si mettono due giocatori bravi a giocare la palla e uno per recuperare i palloni o viceversa. Questa squadra sta soffrendo troppo da mesi in fase di non possesso e il solo ma impressionante Tomori non basta. Inoltre alternerei partita dove si ha un trequartista titolare e due punte ad altre dove si hanno 2 ali e una punta.
In ottica mercato servono due terzini che possano aumentare la competitività interna del ruolo. Un centrale come riserva oltre a Romagnoli. Un mediano più bravo ad inserirsi da affiancare a Kessie-Bennacer (ZIELINSKI), due ali insidiose e due punte..
Troppo? Be allora facciamo solo il centrocampista, un terzino sinistro e un ala forte.
Per le punte vedremo...
Cessioni obbligatorie: Castillejo, Krunic, Kalulu (prestito), Meite (non confermare), Diaz e Hauge (prestito).